Diablo Immortal torna a far parlare di sé per un'altra cosa strana delle sue a cui, ormai, dovremmo essere abituati.
La saga fantasy di Blizzard, di cui trovate un grande artbook su Amazon, è tornata con un episodio che non è certamente ciò che i fan si aspettavano e speravano.
Anche se, con buona pace degli scettici, Diablo Immortal ha decisamente funzionato perché ha racimolato una cifra impressionante nei primi giorni.
Nonostante anche i fan più sfegatati siano stati sfiancati fin da subito, perché ci sono stati problemi e bug di vario tipo che hanno messo a dura prova la pazienza degli utenti.
Stavolta Diablo Immortal ha iniziato a prendersela con i giocatori che rimangono fermi, ma per un motivo e in determinate circostanze.
Come riporta Dualshockers, Blizzard sta prendendo una posizione contro i giocatori che restano inattivi durante la modalità competitiva.
I recidivi ora non solo riceveranno una perdita di ricompense, ma non potranno nemmeno rimettersi in coda per le modalità di gioco competitive per un breve periodo di tempo.
PSA: Don't go AFK. pic.twitter.com/40WaHxS8vS
— Diablo Immortal (@DiabloImmortal) October 4, 2022
Vari giocatori hanno iniziato a riferire di aver ricevuto l'avviso di inattività nei campi di battaglia, dopo essere rimasti fermi per troppo tempo dopo la pubblicazione della patch dell'11 ottobre.
Ma nella patchnote del 16 ottobre non viene menzionata l'aggiunta di un timer per chi va AFK, ma le note della patch cinese lo menzionano.
Il team di sviluppo ha anche apportato una modifica all'evento Shadow Assembly, consentendo ai giocatori di concedere agli altri benedizioni che li ricompenseranno con potenti equipaggiamenti leggendari. Questo dovrebbe ricompensare i giocatori che lavorano attivamente insieme, scoraggiando i giocatori dall'andare in AFK e rimanere fermi.
Sembra che Blizzard stia lavorando per migliorare in generale Diablo Immortal, visto che di recente sono arrivati anche degli aiuti per affrontare le microtransazioni.
Visto che, in passato, ne ha puniti molti anche per motivi decisamente surreali come spendere troppo.