Call of Duty: Vanguard | Provato - Primo sguardo al multiplayer
Abbiamo provato per oltre due ore la modalità multiplayer del nuovo Call of Duty: Vanguard.
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Sledgehammer Games
- Produttore: Activision
- Distributore: Activision Blizzard
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Data di uscita: 5 novembre 2021
Arriva, puntuale anche quest’anno, l’appuntamento con il nuovo Call of Duty, che proprio di recente è stato annunciato da Activision. Il nuovo capitolo si chiamerà Call of Duty: Vanguard e ci riporterà alle atmosfere della Seconda Guerra Mondiale.
Il titolo stavolta è stato sviluppato da Sledgehammer Games, al suo terzo COD realizzato in autonomia (prima era un team di supporto di Infinity Ward) dopo Call of Duty: Advanced Warfare del 2014 e Call of Duty: WWII del 2017. Nonostante il ritorno alle vicende della Seconda Guerra Mondiale, COD: Vanguard avrà ambientazioni e una campagna slegata da WWII. Il titolo è attualmente previsto per il prossimo 5 novembre su PS4 e PS5, Xbox One e Xbox Series S/X e PC.
I fan del gioco però non vedono l’ora di provare con mano la modalità multiplayer, da sempre fulcro dell’esperienza di COD. Molti giocatori potranno provarla nei due periodi di beta previsti: il primo sarà dal 10 al 13 settembre e sarà dedicato solo ai giocatori PlayStation che hanno già fatto il preorder del gioco, mentre dal 16 al 20 settembre la beta sarà disponibile anche sulle altre piattaforme e si aprirà a tutti.
Nel frattempo abbiamo avuto l’opportunità di provare ben due ore e mezza della modalità multiplayer su PlayStation 5, potendo farci così un’idea delle novità e dei cambiamenti del nuovo titolo della serie di Activision.
Stesse modalità, più giocatori
La serie Call of Duty sta puntando a variare sempre di più la sua classica formula competitiva, solitamente dedicata a scontri 6vs6. Già in Black Ops Cold War si erano viste modalità dedicate a molti più giocatori in contemporanea e da questo punto di vista Vanguard si espande ancora di più, proponendo tre distinte categorie: Tactical, ossia le classiche sfide 6vs6; Assault, che prevede tra i 20 e i 28 giocatori; Blitz, in cui potranno partecipare tra i 28 e i 48 giocatori.
L’esperienza di Warzone, che senza neanche dirlo sarà inclusa nel pacchetto di Call of Duty: Vanguard, ha dunque ampliato l’orizzonte degli sviluppatori. Nella nostra prova abbiamo potuto provare sia le versioni Tactical che quelle Blitz di alcune modalità classiche.
Abbiamo avuto modo di testare il classico Team Deathmatch, Uccisione Confermata e Dominio, che non presentano sostanziali differenze rispetto al passato. La quarta modalità provata è invece inedita ed è chiamata Patrol. Questa è simile alla modalità Dominio, soltanto che l’area da conquistare sarà soltanto una e la particolarità è che questa sarà in costante movimento per tutta la mappa. Una scelta interessante che rende gli scontri ancora più tattici, con le condizioni legate alla difesa o alla conquista dell’obiettivo in costante mutamento.
Tutte queste modalità le abbiamo potute testare sia in versione Tactical, quindi in classici match 6vs6, sia Blitz, con anche squadre di 20vs20. Gli scontri 6vs6 non saranno una novità per i veterani dello sparatutto. Il ritmo si mantiene sempre alto con una certa frenesia, ma la tattica è sempre fondamentale.
Bisognerà infatti conoscere bene la mappa e sapersi posizionare per cogliere di sorpresa il nemico e avere la meglio anche dove i riflessi non bastano. La versione Blitz eleva i già frenetici ritmi del 6vs6 in una battaglia che non dà un attimo di respiro ai giocatori. Basteranno infatti pochi secondi dal respawn per ritrovarsi subito in accaniti scontri contro gruppi di avversari, per poi magari morire e ricominciare di nuovo per ritrovarsi ancora una volta in mezzo alla mischia.
Blitz dunque è divertente perché estremamente caotica e in pochi secondi può succedere di tutto, ma allo stesso tempo ci è sembrata piuttosto sbilanciata, sia perché a volte il caos è davvero troppo e ingestibile, soprattutto nelle mappe al chiuso, sia per il posizionamento dei punti di respawn. Troppe volte infatti ci è capitato di ritornare in gioco per morire subito dopo per essere rinati in faccia a un gruppo di nemici.
La possibilità di giocare con team molto più numerosi è sicuramente un’aggiunta positiva al multiplayer di Call of Duty: Vanguard; se i problemi di bilanciamento riscontrati verranno risolti, la varietà complessiva della modalità multigiocatore potrà solo migliorare.
