Crash Team Racing: Nitro Fueled si torna on board!
Un bandicoot, quattro ruote e un motore, e il gioco è fatto per Crash Team Racing: Nitro Fueled
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a cura di Matteo Bussani
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Beenox
- Produttore: Activision Blizzard
- Distributore: Activision Blizzard
- Piattaforme: PS4 , XONE , SWITCH
- Generi: Guida Arcade
- Data di uscita: 21 giugno 2019
Lo scontro, quello sanguigno, da divano, controller contro controller, quando l’adrenalina viene messa al servizio di quell’atavico bisogno di superiorità che si riversa su tutta la compagnia di amici, che per l’occasione si è trasferita a casa tua per cena e si è fiondata sul controller, solo dopo aver inserito il disco nella console: questa è la prospettiva che si ha in testa quando si pensa a determinati titoli. Ed è esattamente quella che si è imposta nella nostra subito dopo la prova di Crash Team Racing: Nitro Fueled.
In seguito al remake della trilogia dei platform originali, è arrivato il momento di mettere sotto i denti, anche se solo con una demo, la tirata a lucido del titolo dedicato alle corse su kart della simpatica combriccola di amici e nemici del bandicoot videoludico più amato di sempre. Ricordiamo che l’uscita e l’approdo sugli scaffali dei negozi sono previsti per il 21 giugno di quest’anno su PS4, XOne e Nintendo Switch, giusto al termine della tornata losangelina dell’E3.
Mission Nostalgia: Completed!
Le operazioni nostalgia di questi ultimi anni hanno dimostrato che con piccoli investimenti e la giusta combinazione di elementi, tra cui una IP forte dell’era PlayStation, la scelta del remake a discapito della remastered e poco altro, si possono portare a casa risultati esorbitanti. Non c’è motivo da parte delle aziende per non rispolverare le proprie IP storiche e riportarle agli onori delle cronache in una forma nuova, ma al contempo fedele dell’originale. Tornando all’amato Crash Team Racing e al suo imminente remake, Nitro Fueled, il cui annuncio è arrivato a dicembre dell’anno scorso, possiamo confermare che questo stesso atteggiamento ne è alla base. Il titolo si ripropone di portare la stessa esperienza del passato, o meglio la sua memoria, e trasformarla in gioco concreto frutto delle originali scelte di game design, con gli stessi riferimenti del gameplay e con la giusta attenzione ai particolari.
In questo caso, però, ancor prima delle questioni tecniche dell’art-design o del gameplay, a sorprendere ne è l’effettiva resa emotiva che ricalca in pieno le atmosfere delle ore passate sul gioco dal lontano 1999 in poi sul gioco. Basta pochissimo per entrare in sintonia con la competizione verso cui tende il titolo e tornare così ai tempi dei fasti delle sfide sul divano, del bel gioco (non per forza un party game) pensato per dare il meglio di sé fuori dallo schermo ancora prima che, tramite il pad, nell’immagine di gioco.
Abbiamo provato la demo non più recentissima che è stata anche presentata al PAX di Crash Team Racing: Nitro Fueled. I menù non sono definitivi e i contenuti sono solo un accenno di quelli che troveremo il 21 giugno, ma tutto ciò che abbiamo trovato in pista è pienamente dimostrativo di quella che sarà la versione 1.0.
Giusto un assaggio di Crash Team Racing: Nitro Fueled
Il kart game di Activision si è mostrato con la sola modalità della partita rapida in multiplayer online (in questo caso giocato localmente). Stesso divano, monitor diversi e una competizione di un’ora abbondante: al completamento di 8 gare su 4 circuiti differenti, e a disposizione 12 personaggi e 5 kart (ma saranno molti di più al lancio).
I circuiti della prova sono presi rispettivamente dal capostipite Crash Team Racing e dal seguito, Crash Nitro Kart. Il lavoro di restyling svolto lascia sicuramente un piacevole senso di famigliarità, pur rimanendo accattivante anche per il giocatore più giovane. La scelta del personaggio, come tradizione insegna, influisce direttamente sulle statistiche del pilota e del veicolo. Quelli più pesanti, descritti anche come “per esperti”, sono più veloci ma offrono pochissima accelerazione e uno scarso controllo (Tiny Tiger e Dyngodile), di contro quelli “per principianti” sono l’esatto opposto (Pinstripe, Polar e Pura) , mentre quelli “intermedi” (Crash, Coco e tutti gli altri) bilanciano le statistiche fra i due.
