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Dragon Ball: The Breakers | Recensione - Come sopravvivere senza i Saiyan

Dragon Ball The Breakers prova a trasformare il celebre anime e manga in un survival multiplayer: un esperimento sicuramente coraggioso, ma funzionerà?

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Dragon Ball: The Breakers
Dragon Ball: The Breakers
  • Sviluppatore: Bandai Namco
  • Produttore: Bandai Namco
  • Distributore: Bandai Namco
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Survival
  • Data di uscita: 14 ottobre 2022

Cosa succederebbe se vi trovaste nell'universo di Dragon Ball e foste di fronte a uno dei suoi pericolosi villain, senza essere un Saiyan o senza avere particolari poteri di combattimento? Con molta probabilità, fuggireste via a gambe levate: nessun civile vorrebbe mai trovarsi di fronte a nemici del genere, il che ha aperto a un'interessante prospettiva mai esplorata per i videogiochi del franchise anime e manga. Sappiamo infatti che l'IP si presta molto bene a giochi di combattimento, ma perché non trasformarla in un survival multiplayer e fare in modo che siano i cattivi a rubare la scena?

Con questa premessa è stato così annunciato Dragon Ball The Breakers, l'ultimo esperimento di Dimps e Bandai Namco che promette di esplorare il franchise da un punto di vista completamente originale. L'idea di proporre un gioco a tinte "horror" appariva effettivamente molto affascinante — e folle al punto giusto — da aver lasciato tanta curiosità ai fan della celebre serie. Avevamo già avuto la possibilità di provarlo in anteprima durante una closed beta ed eravamo rimasti incuriositi da ciò che stava cercando di fare il team di sviluppo, pur avendo manifestato molte perplessità soprattutto in termini di bilanciamento.

In occasione del lancio ufficiale di Dragon Ball The Breakers, oggi disponibile su PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch, abbiamo deciso di prenderci il tempo necessario per provare tutti i principali contenuti di gioco ed esplorare dettagliatamente le meccaniche, per scoprire le novità rispetto alla nostra precedente prova.

Sfortunatamente, abbiamo dovuto constatare che la nostra opinione iniziale non è cambiata, pur avendo riscontrato alcuni miglioramenti rispetto all'esperienza iniziale.

L'universo non ha speranze... oppure sì?

La trama è quasi (comprensibilmente) inesistente ed è più che altro un pretesto per giustificare il gameplay: il nostro sopravvissuto si troverà risucchiato in un mondo non familiare e che sta per essere distrutto da uno dei tre razziatori, ovvero Freezer, Cell e Majin Bu.

Il nostro compito sarà riuscire a sfuggire al cattivone di turno, riuscendo allo stesso tempo a trovare le chiavi del potere per ogni area e fare tutto ciò che è in nostro potere per assicurare la fuga di tutto il gruppo, o almeno della sua maggior parte. I sopravvissuti avranno la possibilità di difendersi utilizzando gadget e le trasformazioni in loro possesso: questo ci consentirà di prendere in prestito i poteri di uno dei più grandi eroi della saga, come Goku, Vegeta, Piccolo e tanti altri.

Potremo equipaggiare fino a tre trasformazioni, attivabili in base alla quantità di potere raccolto: questo potrà essere ottenuto svolgendo diverse attività secondarie, come portare in salvo NPC prima che possano essere abbattuti dai villain o semplicemente come loot durante le nostre esplorazioni.

Ovviamente non basterà restare semplicemente in vita: dovremo anche assicurarci che la macchina del tempo possa restare intatta per poter effettuare un reset e cancellare il cattivo da quell'universo.

Un'impresa semplice soltanto a parole, dato che il razziatore si avvierà immediatamente per distruggere la macchina e soltanto la coordinazione di tutta la squadra potrebbe riuscire a tenerlo a bada: qualora questo obiettivo dovesse fallire, ci sarà la possibilità per i sopravvissuti di salvare la pelle trovando delle macchine del tempo di emergenza o, alternativamente, riuscendo a sconfiggere definitivamente il razziatore.

Si tratta naturalmente di un obiettivo molto difficile da portare a termine, completabile soltanto se il cattivo ha riscontrato molta difficoltà a uccidere i civili e da portare a termine con la massima cautela, ma comunque fattibile nel caso ci si trovi all'interno di squadre particolarmente ben organizzate.

Il razziatore invece dovrà evolversi gradualmente e dare la caccia a tutti i sopravvissuti, sfruttando le proprie abilità e facendo — letteralmente — terra bruciata distruggendo aree di gioco: il gameplay sarà naturalmente diverso in base al supercattivo scelto, anche se fondamentalmente le meccaniche di base non saranno modificate. Ad esempio, Freezer e Majin Bu — che nella fase 1 sarà sostituito da Spopovich — potranno rendersi pericolosi fin da subito e avranno un'evoluzione più lenta, mentre Cell potrà trasformarsi più velocemente.

Durante la nostra prova anticipata avevamo sottolineato quanto l'esperienza fosse sbilanciata per favorire eccessivamente i cattivi di turno: sembra che gli sviluppatori abbiano lavorato duramente per provare a fornire un corretto bilanciamento e, dopo una lunga sessione di prove, possiamo dire che una buona squadra di sopravvissuti potrebbe avere serie occasioni di sopravvivere, sebbene il razziatore ci continui a sembrare ancora leggermente avvantaggiato.

Se non altro, abbiamo apprezzato il tentativo di offrire un'esperienza maggiormente equilibrata , seppur ora come ora ci sia ancora del lavoro da fare.

