Borderlands 3 - Per la prima volta oltre i confini del mondo
A tu per tu con il nuovo capitolo della serie looter shooter di Gearbox, Borderlands 3
Advertisement
a cura di Matteo Bussani
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Gearbox Software
- Produttore: 2K
- Distributore: Take-Two Interactive
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , PS5 , XSX , SWITCH
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 13 settembre 2019 (PC, PS4, XONE), 12 novembre 2020 (XSX, PS5), 6 ottobre 2023 (Switch)
Oltre i confini d’Europa, in una Los Angeles per l’occasione sorprendentemente nuvolosa, abbiamo mosso i nostri primi passi in Borderlands 3. Il titolo, recentemente annunciato al pubblico, si è infatti mostrato per la prima volta con un vero gameplay e abbiamo così avuto modo di provarlo.
La prova vera e propria è stata anticipata da una corposa presentazione che ci ha ha voluto introdurre ai contenuti della demo e del gioco in generale oltre a farci sentire la dedizione al progetto della software house stessa, interamente presente all’evento con tutti i suoi dipendenti. A fronte delle dimensioni di questo reveal è chiaro che in questo attesissimo terzo capitolo credano tutti, da Gearbox al publisher e ora, possiamo finalmente dirlo, anche noi.
Che le prospettive di un gran titolo fossero nell’aria non c’era alcun dubbio, ma il passo aggiuntivo di questa maggiore consapevolezza delle potenzialità di Borderlands 3 ci apre le porte a un altro settembre di sostanza. Il gioco infatti uscirà il 13 settembre per PC, Xbox One e PS4.
Crimson Raider, a me!
Borderlands 3 è il punto di arrivo di un corso iniziato parecchi anni fa dalla software house texana. La serie ha aperto le porte ai cosiddetti looter shooter ibridando lo sparatutto al loot forsennato, condendo il tutto con un irriverente black humour mai scontato. Alla fine del secondo capitolo eravamo rimasti con la previsione di un futuro che avrebbe aperto le porte dello spazio, e così è stato. Sotto la guida di Lilith, i Crimson Raiders hanno scoperto che esistono Vault sparsi per l’Universo e sono decisi a impedire che altri possano utilizzarli a proprio favore. Questo è il nostro primo incarico nei panni dei protagonisti di Borderlands 3, nella demo a scelta fra Amara e Zane. Il gruppo più temuto è quello dei Children of the Vault guidato dai Calypso Twins, Troy e Tyreen, che stanno tramando qualcosa di grosso che dovremo cercare di scoprire. Tyreen svelerà di avere il potere di risucchiare la vita delle persone, diventando così sempre più forte, e annunciandosi fin da subito come una temutissima minaccia.
In quello che è a tutti gli effetti il tutorial di gioco, facciamo la conoscenza dell’ormai immancabile ClapTrap, linea comica della serie fin dagli albori, che ci condurrà nei nostri primi, o ulteriori, passi su Pandora. Borderlands 3, difatti, secondo quanto raccontatoci da Randy Varnell, è un gioco che può essere affrontato da tutti indipendentemente se si sia avvezzi o meno alla serie, con gli esperti che saranno avvantaggiati dai moltissimi richiami e dalle infinite citazioni.
Pur solo come piccola parentesi, la fase iniziale ci mette a conoscenza della distruttibilità progressiva delle coperture, e della modalità alternativa dell’utilizzo delle armi. Una semplice pistola può avere come modalità secondaria il lancia razzi, oppure colpi elementali di elementi differenti oppure semplicemente una diversa esecuzione delle raffiche di fuoco.
Insieme alla presenza di ben tre armi per loadout, si possono arrivare ad avere fino a 6 diverse modalità di fuoco, un numero non indifferente che apre a una miriade di tipi di ingaggio alternativi. Anche perché il numero delle armi sarà ancora più alto che in passato. Le armi Tediore, per esempio, oltre ad esplodere una volta lanciate dopo la ricarica, hanno anche abilità particolari qualora le si lanci sul suolo, diventando torrette o tirando fuori zampe metalliche e saltando sullo sventurato nemico.
