FromSoftware non ha mai voluto nascondere le fortissime ambizioni che nutre per Elden Ring, l'attesissima produzione che intende essere il miglior gioco mai realizzato dal team di Hidetaka Miyazaki.
Il titolo intende infatti essere una naturale evoluzione della saga di Dark Souls, offrendo un'immedesimazione mai vista fino ad ora e promettendo di essere accessibile a tutti, senza però rinunciare alla sua proverbiale difficoltà.
Miyazaki ha infatti ammesso che la sua intenzione fosse quella di realizzare «il gioco perfetto» secondo i suoi gusti, augurandosi che anche gli utenti possano pensarla allo stesso modo.
Una delle feature più importanti di Elden Ring sarà certamente il suo incredibile open world: una caratteristica sulla quale anche il publisher Bandai Namco sta puntando molto, come dimostrato dall'annuncio del suo nuovo motore grafico.
Proprio il mondo aperto avrebbe causato più di un grattacapo a Hidetaka Miyazaki, al punto da essere stata proprio questa caratteristica a costringere il titolo al rinvio, come ammesso dallo stesso director in un'intervista rilasciata a Edge (via PC Gamer)
FromSoftware voleva infatti realizzare un'esperienza che superasse di gran lunga quanto visto all'interno di Dark Souls, ma che proprio questa loro incredibile ambizione ha costretto il team a rivedere più volte i propri piani:
«Il livello di libertà che volevamo raggiungere in Elden Ring ha superato quello che avevamo inizialmente previsto. Questa [complessità] è andata incrementando gradualmente, richiedendo molti più sforzi e tempo per le fasi di testing e QA.Ci sono molte zone dove abbiamo dovuto seguire un processo trial and error fin dalla creazione di Dark Souls, ripetendo quelle meccaniche e formule ed espandendole in una nuova grande scala».
Miyazaki voleva infatti realizzare non solo un mondo aperto che fosse vasto e premiasse l'esplorazione, ma anche uno nel quale il giocatore non si sarebbe mai annoiato così facilmente.
Il team è dunque più che consapevole di pregi e difetti degli open world, pur dovendo ammettere di essersi dovuto affidare a un sistema di generazione procedurale per l'80% della vegetazione in-game, così da lasciare che gli sviluppatori si concentrassero sugli aspetti davvero importanti del gameplay e dell'open world stesso.
L'eccessivo rigore e attenzione che richiede il design di un open world così ambizioso aveva già causato il rinvio di Elden Ring e sfruttare questo stratagemma ha consentito di poter ultimare il prodotto con successo: a questo punto non resta che aspettare fiduciosi la sua imminente uscita.
La presenza di numerose nuove classi non ha fatto altro che confermare la volontà di permettere ai giocatori di approcciarsi alla nuova avventura nel modo che più preferiscono.
Nonostante agli utenti venga data anche ampia libertà creativa grazie all'editor, esiste una classe in particolare che avrà un aspetto decisamente inquietante.
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