Ex Sony rivela: "ecco perché PS Vita ha memory card proprietarie"

La rivelazione a quasi dieci anni di distanza dal lancio

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a cura di Paolo Sirio

Un ex dipendente di Sony ha rivelato come PS Vita, la seconda portatile della casa giapponese, abbia utilizzato un formato proprietario per le memory card.

La console è tornata sotto i riflettori a causa della spiacevole mossa di chiudere il relativo PlayStation Store ad agosto, con quello di PS3 e PSP che sarà scollegato addirittura prima, a luglio.

Abbiamo commentato la notizia insieme ad un archivista, che ci ha spiegato come mai questa chiusura rappresenti un problema grave.

L'ex dipendente, che non ha rivelato il suo nome ma è stato verificato dai moderatori e ha avuto dunque il via libera per una Reddit AMA, ha motivato la curiosa scelta delle costosissime memory card per PS Vita.

Queste memory card arrivavano a costare, ricorderete, oltre i 100 euro per il taglio più grande da 32 gigabyte.

La decisione fu dovuta a quanto pare all'hack di PlayStation Network del 2011, che spinse Sony a tenere chiuso l'online delle sue console per giorni e destinare compensazioni a tutti gli utenti per scusarsi dell'accaduto.

«È difficile esprimere che impatto culturale l'hack del 2011 abbia avuto sulla cultura di Sony», ha spiegato questa persona.

«Le memory card proprietarie erano un deterrente per gli hack», ha aggiunto, sebbene PS Vita sia poi uscita soltanto un anno dopo.

Probabilmente Sony era in quel momento indecisa tra due opzioni diverse e finì con lo scegliere questa perché ritenuta più sicura.

«Non so il nome della persona specifica che prese la decisione, ma quella era stata la motivazione», ha ribadito.

Specialmente adesso che PlayStation Store sarà chiuso e in tanti avranno soltanto queste memory card per tenere per sempre con se i giochi per PS Vita, è probabile che diventeranno una merce ancora più rara.

Nonostante tutto, un ultimo gioco indie arriverà sulla console portatile appena 128 giorni prima della chiusura dei server.

Un piccolo miracolo se consideriamo che tanti sviluppatori non hanno neppure ricevuto un avviso da parte di Sony.

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