La discesa di Apple e la salita di Netflix | SpazioTech
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a cura di Stefania Sperandio
Editor-in-chief
È un periodo particolare, quella che sta vivendo Apple: lo scopriamo nel nuovo numero di SpazioTech, la nostra abituale rubrica che chiacchiera con voi delle ultime dai mondi dei gadget hi-tech e dei social. Tra le notizie troviamo infatti la sempre più piccola fetta dei MacBook nel mondo dei notebook, ma anche le novità di Instagram e il grande successo di Netflix e i suoi fratelli nel Belpaese.
Netflix e servizi di streaming: è boom in Italia
C’è voluto un po, per vedere Netflix e affini ingranare le marce in Italia, ma alla fine ce l’hanno fatta e sono straordinariamente popolari. A confermarlo sono i dati riferiti dal quotidiano economico Il Sole 24 ore, che parla di un’utenza addirittura raddoppiata nel giro di un anno.
Se, a giugno 2017, servizi come Netflix, Amazon Prime Video, Timvision, Now Tv, Eurosport Player e Infinity TV contavano cumulativamente su 2,3 milioni di abbonati, a giugno 2018 siamo arrivati a 5,2 milioni. Non sappiamo quanti siano quelli attivi per ogni singolo servizio, ma i numeri parlano, in soli dodici mesi, di una realtà divenuta estremamente concreta anche dalle nostre parti. La TV del futuro e, soprattutto, le produzioni seriali sono destinate a spostarsi sempre più sullo streaming on demand? Gli indizi sembrano abbastanza chiari.
Tempo di rinnovamenti per Instagram
È stata una settimana movimentata per Instagram (e in realtà anche per Facebook), il social network di Facebook Inc. basato su immagini e Storie. Dopo qualche ora di tracollo, in cui ha spopolato l’hashtag #instagramdown, gli utenti hanno avuto a che fare anche con alcune novità.
Prima di tutto, il social network si sta preparando a rinnovare i profili degli utenti. Cambierà l’interfaccia, che proporrà le informazioni dell’account accanto alla foto del profilo, con anche una impostazione più precisa delle schede che mostrano gli specifici contenuti di quella persona.
L’altra grande novità annunciata riguarda, invece, la lotta ai fake: come già fatto qualche tempo fa anche da Twitter, Instagram si sta preparando a far sparire gli account fake che vengono acquistati da chi cerca di infarcire di follower il suo profilo. Se avete mai tentato questa strada, quindi, sappiate che presto potreste vedere ridursi il numero di seguaci mostrato dal vostro counter.
L’andamento di Apple: cronache di un possibile cambiamento?
Dedichiamo ampio spazio alla questione dell’attuale andamento di Apple, che è particolarmente sfaccettato. Partiamo da un dato: la distanza, in Borsa, tra Apple e gli altri giganti della tecnologia si sta riducendo. Nonostante la portata commerciale del Black Friday, la compagnia della Mela sta avendo un netto calo delle sue azioni, arrivate a $179,29: prima dell’annuncio di iPhone XS, XS Max e XR il valore era invece di $231.
La situazione è supportata da molteplici fattori. Uno è, ovviamente, proprio il mercato iPhone: dopo il rallentamento della produzione di iPhone XS e XR, nonostante l’arrivo della stagione natalizia, è evidente che Apple stia rivedendo le sue previsioni al ribasso. Nel frattempo, tenta anche di conquistare il mercato nipponico, dove il prezzo del criticato iPhone XR ha già vissuto un taglio di $100.
Non è tutto, perché può essere un dato interessante anche il fatto che Apple abbia fatto riprendere la produzione di iPhone X. A fronte di vendite che arrancano per la nuova generazione – almeno rispetto alle stime iniziali – questo indizio potrebbe significare che presto vedremo gli ultimi terminali venire affiancati sugli scaffali anche da quelli dell’anno scorso, più economici e che possono rappresentare quindi un’alternativa concreta per alcuni consumatori.
C’è anche un altro fattore da tenere in considerazione: il mercato dei MacBook. Se fino a qualche anno fa si avevano degli entry level discretamente validi per 999€, ora il prezzo di partenza si è alzato di qualche centinaio di euro e rappresenta sicuramente un compromesso maggiore, in termini di quanto viene offerto sotto la scocca. Non lo diciamo noi, ma lo dicono i numeri: le statistiche di mercato ci dicono che, nel giro di un solo anno, i MacBook hanno perso il 24% delle vendite e rappresentano, ad oggi, solo il 7,9% del mercato dei notebook. Più venduti dei computer Apple sono quelli HP, quelli Lenovo, quelli Dell e quelli Asus.
Può essere che questa statistica sia legata all’immobilismo avuto da Apple di recente su questo fronte e possiamo magari aspettarci una variazione con il rinnovato (ma per niente economico come si sussurrava) MacBook Air. Nel frattempo, però, la lineup è completata da MacBook Pro dai prezzi importanti e nei quali la touchbar non è mai definitivamente decollata. Apple dovrà rivedere a ribasso i prezzi e le ambizioni del mercato dei suoi computer portatili, per recuperare terreno almeno su Asus, che nell’ultimo anno ha concretizzato il sorpasso? Forse.
Per ora, l’unico elemento concreto in nostro possesso è che i numeri stanno dicendo qualcosa a Tim Cook e compagni. Si punterà su un mercato sempre più di nicchia o si proverà a ritagliarsi la fetta perduta di consumatori, magari spaziando di più tra le varie offerte di notebook sul mercato? Ai posteri l’ardua sentenza.
Qualsiasi siano le prossime mosse di Apple, il mercato sta parlando in modo abbastanza chiaro: la corsa al prezzo sempre più alto potrebbe funzionare fino ad un certo punto. Nonostante molti utenti si siano affidati, negli anni, alla stabilità di OS X, potrebbero non aver fatto altrettanto quando hanno dovuto cambiare il loro notebook – una possibilità supportata dai numeri, considerando la perdita del 24% in un solo anno per il mondo dei MacBook. In un contesto in cui anche iPhone XS ingrana ai suoi ritmi, Tim Cook e i suoi dovranno valutare bene il pubblico a cui vogliono rivolgersi e il mercato su cui si aspettano di sfondare, in vista dei futuri device griffati con la preziosa Mela di Cupertino.
Nel frattempo, abbiamo vissuto una settimana decisamente movimentata per i social di Mark Zuckerberg, anche se le emergenze sembrano finalmente essere rientrate.
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