Tantissimo da (ri)scoprire in Borderlands 3
Nella fase immediatamente successiva facciamo i conti con la forte interazione tra azione e ambiente, con barilotti elementali sparsi per la zona e tubi contenenti sostanze radioattive potenzialmente letali. La radioattività è il nuovo elemento introdotto in questo capitolo. Sfruttare al massimo ciò che la mappa offre è d’obbligo per fare il massimo danno senza dover ricorrere a tutti i proiettili.
Sorprende anche vedere subito il primo boss, che a detta di GearBox è solo il primo di innumerevoli altri. Borderlands 3 sarà dunque il capitolo con più boss di tutta la serie, e considerati gli abbondanti numeri di partenza, possiamo aspettarcene davvero parecchi. Il suo nome è Shiv e giusto per darvi un’idea dell’inizio in grande stile è uno psycho con un braccio enorme e l’altro minuscolo.
Chiusa la pratica, proseguiamo attraverso un’altra sezione in modalità coop. La cooperativa rimane uno dei punti focali dell’esperienza di Borderlands e, per renderla ancora più affascinante oltre alla storia nella sua modalità classica è stata introdotta quella “Loot instances”, che lascia il loot disponibile a entrambi i giocatori, del rispettivo livello e mantiene univoco il rapporto di forza tra giocatori e nemici. Il meccanismo trasforma le partite omogeneizzando nella pratica il livello dei giocatori così che possano affrontare insieme determinate sezioni di gioco, senza che uno sia effettivamente inferiore o superiore all’altro, e senza la piaga dei loot ninja a rovinare la partita.
Pandora? Solo l’inizio
Questo però è solo l’inizio perché ci sono personalmente due aspetti che cambiano le carte in tavola e di cui ancora non abbiamo trattato. Come anticipato dalla narrativa, gran parte del fulcro di questo terzo capitolo è incentrato sul viaggio nello spazio alla ricerca dei Vault, e perciò Pandora non è più l’unico pianeta visitabile. Sanctuary, l’hub principale, alla sua terza generazione è diventata una nave spaziale e ci accompagnerà di pianeta in pianeta. Ce ne sono stati mostrati accenni in un breve video riassuntivo. Sanctuary III mantiene tutta l’anima da sopravvissuti di Borderlands in un nuovo formato che rievoca la giusta atmosfera da Space Odyssey decadente. Con la visuale dalla sala dei comandi che ci apre le porte della visione dei nuovi pianeti: compreso quello che è stato anche il soggetto della nostra prova: Prometea. Forse legandosi anche alla tradizione del nome, Prometea è un pianeta altamente urbanizzato, con un’ambientazione decadente ma futuristica in cui il gruppo militare dei Maliwani ha messo sotto scacco Atlas, l’associazione che deteneva il potere. Il protagonista viene chiamato a risolvere la situazione accompagnato da personaggi locali e da una nostra vecchia conoscenza, il buon vecchio Zero. Il setting è solo un assaggio di quello che Borderlands 3 offrirà all’utente dato che di pianeti ne vedremo molti altri.
La presenza di NPC che ci accompagnano nel corso dell’avventura non è limitata al semplice supporto al danno, perché in Borderlands 3 i personaggi non giocabili ha la capacità di rianimarci, così come noi quella di rianimare loro, dando una chance in più di rivivere in situazioni dove oramai i nemici sono andati ad esaurirsi. Ricordo infatti che nel gioco una volta morti, si può tornare in vita uccidendo a nostra volta un nemico e questa meccanica non andrà a perdersi proprio qui.
Un mare di abilità per Amara e Zane in Borderlands 3
Passando al secondo elemento, Borderlands 3 vanta una crescita del personaggio ulteriormente approfondita. Oltre al loot, ad ogni classe viene dedicato un massimo di due comandi per le cosiddette “action skill”. Queste si sbloccano con i punti ottenuti salendo di livello. Ce ne sono tre specializzanti per classe, con i relativi alberi di potenziamento. All’interno di quest’albero si possono trovare anche le augmentation che migliorano le caratteristiche di una action skill. La personalizzazione, già estetica, si ramifica anche a livello di classe stessa, o meglio sottoclasse e supera a suo modo quella dei precedenti episodi.
