Caso Xbox e Activision Blizzard, ora perfino i giocatori vogliono bloccare l'affare

Un gruppo di giocatori ha deciso di fare causa a Microsoft per l'affare tra Xbox e Activision Blizzard.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Dopo gli ostacoli arrivati dallo scetticismo degli enti antitrust, adesso anche alcuni giocatori hanno deciso di opporsi con le maniere forti all'acquisizione di Activision Blizzard per il gruppo Xbox, arrivando perfino a voler portare Microsoft in tribunale.

Se gli enti antitrust e Sony sono principalmente preoccupati delle implicazioni per la possibile acquisizione di Call of Duty (trovate Modern Warfare 2 in sconto su Amazon), un gruppo di giocatori ha deciso di protestare per la paura che la casa di Redmond possa formare un vero e proprio monopolio videoludico.

Come riportato da Bloomberg Law, alcuni giocatori americani hanno deciso di depositare una nuova causa in tribunale, accusando la casa di Redmond di voler abbattere la concorrenza assimilandola, evidenziando che la saga sparatutto non è di certo l'unico brand a disposizione di Activision Blizzard.

I giocatori sottolineerebbero infatti che anche IP come World of Warcraft finirebbero sotto lo stesso tetto di The Elder Scrolls, Minecraft, Halo e tante altre. Inoltre, secondo i giocatori che hanno intentato la causa, Battle.net sarebbe un diretto concorrente di Microsoft Store e Game Pass: secondo tale linea di pensiero, un'acquisizione annullerebbe di fatto ogni possibile competitività.

Il Clayton Antitrust Act of 1914 dà al pubblico il diritto di fare causa alle corporazioni in caso di tentato monopolio: un diritto che questi giocatori hanno deciso di invocare, per difendere — secondo quanto scritto all'interno del documento — la competitività e le assunzioni, che potrebbero diminuire in seguito alla conclusione dell'accordo.

La risposta di Microsoft non si è lasciata attendere e, in un breve comunicato inviato alla redazione di Bloomberg, la compagnia ha difeso l'accordo e respinto ogni possibile accusa sulla volontà di rendere meno competitivo il mercato:

«Questo accordo espanderà la competitività e creerà più opportunità per i giocatori e per gli sviluppatori, dato che vogliamo distribuire più giochi a un maggior numero di persone».

Insomma, Microsoft appare comprensibilmente pronta a dare battaglia anche a questo gruppo di giocatori: vedremo se questa causa potrà davvero rappresentare un ostacolo o se sarà respinta. Vi terremo aggiornati con eventuali novità sulla vicenda.

In ogni caso, non sarebbe l'unica volta che la casa di Redmond sarebbe costretta a difendersi in tribunale per la maxi acquisizione: la FTC ha già annunciato di voler fare tutto quanto è in suo potere per bloccare l'accordo. Ricordiamo che l'ente antitrust ha recentemente preso di mira perfino Fortnite, infliggendo una multa da oltre 500 milioni di dollari per reati molto gravi.

Da parte sua, Xbox ha sempre difeso l'acquisizione di Activision Blizzard, sottolineando che l'accusa di monopolio non può reggere per un semplice motivo: Sony e PlayStation hanno attualmente molte più esclusive di Microsoft, e ne avrebbero anche dopo l'eventuale acquisizione.

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