C'è un gioco che forse si è ispirato UN PO' troppo a The Witcher 3

Un artwork promozionale di un gioco mobile non fa decisamente nulla per nascondere la sua fonte di ispirazione

Immagine di C'è un gioco che forse si è ispirato UN PO' troppo a The Witcher 3
Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Che il mercato dei videogiochi sia pieno di cloni, omaggi o presunti tali, non è certo una novità. Certo, si rimane sempre sorpresi quando però qualcuno decide di prendere come modello un titolo estremamente popolare, perché diventa impossibile non notare la somiglianza, che in molti casi arriva ai limiti del plagio e scatena anche un po' di ironie da parte della community.

Solo pochi giorni fa, ad esempio, avevamo parlato del curioso caso del clone di God of War, che non ha nemmeno tentato di non dare nell'occhio. Poche ore fa, ci è successo qualcosa di simile con un gioco che non ha paura di far notare di essersi "leggermente" ispirato a The Witcher 3: Wild Hunt per il suo concept art.

Tra le raccomandazioni di YouTube, infatti, ci è stato mostrato un banner pubblicitario di ROK, un popolare videogioco mobile che in realtà non ha niente a che vedere con The Witcher e il suo stile. Parliamo, anzi, di un titolo molto giocato sia su iOS che su Android, che evidentemente nella realizzazione di qualche materiale promozionale si è lasciato lievemente prendere la mano.

Come potete notare, l'artwork promozionale riprende in tutto e per tutto uno di quelli che CD Projekt RED realizzò per il suo The Witcher 3 (lo trovate su Amazon): la posa del protagonista è identica a quella di Geralt che estraeva la spada.

Non solo: perfino il logo rosso è identico a quello del terzo capitolo dell'epopea dello strigo, con gli autori di ROK che non hanno fatto nulla per cambiarlo o modificarlo.

Per un confronto, potete vedere le due immagini affiancate direttamente qui sotto.

Come dicevamo in apertura, non è una novità: qualche tempo fa avevamo parlato anche del clone di Genshin Impact che sostituiva i personaggi con delle waifu (...!).

È anche vero, però, che il caso di Chief Almighty, che copiava gli artwork di mezza industria dei videogiochi rimarrà probabilmente imbattuto.

Leggi altri articoli