Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare di Days Gone, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di avere o meno un secondo capitolo.
Dopo i rumor circolati e confermati da una fonte interna al team di sviluppo, pare che questa ipotesi non si verificherà, e i fan hanno reagito dimostrando una comprensibile delusione.
Il primo a parlare di cancellazione era stato Jason Schreier di Bloomberg, secondo il quale il sequel sarebbe stato messo da parte per consentire a Sony di dedicarsi ai titoli PlayStation di maggiore successo.
Grazie a Jeff Ross, director dell'originale, sappiamo inoltre che il gioco era stato inizialmente progettato con una componente multiplayer co-op online, feature interessante che avrebbe accontentato buona parte della fanbase.
Nella giornata di oggi, John Garvin, creative director di Days Gone, è tornato a esprimersi sui motivi che avrebbero portato Sony a cancellare il sequel dell'action adventure uscito nell'aprile 2019.
All'interno di un livestream, Garvin ha affermato che «lo score di Metacritic è tutto. Se sei il creative director di un franchise e il tuo titolo totalizza un metascore di 70 puoi stare sicuro che non rimarrai a capo del franchise ancora per molto».
«Penso che la responsabilità di non essere riusciti a creare un titolo con un maggiore appeal», ha aggiunto Garvin, «sia stata anche mia e di Bend Studio».
Stando a quanto sostenuto dal director, quindi, la cancellazione di un ipotetico Days Gone 2 sarebbe stata decisa da Sony anche a causa dello scarso successo di critica riscontrato online, in particolare su Metacritic, del quale lo stesso Garvin si ritiene in parte responsabile.
Metacritic è un aggregatore di recensioni tra i più popolari, che ha spesso influenzato la possibilità di un gioco di avere un seguito o persino quella degli sviluppatori di ottenere ricchi bonus.
Quest'anno, l'aggregatore ha premiato il miglior editore del 2020 e il risultato - basato sempre sui dati raccolti attraverso i principali siti - è stato sorprendente.
Un'osservazione che trova conferma nel report iniziale di Jason Schreier, che aveva parlato di un publisher giapponese insoddisfatto più che dalle vendite (comunque floride), dal grado di qualità raggiunto.
Il chiarimento di Garvin approfondisce le ipotesi per le quali si era ipotizzato che il rifiuto del sequel da parte di Sony fosse da ricercare nella volontà di focalizzarsi su Uncharted 5.
Lo stesso Garvin aveva lasciato Bend Studio già da qualche tempo insieme a Jeff Ross, lasciando già intendere he i rapporti con Sony non fossero dei migliori.
Vi ricordiamo che il titolo della software house dell'Oregon è prossimo all'arrivo su PC, e sembra che sarà davvero un bello spettacolo.
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