Arrivato lo scorso novembre su PS4, Death Stranding è stato il primo videogioco della nuova Kojima Productions, dall’addio di Hideo Kojima (e di buona parte del suo team, tra cui il direttore artistico Yoji Shinkawa) a Konami e alla serie Metal Gear.
Come vi avevamo raccontato nella nostra ricca video recensione, il progetto portato avanti dalla software house giapponese si è affermato come ciò che avevamo previsto – un’opera autoriale capace di creare dicotomie di pubblico molto difficili da far convergere, tra chi la ha amata immensamente per le sue contaminazioni e i suoi ritmi e chi, invece, non è entrato in sintonia con il gioco e lo ha anzi trovato molto noioso e privo di spunti ludici capaci di rapirlo.
Proprio da queste dicotomie, vi raccontammo, sono sorti dei veri e propri conflitti online, sfociati perfino nelle accuse a Geoff Keighley per i suoi The Game Awards per via delle nomination avute da Death Stranding – essendo il gioco firmato da un suo amico ed essendo l’organizzatore presente nel titolo stesso come comparsa. Il tutto, però, ignorando totalmente il fatto che Keighley non decidesse in alcun modo le nomination per la manifestazione, fatte dalla stampa specializzata.
Il clima, insomma, è stato tutt’altro che disteso, e in questo contesto si sono generati rumor di ogni sorta, qualche volta in contraddizione, sull’andamento di Death Stranding sul mercato, complice anche il fatto che non ci siano mai stati numeri ufficiali all’infuori della prima settimana di debutto in Giappone.
Quanto ha venduto, quindi, Death Stranding? È vero, come suggeriva qualche rumor, che Sony sarebbe molto contrariata per via dei soldi persi a causa della lentezza sul mercato del progetto? A rispondere è stato direttamente Hideo Kojima, intervistato su Livedoor, che nel corso di una lunga chiacchierata ha assicurato che si possono dormire sonni tranquilli.
Il game director ha spiegato:
Death Stranding ha superato del tutto il confine della profittabilità, quindi possiamo dire che sia stato un successo – e ha anche rimesso insieme tutti i costi di produzione. Uscirà anche una versione su PC, quindi si può stare tranquilli: abbiamo abbastanza profitto da poter pensare serenamente al prossimo titolo.
Come sappiamo, infatti, affinché un videogioco non diventi un buco nero per un publisher è necessario prima di tutto che recuperi tutti i costi di produzione – e che, da lì, vada poi in guadagno, ossia in attivo, per generare profitto rispetto agli investimenti fatti.
Non sappiamo a quanto ammontasse il budget stanziato da Sony per il suo Death Stranding, che sicuramente ha avuto una campagna di marketing importante e conta, tra gli altri, su Norman Reedus, Mads Mikkelsen, Margaret Qualley e Lea Seydoux nel cast. È altrettanto vero che il gioco è mosso da Decima Engine, firmato come first-party da Guerrilla Games: difficile, quindi, stimare qualsivoglia numero in maniera realistica, fino a quando non sarà Sony Interactive Entertainment a renderli noti.
Death Stranding vi pone nei panni di Sam Porter Bridges, un corriere che cerca di collegare le persone che, per i pericoli del mondo esterno, vivono isolate in comunità o addirittura in abitazioni singole sparse per lande inospitali. Il viaggio di Sam, che parte in quelli che furono gli Stati Uniti per tentare di ricostruirli, lo porterà anche e soprattutto a confrontarsi in modo peculiare con la caducità e con l’aiuto reciproco disinteressato in quanto esseri umani – entrambe tematiche espresse nel gameplay del gioco.
L’uscita su PC è attesa per il prossimo mese di luglio.
Fonte: Livedoor