Dumbo Recensione Film | il talento di Tim Burton torna a volare
L'elefantino Disney torna sul grande schermo dal 28 marzo.
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a cura di Marcello Paolillo
Senior Staff Writer
Sono in molti a pensare che il talento di Tim Burton si sia un po’ affievolito con gli anni. E diciamo che in parte è proprio così. Dopo il discusso Alice in Wonderland, il creatore di gemme straordinarie come Edward Mani di Forbice e Beetlejuice sembrava aver perso quel tratto gotico e un po’ folle che ha caratterizzato la sua produzione a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Semplicemente, la sensazione era come se gli fosse venuta a mancare la verve di un tempo. Ora, dopo aver stretto nuovamente la mano a Disney – il regista aveva infatti rotto con la major anni addietro – è il turno per Burton di lanciarsi nel filone dei live-action tratti dai vecchi film animati classici della Casa di Topolino. Quale personaggio migliore da scegliere se non Dumbo, il piccolo pachiderma volante alla ricerca della sua mamma?
Ne ho vedute tante da raccontar, giammai gli elefanti volar!
La premessa narrativa è la medesima del lungometraggio omonimo uscito nel 1948 in Italia, ma con alcune (giuste) ricosiderazioni artistiche e visive. Max Medici (Danny DeVito) è il proprietario di un bistrattato circo composto da pochi animali e vari fenomeni da baraccone. Il reduce di guerra Holt Farrier (Colin Farrell) assieme ai figli Milly (Nico Parker) e Joe (Finley Hobbins) decide ben presto di occuparsi di un simpatico elefante appena nato, ma le cui orecchie decisamente enormi lo rendono ben presto lo zimbello del pubblico. Ribattezzato Dumbo, dopo aver perso sua madre – portata via dopo un incidente – l’animale si scoprirà in grado di volare, cosa questa che attirerà l’avido imprenditore V.A. Vandevere (Michael Keaton), il quale deciderà di “assumere” il bizzarro elefante per il suo nuovo parco dei divertimenti, chiamato Dreamland. A dare una mano al piccolo Dumbo ci penserà però la trapezista Colette Marchant (Eva Green), che assieme a Holt e ai suoi due figli aiuteranno Dumbo a ritrovare la madre perduta.
Il Dumbo di Tim Burton, come accennato poco sopra, si prende le sue libertà creative rispetto al classico degli anni ’40. Meno malinconico e più lungo (il film originale durava circa un’ora), le avventure dell’elefantino volante puntano sempre e comunque al tema del diverso (tanto caro a Burton), della famiglia e della contrarietà all’utilizzo di animali nei circhi (nonostante nel cinema burtoniano il circo sia un elemento ricorrente). La pellicola è quindi inquadrabile quasi come un remake del classico d’animazione, con alcune sagge trovate registiche che oscurano alcuni passaggi piuttosto inquietanti del classico animato: la “scena degli elefanti rosa” è infatti presente, seppur trasformata, a differenza della sequenza dei corvi (del tutto assente). Impossibile poi non premiare la recitazione, specie la coppia Keaton / De Vito, (nuovamente insieme dopo Batman – Il ritorno, del 1992), a loro agio nel destreggiarsi con due personaggi piuttosto diversi, ma allo stesso tempo tremendamente simili tra loro.
Dumbo è quindi il ritorno del “vero” Tim Burton al cinema d’autore? A metà. Il film è infatti palesemente “confezionato” per farsi piacere al grande pubblico – specie quello di giovanissimi – nonostante abbia vari momenti burtoniani di gran cuore e visivamente davvero straordinari (e con un palese omaggio al primo Jurassic Park che non faticherete a notare). Scorrevole, dotato di buoni sentimenti e decisamente meno “inquietante” del classico animato. Insomma, un film Disney in tutto e per tutto (e per tutta la famiglia). In ogni caso, sarà davvero difficile resistere alla simpatia (e agli occhioni) di questo pachiderma un po’ sfortunato, nato in un mondo di freak.
+ Keaton e DeVito di nuovo insieme
+ Meno cupo dell'originale
- Colonna sonora un po' insipida
7.5
Commovente, modesto e senza eccessi. Il Dumbo di Tim Burton è inftti un’opera realizzata con un chiaro quadro d’insieme, che pur prendendosi varie libertà creative rispetto all’originale animato Disney degli anni ’40 non ne stravolge la filosofia di fondo. E se il cartoon omonimo era a tratti decisamente inquietante e struggente, qui tutto appare più ridimensionato, al fianco di una tecnica regista (e visiva) davvero eccelsa. Certo, si tratta di un film per famiglie e come tale va inquadrato, sebbene è altrettanto chiaro che il cinema burtoniano batte forte nel cuore del piccolo pachiderma volante.
Voto Recensione di Dumbo Recensione Film | il talento di Tim Burton torna a volare - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Visivamente straordinario
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Keaton e DeVito di nuovo insieme
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Meno cupo dell'originale
Contro
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Farà storcere il naso agli amanti del Burton "adulto"
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Colonna sonora un po' insipida