In un’intervista concessa a Game Central, Norman Reedus ha discusso del suo rapporto con Hideo Kojima e un passaggio in particolare è abbastanza interessante in merito alla strategia comunicativa adottata per Death Stranding.
Com’è noto, l’esclusiva PS4 sta facendo parecchio parlare di sé per via della sua estrema cripticità, oltre che per l’assenza di una finestra di lancio.
Stando a quanto raccontato dal protagonista del gioco, Kojima aveva previsto fin dall’inizio queste reazioni e nello specifico che i trailer avrebbero innescato una caccia all’easter egg, nonché al reale senso del titolo.
“Lui continua a dirmi che la gente guarderà tutti questi trailer, arriveranno con queste idee e cercheranno tutti questi easter egg, e tutti lo hanno fatto”, ha spiegato Reedus.
“I trailer vi mostrano un aspetto del gioco ma non il quadro completo di cosa sarà. È completamente un’altra cosa. È complicato, è complicato da pazzi. Ho imparato tanto sui videogiochi facendolo”.
In un altro passaggio dell’intervista, che abbiamo riportato poco fa, l’attore di The Walking Dead ha descritto il titolo come “positivo, spaventoso e deprimente”.
Fonte: Metro