Call of Duty Modern Warfare 2 è il prossimo capitolo della serie di sparatutto targata Activision, un ritorno che i fan attendono a braccia aperte, anche a fronte di alcune novità realmente interessanti.
Il franchise di COD (che trovate su Amazon) non ha infatti bisogno di presentazioni, visto che anno dopo anno continua a macinare consensi.
Solo pochi giorni fa abbiamo provato la beta di Modern Warfare 2 in Early Access, spiegandovi che «questa prima prova ci ha lasciato decisamente una buona impressione. Infinity Ward ha deciso (giustamente) di ripartire dalle ottime basi costruite col capitolo del 2019, senza apportare grandi rivoluzioni.»
Ora, però, come riportato anche da VG247, sembra proprio che tra gli operatori di Call of Duty Modern Warfare 2 potrebbero esserci anche calciatori famosi come Messi e Neymar.
Secondo a un report pubblicato dal sempre affidabile Tom Henderson sulle pagine di Insider Gaming, dopo il lancio di Modern Warfare 2 potrebbero infatti arrivare diversi calciatori famosi nel ruolo di operatori aggiuntivi, acquistabili via DLC.
Una lista dei giocatori che dovrebbero arrivare su Call of Duty è stata pubblicata inizialmente da TheGostOfHope, la quale è davvero molto plausibile.
La trovate elencata poco sotto, nome per nome (non è da escludere che il crossover possa prendere il via in occasione della Coppa del Mondo FIFA Qatar 2022):
- Aksel
- Connor
- Klaus
- Luna
- Messi
- Neymar
- Pogba
- Roze
- Reyes
- Gromsco
Di certo, mandare in guerra le star del calcio in Call of Duty Modern Warfare 2 può risultare una scelta alquanto strana, sebbene la saga di COD ci ha spesso abituati a crossover davvero surreali (basti pensare a quelli tra Godzilla e Attack on Titan).
Restando in tema di sparatutto in soggettiva, sembra proprio che il sequel dello storico Black era davvero nei piani, con sommo rammarico da parte dei fan storici del capitolo originale.
Ma non solo: da quello che sappiamo, il nuovo capitolo di Call of Duty in arrivo tra due anni potrebbe essere ambientato nel periodo della Guerra in Iraq negli anni 2000.