Coronavirus e PAX East, il sindaco di Boston invita Sony a ripensarci

"Come leader nel gaming e nella cultura, potete mostrare che credete nella connessione, non nell'isolamento"

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a cura di Paolo Sirio

In una lettera aperta, il sindaco di Boston Marty Walsh ha invitato Sony a riconsiderare la propria posizione in merito alla cancellazione della sua partecipazione al PAX East.

Il gigante di PlayStation avrebbe esibito per la prima volta una demo giocabile di The Last of Us Part II, e questo ha spinto Naughty Dog a scusarsi con i fan per la decisione.

Walsh ha spiegato che il Coronavirus ha avuto un bassissimo tasso di diffusione negli Stati Uniti finora e che non c’è motivo di creare allarmismi in questo momento.

the last of us part 1 pax east 2020 sony

Inoltre, “come leader nella tecnologia, potete mostrare che siete motivati dai fatti, non dalla paura”, ha aggiunto il sindaco.

Poi un riferimento significativo al ruolo della casa giapponese nel mondo dei videogiochi – e al riflesso di questa condizione nel mondo reale:

“Come leader nel gaming e nella cultura, potete mostrare che credete nella connessione, non nell’isolamento“.

Curiosamente, questo riferimento riporta alla mente la ‘battaglia’ culturale condotta da Kojima Productions con Death Stranding, gioco sull’abbattimento dei muri pubblicato proprio da Sony.

La diffusione del Coronavirus (il nome ufficiale è COVID-19) ha portato al rinvio all’estate del Taipei Game Show, oltre ad altri disagi relativi anche al PAX East di Boston per il quale Square Enix ha ridimensionato la sua partecipazione.

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