I meccanismi sono quelli storici della serie, oltre che più generalmente dei kart game arcade. Circuiti fuori di testa incorniciano gare al cardiopalma, rese ancora più esplosive da potenziamenti offensivi e difensivi in grado di ribaltare da un momento all’altro le carte in tavola. Li si recuperano in casse, e si potenziano all’ottenimento dei 10 frutti wumpa. Cascare dalla pista vuol dire perdere un buon numero di tempo mentre Uka Uka ci riporta sul tracciato, ma è un rischio che si deve correre mentre si derapa a destra e a manca per far rendere al meglio i mini boost che si ottengono dopo un salto ben eseguito o durante una derapata calibrata al minimo dettaglio. Questa meccanica è sempre molto rischiosa, calcolarne male i tempi significa perdere in sottosterzo il kart, ma se utilizzata come si deve può concatenare ben 3 piccole accelerazioni che cambiano radicalmente il tempo di percorrenza delle curve più strette.
Moderno, ma con modestia
Il gameplay di Crash Team Racing Nitro Fueled mantiene un andamento piuttosto ingessato, dettato da tempi e da meccanismi consequenziali. Al contrario di molti titoli moderni in cui si cerca di dare al giocatore la possibilità di definire il proprio modo di avanzare, le regole di CTR sono chiarissime, ma è il giocatore che deve sottostarvi per poter ambire alla vittoria. Ogni scelta nella guida può riservare o un vantaggio o uno svantaggio in termini di tempo, e in ogni caso ci vogliono dei passaggi meccanici distinti per far sì che si concretizzino.
La derapata, per esempio, come anticipato è rischiosa e non sempre fa ottenere tempi migliori, e al contrario di alcuni competitor, non è il fulcro del gameplay e rende più facile prestare attenzione ai bonus, o alle scorciatoie, che diventano a loro volta determinanti. Crash Team Racing è dunque un gioco democratico che al di là del primo gradino di difficoltà si adagia su una lieve salita che non si esaurisce in fretta.
E’ difficile diventare fenomeni, ma il distacco tra il quasi esperto e l’amatore non è così ampio. La colpa è anche dell’intelligenza artificiale, che non se ne sta con le mani in mano e alle posizioni più alte coglie sempre l’occasione per effettuare manovre che impediscano la vittoria al giocatore. Non l’abbiamo ancora vista altrettanto agguerrita sul fronte dei bonus offensivi e difensivi, ma contiamo che anche questo elemento venga opportunamente ponderato in fase di lancio.
Parlando di tecnica e di grafica, il restyling di Crash Team Racing Nitro Fueled ricalca l’orma dei lavori precedentemente guidati dal publishing di Activision. C’è l’attenzione al dettaglio, ma la libertà di reinterpretare il generale con gli strumenti e la ricchezza dell’immagine di un titolo del 2019, pur senza la necessità di rincorrere l’ultimo ritrovato grafico. La pratica di trasformare la memoria di un gioco in un nuovo titolo sembra resa alla perfezione, ma solo il tempo saprà confermarci la sensazione sull’intero pacchetto di contenuti.
+ Fa respirare subito aria di festa e di competizione
+ IA sveglia
Crash Team Racing: Nitro Fueled è esattamente come ci ricordavamo l’originale, semplicemente senza lo scalino del tempo. L’abbiamo provato in una sfida di un’ora con un altro redattore e in pochissimi minuti abbiamo tirato fuori unghie e artigli per la lotta alla supremazia. L’unica modalità a disposizione era la partita rapida, ma è stata sufficiente per comprendere meglio il lavoro di remake. Il gameplay strizza l’occhio al passato e lascia quella patina di ingessatura che non affligge la giocabilità ma che ci riporta indietro nel tempo, a quando le meccaniche di gioco erano poche ma dovevano essere sfruttate e calibrate a dovere per arrivare al traguardo in testa. L’aria di festa e di convivialità che traspare poi dalla grafica e dallo stile di gioco si respira fin dai primi minuti e non vediamo l’ora di apprezzarla a pieni polmoni all’uscita, fissata per il 21 giugno 2019 su PS4, Xbox One e Nintendo Switch.