Cyberpunk 2077, sviluppatori in rivolta contro i dirigenti di CD Projekt

Clima rovente in una riunione tenuta ieri

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a cura di Paolo Sirio

Secondo un report di Bloomberg, il clima attorno a Cyberpunk 2077 sarebbe rovente e non soltanto all'esterno di CD Projekt RED.

Come riferito da due persone che vi hanno preso parte, ieri 17 dicembre si è tenuto un video meeting della dirigenza con lo staff della software house polacca, e gli sviluppatori avrebbero chiesto conto, con toni molto accesi, della debacle del lancio di settimana scorsa.

«La rivolta è nell'aria», si legge nella ricostruzione firmata dall'ex Kotaku Jason Schreier.

«Staff frustrato e arrabbiato ha sparato domande al board durante un meeting video interno giovedì che si è aperto con il management che si è scusato per il lancio disastroso di Cyberpunk 2077, stando a due persone che erano presenti.

Gli sviluppatori hanno chiesto domande dirette sulla reputazione della compagnia, sulle deadline irrealistiche del gioco e gli implacabili straordinari nei mesi e negli anni che hanno portato all'uscita del 10 dicembre».

Durante la riunione è stato rivelato che la dirigenza aveva trovato un accordo con Sony circa la rimozione di Cyberpunk 2077 da PlayStation Store, sebbene la mossa sia sembrata più unilaterale (da parte del produttore di PS5) che altro.

A proposito del crunch, che ha incluso periodi di settimane lavorative di sei giorni, i dirigenti hanno risposto agli sviluppatori inferociti che «hanno piani per migliorare le pratiche di produzione in futuro», senza comunque fornire dettagli.

Tra le altre accuse, figura anche quella di uno sviluppatore che ha chiesto come mai a gennaio il board avesse detto che il titolo fosse "completo e giocabile" quando invece non lo era; «a questa il board ha risposto che si sarebbe assunto le proprie responsabilità».

Per rendere l'idea del clima, «un altro sviluppatore ha chiesto se i dirigenti di CD Projekt avvertissero l'ipocrisia di fare un gioco sullo sfruttamento delle corporazioni mentre si aspettano che i loro dipendenti facciano straordinari»; la risposta sarebbe stata vaga ed evasiva.

«Era chiaro a molti degli sviluppatori che avrebbero avuto bisogno di più tempo», conclude l'amara ricostruzione di Bloomberg.

In uno speciale di oggi abbiamo discusso del crunch disorganizzato di CD Projekt RED e di come l'industria dovrebbe comportarsi per evitare casi simili in futuro.

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