Ha un'aura potentissima!

Le tre diverse mappe di Dragon Ball The Breakers (lo trovate su Amazon) sono purtroppo molto simili tra loro e non ci vorrà molto tempo prima che i giocatori riescano a memorizzarle: una buona conoscenza del layout consentirà infatti di minimizzare gli errori e creare potenziali squilibri in un senso o nell'altro, in base anche alla fortuna riscontrata nella ricerca lungo le diverse zone di gioco.

C'è da dire che è proprio questo elemento di gioco a garantire che i sopravvissuti possano avere più occasioni di vincere le partite, dato che in caso contrario i razziatori avrebbero vita fin troppo facile, ma avremmo comunque gradito un maggiore elemento di casualità per rendere le partite davvero imprevedibili. Gli unici reali elementi casuali presenti sono infatti lo spawn di oggetti, NPC e chiavi del potere, che cambieranno slot dopo ogni partita: troppo poco per non dare fin da subito la sensazione di ripetere sempre le stesse partite.

Un altro aspetto che ci ha fatto fin da subito storcere il naso è stato il metodo con cui è possibile ottenere nuove trasformazioni: non potrete infatti sbloccarle semplicemente in un negozio in base ai vostri eroi preferiti, ma dovrete utilizzare una meccanica gacha, come nei più popolari free-to-play.

Questo servirà non solo a sbloccare una determinata versione di un eroe, ma anche a sbloccare più facilmente determinati poteri differenti, abilità e costumi equipaggiabili durante le trasformazioni. Gli sviluppatori hanno rassicurato più volte gli utenti che questo non significa che Dragon Ball The Breakers diventerà mai un pay-to-win, ma la riteniamo comunque un'introduzione preoccupante per il suo futuro: seppur vada sottolineato che si tratta di un prodotto budget ed economico, risulta una meccanica difficile da giustificare se non con l'intento di spingere gli utenti più impazienti verso le microtransazioni, per fare più evocazioni possibili. Ovviamente non possiamo saperlo con certezza durante le fasi iniziali del gioco, ma varrà sicuramente la pena di tenere d'occhio come si evolverà il tutto e prestare molta attenzione.

Non ci ha affatto convinto nemmeno il matchmaking, che spesso si è rivelato particolarmente problematico e ci ha costretto a farlo ripartire diverse volte prima di riuscire a trovare una squadra contro cui giocare: un problema reso ancora più serio dall'assenza del cross-play, difficile da giustificare considerando che si tratta di un titolo puramente multiplayer.

Il nostro augurio è che il team di sviluppo possa ripensarci e sviluppare contromisure adeguate, altrimenti il rischio è che da adesso a poche settimane le partite possano diventare ingiocabili, soprattutto nel caso di versioni meno popolari. Un aspetto positivo è invece il sistema di priorità per la selezione del razziatore, che verrà mantenuto anche dopo che sarete usciti dalla partita: se avete espresso il desiderio di giocare nei panni di uno dei supercattivi, il contatore della priorità salirà fino a quando non riuscirete a scatenare tutti i vostri poteri.

Per quanto abbiamo apprezzato il coraggio nel proporre un prodotto di questo tipo, purtroppo Dragon Ball The Breakers si è rivelato un gioco che dopo pochissimi minuti ci aveva già dato tutto ciò che poteva: il team ha pensato di introdurre obiettivi giornalieri e settimanali, insieme a un battle pass gratuito, per provare a invogliare gli utenti a continuare a giocare, ma la sensazione è che questi incentivi non basteranno a tenere elevato l'interesse degli utenti.

È purtroppo evidente che si tratti di un prodotto senza troppe pretese e adatto soltanto ai più grandi fan del franchise, ma perfino loro potrebbero finire per stancarsi dopo pochi istanti. La ripetitività è infatti estremamente elevata, dato che non sono presenti molti contenuti da esplorare: l'augurio è che possano arrivare presto nuovi aggiornamenti per dare nuova vita a un'opera che, allo stato attuale, sembra avere davvero ben poco da dire.

Versione recensita: Xbox Series X

Voto Recensione di Dragon Ball: The Breakers - Recensione


5.5

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • I match sono divertenti e rapidi...

  • Trasformare Dragon Ball in un survival è un'idea coraggiosa

  • I villain sono soddisfacenti e non hanno alcuna pietà

Contro

  • ...ma il matchmaking ha seri problemi

  • Non ci sono il cross play e la cross progression

  • Stanca troppo in fretta, a causa di una scarsa quantità di contenuti

  • Il gacha potrebbe creare sbilanciamenti in futuro

Commento

Dragon Ball: The Breakers è sicuramente un esperimento coraggioso, ma allo stesso tempo deludente e davvero troppo povero di contenuti per poter intrattenere a lungo. La scarsa quantità di mappe e la loro rispettiva assenza di varietà, al punto che ben pochi dettagli le separano dall'essere semplici reskin, renderà inevitabilmente monotona l'esperienza di gioco dopo pochi minuti. Non aiutano anche alcune decisioni controverse, come l'assenza di un matchmaking cross-play e una meccanica gacha per sbloccare nuove trasformazioni. Allo stato attuale, ci sentiamo di consigliare questo titolo esclusivamente ai più grandi fan di Dragon Ball che vogliano provare un'esperienza di gameplay originale per questa IP, dato che alcune idee di base ci sono e possono offrire match rapidi e divertenti. Almeno per i primi minuti di gioco.
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