Gameplay d’assalto
Come già accennato, il gameplay di Call of Duty: Vanguard mantiene il ritmo frenetico visto nei precedenti capitoli, non discostandosi troppo da Black Ops Cold War.
I movimenti sono rapidi e precisi, ma non consentono manovre eccessivamente esagerate, anzi la distanza della scivolata è stata leggermente diminuita. In Vanguard è stata introdotta una maggiore interazione ambientale, che ci consente di sfondare porte e barricate o sparare attraverso le stesse per colpire gli avversari nascosti. Il Time-to-kill ci è parso diminuito rispetto a quanto visto nel capitolo dell’anno scorso, tanto che nella maggior parte dei casi, una volta entrati nel mirino dell’avversario, non c'è più scampo. Vedremo se, in base ai feedback della open beta, Sledgehammer deciderà di aumentarlo leggermente, almeno per farlo tornare come era in Cold War e nell’ultimo Modern Warfare.
Una piccola novità introdotta è la possibilità di sparare alla cieca quando si è riparati dietro a una copertura; utile per restare al sicuro e sorprendere avversari pronti a caricarci. Anche la gestione dell’equipaggiamento è pressoché uguale a Cold War. Potremo selezionare diverse classi personalizzabili che aumenteranno man mano che il nostro livello di giocatore crescerà. Sarà possibile scegliere un’arma principale, una secondaria, due diversi tipi di granate (solitamente una letale e una di supporto) e tre diversi perk per avere un vantaggio tattico.
Ad esempio, si potrà utilizzare l’abilità Fantasma per evitare di essere scoperti dai radar nemici, o Demolizione per avere nell'equipaggiamento due granate invece di una.
Al momento sembrano non esserci le Wildcards, abilità speciali che potevano cambiare di molto il nostro stile di gioco, mentre tornano le Serie di Uccisioni, che in base alla catena di kill fatte ci permetteranno di utilizzare in battaglia potenziamenti sempre più forti. Si potrà andare dal semplice radar in grado di individuare la posizione dei nemici sulla minimappa, ai classici bombardamenti, fino ai letali cani d’assalto.
Unica pecca è che questo sistema premia soltanto i giocatori davvero bravi, dato che per sbloccare la Serie di Uccisioni più potente bisogna fare almeno 10 kill senza mai morire, cosa molto difficile anche per un giocatore di media bravura. Sarebbe stato più interessante fare in modo che anche i meno bravi potessero usufruire, almeno una volta per battaglia, di questo tipo di attacchi, che indubbiamente sono molto divertenti da usare.
Tra le altre abilità equipaggiabili in Vanguard abbiamo i Potenziamenti da Campo, che ci consentono di utilizzare oggetti utili a tutto il nostro team, dandoci ad esempio la possibilità di piazzare una cassa di munizioni nel momento del bisogno.
Anche in questo capitolo le armi si potranno modificare. Utilizzando sempre lo stesso tipo di arma la faremo salire di livello, questo ci permetterà di sbloccare degli slot dove inserire vari tipi di mirini, caricatori e altre parti che andranno a migliorare le statistiche. Di armi ne abbiamo provate diverse, però è ancora troppo presto per parlare di bilanciamenti, anche se nelle mappe sperimentate, dove spesso le battaglie erano combattute in spazi al chiuso, ci siamo trovati bene con le mitragliatrici leggere e anche con il fucile a pompa, devastante come sempre in corpo a corpo, ma con una lenta fase di ricarica.
Parlando delle mappe, ne abbiamo viste tre: Hotel Royale, Gavutu e Red Star. La prima è ambientata all’interno dei diversi piani di un hotel, la seconda è in una zona costiera con alcune navi attraccate da sfruttare come nascondigli, la terza è invece una città sovietica innevata e diroccata. Tutte le mappe sono ben realizzate e tendono a essere molto articolate, in modo da lasciare poche aree dove si è completamente coperti. I giocatori sono dunque spinti a restare sempre in movimento per evitare agguati, dato che è molto facile essere sorpresi alle spalle se si decide di “camperare” in una determinata zona.
Durante la nostra prova, la build di Call of Duty: Vanguard si è dimostrata piuttosto stabile senza lag o intoppi in generale. Soltanto nelle partite della modalità Blitz, con molti più giocatori presenti, abbiamo notato dei grossi cali di frame rate nelle fasi più concitate, con momenti quasi di freeze dello schermo per almeno un secondo o poco più. Vedremo se queste ottime impressioni generali saranno confermate durante la prossima beta pubblica, con i server molto più pieni.
Se siete incuriositi dalla guerra virtuale di Activision, potete già prenotare il nuovo Call of Duty: Vanguard, in uscita il 5 novembre, su Amazon.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Gameplay sempre frenetico e divertente
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Mappe molto ben costruite
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Le modalita Blitz aumentano molto il divertimento, ma...
Contro
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...vanno bilanciate meglio
-
Alcuni cali di frame rate durante le partite con molti giocatori