Come purtroppo già sappiamo, la pandemia di Coronavirus a livello mondiale sta condizionando la vita di miliardi di persone. Dopo il rinvio di eventi molto importanti come GDC ed E3, molte aziende sono state costrette a passare al cosiddetto “smart working”, quindi consentendo ai propri dipendenti di lavorare da casa grazie agli strumenti tecnologici a disposizione, fortunatamente, al giorno d’oggi, ma questo potrebbe portare ad un rallentamento delle operazioni.
Anche Sony, in ottemperanza alle direttive dei vari governi, ha chiuso una porzione dei suoi uffici, principalmente in Europa, Stati Uniti e Giappone, oltre ad alcuni stabilimenti produttivi.
Le limitazioni alla libera circolazione delle persone, inoltre, hanno reso impossibile l’invio di ingegneri presso alcuni paesi per aiutare il lancio di nuovi prodotti o impartire istruzioni per la produzione.
A causa di questo, l’azienda, nonostante al momento non siano ancora emerse preoccupazioni riguardanti gli affari del corrente anno fiscale, continuerà a monitorare la situazione e potrebbe decidere di posticipare il lancio di videogiochi sia realizzati da studi first-party che partner, soprattutto in Europa e Stati Uniti.
Sicuramente, gran parte di voi sta già pensando ad un ulteriore rinvio dell’attesissimo The Last Of Us: Part II, la cui uscita, attualmente, rimane prevista per il prossimo 29 maggio.
Non ci resta che sperare per il meglio, non solo per il mondo videoludico, ma per l’umanità in generale.
Fonte: ResetEra