Epic Games interrompe la vendita in Russia, ma non blocca gli accessi: «bisogna tenere linee di dialogo aperte»

Anche Epic Games si unisce alle altre aziende dell'industria videoludica e sospende la vendita dei suoi giochi in Russia

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a cura di Martina Mollica

L'invasione della Russia ai danni dell'Ucraina sta avendo un'eco che si riverbera in ogni dove, e ovviamente l'industria videoludica non ne è esente.

Già numerose aziende si sono espresse condannando il conflitto e, a sostegno del popolo ucraino, hanno preso decisioni importanti.

Citiamo ad esempio CD Projekt RED, che ha deciso di interrompere tutte le vendite dei propri prodotti in Russia; o anche Microsoft, che ha risposto all'appello dell'Ucraina di schierarsi contro la guerra che per ora è in atto.

Ora, dopo che anche Nintendo ha preso una netta posizione nei confronti di ciò che sta accadendo in est Europa, si aggiunge al coro anche Epic Games.

Nel suo account ufficiale di Twitter, l'azienda si è espressa con parole risolute che illustrano la decisione di sospendere il commercio dei propri prodotti con la Russia, sottolineando anche come in un mondo libero ci sia la necessità di tenere però aperte le linee di dialogo.

Per questo motivo, non viene invece bloccato l'accesso ai servizi di Epic per i cittadini russi.

Le parole esatte del post recitano: «Epic interrompe il commercio dei nostri giochi con la Russia, in risposta alla sua invasione dell'Ucraina. Non stiamo bloccando l'accesso per lo stesso motivo per cui rimangono online altri strumenti di comunicazione: il mondo libero dovrebbe mantenere aperte tutte le linee di dialogo».

Si tratta sicuramente di una decisione dura, dettata dalle esigenze del caso, che però si unisce all'ondata di solidarietà che il mondo sta continuando a dimostrare nei confronti del popolo e dello stato ucraino.

Una presa di posizione che segue le orme anche di quanto fatto da Electronic Arts con il suo più amato gioco di simulazione calcistica.

Fraterno supporto che arriva anche da uno dei brand più famosi al mondo, con Pokémon che decide di sostenere l'Ucraina donando una cospicua somma di denaro.

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