Per Amara le abilità sono Phosecast, PhoseGrasp, PhoseSlam. Mentre per. Zane invece SNTNL, Barrueres e . Amara passa dall’assere una vera e propria macchina da guerra, a una combattente più tranquilla ma arricchita da una rigenerazione della vita costante. Zane dal canto suo, potendo fare uso di ben due action skill è molto più versatile. Si potrebbe anche scegliere di sviluppare un solo ramo di abilità con il sottoscritto, ma vorrebbe dire sprecare in parte il potenziale dell’eroe.
Abbiamo avuto modo di vivere la stesso demo di Borderlands 3 ambientata su Prometeo con questi due personaggi e fin da subito possiamo dirvi la grande differenza nello stile di gioco tra l’uno e l’altro,o anche tra uno zane a 1 o 2 action skill.
L’esperienza generale è comunque molto vicina a quella dei precedenti capitoli, con uno shooting più rapido e fluido, con la modalità di fuoco alternativa che dà adito a una maggiore strategia degli scontri, a partire da forze e debolezze. Non ci si ferma mai davanti a nemici “bullet sponge”, come talvolta capita in tanti altri tentativi di ibridare il genere GDR con quello degli sparatutto.
L’avanzamento in Borderlands 3 è sostanzialmente lineare da un obiettivo missione all’altro, senza grossi stravolgimenti. Piuttosto che spazi immensi, Immaginatevi di avere a che a fare con più Pandora, caratterizzate diversamente, con nemici differenti e propri NPC. A ciò si aggiungono anche dei veicoli specifici tipici di ciascun mondo. Nel caso di Prometea, il veicolo tipico era una wheel bike, una specie di monociclo esterno con mitraglie ai lati e una velocità sostenuta, che ci è stata messa a disposizione nel garage dopo le prime battute. Rimane la personalizzazione dei veicoli, ma non aspettatevi grosse rivoluzioni, sperate piuttosto in un numero di veicoli molto più ampio e ciascuno a suo modo differente. Nel video riassuntivo di cui sopra, non mancheranno all’appello anche dei mecha da comandare, per darvi un’idea generale della mole di contenuti pensata per questo capitolo.
A livello tecnico, la build di Borderlands 3 girava su di un imponente PC basato su componentistica AMD, Ryzen 2700X e Radeon VEGA 64. Non conosciamo l’esatta risoluzione, ma il gioco filava via liscio con un ottimo dettaglio, compatibilmente con lo stato di polishing molto arretrato della build. Tra l’altro sembrerebbe proprio che il gioco sia praticamente finito, dalle parole dei ragazzi di Gearbox, ma che ancora manchi del grande lavoro di rifinitura che porterà alla auspicata versione definitiva.
Abbiamo trovato bug e alcuni colleghi anche dei crash, ma considerato lo stato dei lavori, ci sarebbe sembrato più sospetto il contrario.
+ Tante novità, ma senza stravolgere nulla
+ Più pianeti da esplorare e setting completamente diversi da Pandora
Borderlands 3 si è materializzato tra le nostre mani in questa primissima prova del gioco. Se i confini del mondo finora erano stati quelli di Pandora, ora l’unico limite sembra sempre più la creatività di Gearbox. Il terzo capitolo della serie mantiene intatti tutti i cardini che lo hanno reso famoso, a partire dalla sua verve irriverente fino al suo shooting class-based di sostanza, ma sembra voler fare passi avanti su tutti i fronti. L’attesa per Borderlands 3 è dunque iniziata, l’appuntamento è ora per gli aggiornamenti che arriveranno in attesa dell’uscita, fissata su PC, PS4 e Xbox One il 13 settembre 2019.
Le Migliori Offerte per Borderlands 3
Voto Recensione di Borderlands 3 - Recensione
Commento
Advertisement