Dragon Ball Z Kakarot, in attesa della recensione - Anteprima
Le nostre impressioni a caldo su Dragon Ball Z: Kakarot, in attesa della video recensione
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a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Produttore: Bandai Namco
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Generi: Azione , Avventura
- Data di uscita: 17 gennaio 2020 - 13 gennaio 2023 (PS5, XSX)
Oggi, intorno alle ore 16, scade l’embargo per le recensioni su Dragon Ball Z Kakarot, l’attesissima nuova avventura – ispirata ad un manga che dovreste conoscere – sviluppata da CyberConnect 2 per Bandai Namco. Purtroppo, avendo ricevuto da quest’ultima un codice review molto in ritardo (nella mattinata di martedì), non siamo arrivati all’appuntamento odierno con un quantitativo sufficiente di ore di gameplay da permetterci di stipulare un giudizio definitivo.
Ci avrebbe fatto comodo la Stanza dello Spirito e del Tempo, una volta tanto.
Non hanno aiutato neanche i quasi 60GB di download, né il fatto che, effettivamente, Dragon Ball Z Kakarot è un gioco molto corposo come le prime opinioni dei colleghi hanno lasciato intendere. Nel momento in cui scriviamo siamo poco sopra le 14 ore, intenti ad affrontare Cell per la prima volta nei panni di Vegeta che, come i fan di Dragon Ball Z sanno, è molto convinto della sua potenza ma si scontrerà a breve con la dura realtà.
Mentre, immaginiamo, attenderete con ansia le recensioni di tutto il mondo, abbiamo deciso di non lasciarvi completamente a bocca asciutta riguardo la nostra opinione su Dragon Ball Z Kakarot. Vi abbiamo allietato con alcuni pensieri sui recenti videogiochi di Dragon Ball, così come una divertente disamina di tutti i what if più assurdi che abbiamo incontrato nei videogiochi del franchise.
A poche ore dal day-one, non considerando eventuali e classiche rotture, ci dispiaceva non dirvi nulla riguardo la nuova avventura videoludica di Goku. Quindi, di fatto, quella che segue è una vera e propria anteprima, a cui seguirà la recensione (più video recensione) nei prossimi giorni.
Nelle puntate precedenti di Dragon Ball Z…
Dragon Ball Z Kakarot è esattamente ciò che abbiamo intuito nel corso degli ultimi mesi: un’avventura che ripercorre per intero le vicende di Dragon Ball Z. Per quanto semplice può sembrare questa definizione, è esattamente qui che risiede la natura del lavoro di CyberConnect 2.
Tutto fanservice? No, ma ce n’è molto. Le musiche, i temi, gli effetti sonori, i personaggi primari e secondari, i collezionabili rappresentati da fotogrammi della serie animata con tanto di piccola wiki della scena in questione. Sarà superfluo ribadirlo, ma Dragon Ball Z Kakarot è l’avventura videoludica perfetta per i fan della serie.
Anche la mappa, letteralmente il mondo di gioco, che per la prima volta si mostra a noi in tre dimensioni, completamente esplorabile in tutte le location che abbiamo imparato ad amare nelle avventure della serie. Certo cercare un confronto diretto con la concorrenza lascia Dragon Ball Z Kakarot fortemente in svantaggio. Il mondo non è estremamente popolato al di fuori dei personaggi che vi offriranno missioni secondarie (spesso poco utili, ma ci riserviamo del tempo per dare un giudizio in questo senso). Ci sono i dinosauri da cacciare, gli animali, la pesca per ottenere cibo da cucinare, i negozi dove acquistare oggetti utili alle battaglie, e purtroppo poco altro.
Ma, e questo è un dettaglio che potrebbe affascinare qualcuno, per un fan di Dragon Ball Z la sensazione appagante nello svolazzare qua e là in luoghi che abbiamo visto tra manga e anime è unica. Ripercorrere un’avventura dicevamo, la nostalgia, che rischia di essere un’attrattiva troppo importante per il titolo.
L’allenamento e il gioco di ruolo
Prima di rimetterci a combattere in preparazione alla recensione, spendiamo alcune parole sulla componente GDR di Dragon Ball Z Kakarot. Se il combat system è mutuato quasi per intero dal filone 3D dei videogiochi su Dragon Ball, con una forte impronta degli Xenoverse, la crescita dei protagonisti è affidata ad alcune soluzioni inedite.
Ogni personaggio può potenziare le proprie mosse, che sono ovviamente quelle ormai iconiche della serie, ma anche impararne di nuove, nonché guadagnare alcuni bonus passivi di vario tipo. La maggior parte di questa gestione avviene attraverso il recupero delle Sfere Z, quei globi sparsi per il mondo di gioco che avrete sicuramente visto nei filmati e nei trailer. Sono di vari colori, e ognuna di esse è relegata ad un tipo di mossa o capacità passiva specifica; vanno raccolte separatamente per potenziare gli attacchi in mischia, i colpi d’aura, le capacità e così via.
Poi ci sono le Comunità, ovvero degli skill tree a tema in cui piazzare gli emblemi (dei segnalini) dei personaggi che incontrerete, ognuno di essi tematico e relativo ad alcuni potenziamenti. La comunità dei Guerrieri Z vi aiuterà in combattimento, quella della Cucina potenzierà i cibi che preparerete (a loro volta garantiscono bonus temporanei a là Monster Hunter World), quella degli Adulti vi aiuterà nella compravendita degli oggetti nel mondo, e così via.
Ci sono cose di cui tenere conto in Dragon Ball Z Kakarot ma l’impressione è che, almeno finora, queste componenti ruolistiche non siano così incisive come sembrano. Al di là del potenziamento delle mosse che permette di infliggere più danni, i bonus offerti dalle meccaniche che vi abbiamo descritto sono fin troppo bassi per incidere realmente. Attenderemo di sviscerare meglio questo sistema di crescita, ma le basi per ora non ci hanno fatto gridare al miracolo.
In attesa della recensione completa di Dragon Ball Z Kakarot, le nostre prime impressioni rivelano un’ottima avventura ispirata dal manga di Akira Toriyama, ma un gioco di ruolo che forse poteva essere più incisivo e meno scolastico. Ci riserviamo di prendere un po’ di tempo per il giudizio finale sull’avventura nel complesso, così come sull’intero combat system, nella speranza che il valore del titolo di CyberConnect 2 e Bandai Namco non sia da trovare unicamente nella nostalgia e nel fanservice (che è tanto, e di qualità).