Un brevetto di Sony pescato dal portale GearNuke sembra suggerire l’implementazione della retrocompatibilità su PS5.
Mentre la console non viene mai nominata direttamente, il brevetto parla di “legacy software”, ovvero giochi di generazioni precedenti, e di “asset rimasterizzati” aggiunti “al volo” alla presentazione di ciascun titolo.
Il sistema brevettato sarebbe in grado di identificare le specifiche parti del gioco e di sostituirle quindi rapidamente con texture e altri materiali ritoccati per girare al meglio su una nuova piattaforma, ad una risoluzione più elevata in base allo schermo adottato.
Una tecnica che a ben vedere non è presente su PlayStation 4 e dunque rappresenterebbe un notevole elemento di novità per una futura console.
Non è ancora chiaro quando avrà il via l’ancora fantomatica next-gen ma da più parti si ritiene che l’anno giusto potrebbe essere il 2020.