In Monster Hunter Rise, Capcom ha introdotto una grande novità: le missioni furia. Si tratta di missioni in cui la furia – quest'orda di mostri più grossi del normale – attacca il villaggio Kamura.
Sostanzialmente, si tratta di un misto tra un tower defense e un'orda in stile Gears of War, in cui i giocatori hanno un periodo di tempo in cui piazzare difese, come baliste e cannoni, prima che l'orda parta.
Un bel diversivo, insomma, rispetto al gameplay regolare da action adventure in terza persona tipico del franchise di caccia giapponese.
In questa modalità, ci sono mostri vari e in più c'è la minaccia principale, che è il mostro più forte di quell'orda che bisogna sconfiggere per completare la missione.
Come funzionano le missioni furia
Nelle missioni furia, ci sono strumenti di difesa che sparano per conto loro ma anche alcuni che si possono impugnare.
Alcune sono parte della storia, ma altre costituiscono contenuti secondari, da giocare perché comprendono mostri esclusivi (tra cui uno dei grandi draghi anziani, Ibushi del vento).
E ci sono anche alcune versioni “Apex” di diversi mostri, che sono più forti e più aggressivi, e hanno alcuni materiali che droppano soltanto loro.
Le ricompense
Questo vuol dire che nella missione di caccia singola per il Rathian, i giocatori possono acquisire sette pezzi di un Rathian; nelle missioni furia, ci sono dieci-quindici mostri diversi, per cui a fine missioni si ricevono meno pezzi del singolo mostro.
Qui è infatti più facile abbatterli, poiché i giocatori ricevono dei grandi potenziamenti, ma essendoci più mostri si riecse a fare una raccolta di pezzi da più mostri.
In caso di game over, i giocatori possono tornare in partita ma se i mostri rompono il terzo cancello (ognuno dei quali costituisce una parte della missione) si perde l'intera partita.
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