La recente crisi americana, scaturita dalla morte di George Floyd – ucciso durante l’arresto da un poliziotto della città di Minneapolis, lo scorso 25 maggio – è stata una vera e propria piaga inaspettata, in un momento storico già funestato dalla pandemia dovuta al coronavirus.
Un gran numero di città americane è stato infatti messo a ferro e fuoco da proteste e manifestazioni violente, nonostante l’evento abbia smosso il Black Lives Matter, un movimento attivista impegnato nella lotta contro il razzismo verso le persone di colore.
Anche un gran numero di sviluppatori e case di produzioni del mondo dei videogiochi hanno deciso di appoggiare l’iniziativa, lanciando i loro messaggi di vicinanza alle persone colpite da questa grave problematica.
La redazione di Kotaku ha raggiunto le più importanti major dell’industria, specie dopo i tweet pubblicati in queste ore sui loro profili social:
Sony
— PlayStation (@PlayStation) June 1, 2020
Neil Druckmann, director di The Last of Us Part II, ha reso noto che PlayStation starebbe effettuando donazioni a vari enti contro il razzismo, sebbene la compagnia non lo abbia ancora annunciato pubblicamente (né ha commentato alcunché, circa gli eventi di queste ore).
Microsoft
Xbox stands together with our fans, creators, colleagues, friends, and the entire African American & Black Community against systemic racism and injustice.
We are proud to join with @Microsoft in amplifying Black and African American voices. https://t.co/sHrXqf454y
— Xbox (@Xbox) June 1, 2020
Un portavoce di Microsoft ha rilanciato i commenti fatti dall’amministratore delegato della società e da altri membri del gruppo dirigente su LinkedIn, così come è stata ricordata l’iniziativa di Microsoft per la riforma della giustizia penale (avviata nel 2014).
Nintendo
— Nintendo of America (@NintendoAmerica) June 3, 2020
Nintendo, ad eccezione del tweet che trovate poco sopra, non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale.
Epic Games
La compagnia non ha rilasciato alcuna dichiarazione né ha risposto alla richiesta con alcun commento ufficiale.
Valve
Neanche il colosso di Gabe Newell ha lasciato trapelare alcuna dichiarazione ufficiale sulla questione.
Electronic Arts
https://t.co/4gTbBEHvnR pic.twitter.com/PUgGeUriMX
— Electronic Arts (@EA) June 3, 2020
Oltre a vari incontri con i dipendenti del Black Electronics Arts Team per «discutere il percorso come individui, come società e come comunità che lavora per il cambiamento», EA ha anche annunciato che contribuirà con 1 milione di dollari donati a organizzazioni come Equal Justice Initiative e il NAACP Legal Defense & Educational Fund.
Si è anche deciso di dedicare un giorno al volontariato, una vacanza aziendale il 19 giugno per progetti di servizio al di fuori dell’azienda e una «community conversation» fissata al 9 giugno tra i componenti l’intera azienda.
EA ha però rifiutato di commentare ulteriormente la vicenda.
Ubisoft
We stand in solidarity with Black team members, players, and the Black community. We are making a $100,000 contribution to the NAACP and Black Lives Matter and encourage those who are able to, to donate. #BlackLivesMatter pic.twitter.com/KpHZCF6VWx
— Ubisoft (@Ubisoft) June 2, 2020
Pur senza commentare i recenti accadimenti, Ubisoft ha donato 100mila dollari al NAACP e all’associazione di Black Lives Matter.
Take-Two
La compagnia non ha rilasciato alcun commento ufficiale.
Activision-Blizzard
— Activision Blizzard (@ATVI_AB) June 1, 2020
Nessun commento aggiuntivo, oltre al post, da parte di Activision-Blizzard.
Square Enix
#BlackLivesMatter (1/2) pic.twitter.com/luAbZQWmuQ
— Square Enix (@SquareEnix) June 2, 2020
Square Enix ha annunciato che donerà 250mila dollari, oltre a donazioni dei dipendenti a Black Lives Matter e ad altri enti di beneficenza.
La compagnia non ha risposto subito alla richiesta di commento.
Riot Games
— Riot Games (@riotgames) May 31, 2020
Riot Games ha annunciato che avrebbe aiutato le organizzazioni a concentrarsi sulla riforma della giustizia penale a livello nazionale, affrontando i pregiudizi razziali e costruendo attività di proprietà dei neri, attraverso il suo attuale fondo di impatto sociale.
La compagnia non ha però risposto alla richiesta di un commento.
Warner Bros. Games
“Somebody has to stand when others are sitting. Somebody has to speak when others are quiet.” – Bryan Stevenson
We stand with our Black colleagues, talent, storytellers and fans – and all affected by senseless violence. Your voices matter, your messages matter. #BlackLivesMatter
— Warner Bros. (@warnerbros) May 31, 2020
La compagnia non ha rilasciato alcun commento.
Rockstar Games
Il colosso non ha rilasciato nessun commento ufficiale.
Bungie
Black Lives Matterhttps://t.co/36o17Q3xTjhttps://t.co/fn1eLg5p64https://t.co/VHCaNWEgaIhttps://t.co/sw4IIMHBCThttps://t.co/X1AFf0uUK5 pic.twitter.com/d7G36mcjWU
— Bungie (@Bungie) June 1, 2020
Bungie ha annunciato che fornirà vari contributi finanziari e abbinerà le donazioni dei dipendenti ai gruppi blacklivesmatter.com, mostrandoupforracialjustice.org, antiracismcenter.com, eji.org e colorlines.com.
La compagnia non ha risposto a una richiesta di commento.
Bethesda
#BlackLivesMatter pic.twitter.com/Hg1VIdEqmi
— Bethesda (@bethesda) June 1, 2020
Bethesda non ha rilasciato alcun commento.
Capcom
Black Lives Matter. pic.twitter.com/Oq2q8GsaD7
— Capcom USA (@CapcomUSA_) June 3, 2020
Nessun commento da parte del colosso giapponese.
Niantic, Inc.
We stand with the Black community & against white supremacy, racism, & police brutality & condemn the killings of George Floyd, Ahmaud Arbery, Breonna Taylor, Tony McDade, Nina Pop & countless others. Here's how we’re committing to change #BlackLivesMatter https://t.co/jfYGinhl2e pic.twitter.com/Y0P3f1E2PQ
— Niantic, Inc. (@NianticLabs) June 3, 2020
Niantic, creatore di Pokémon GO, ha annunciato oggi una serie di iniziative dopo aver twittato la sua condanna per l’evento di Minneapolis.
Lo sviluppatore darà un minimo di 5 milioni di dollari dalla vendita dei biglietti del Pokémon Go Fest 2020 per finanziare progetti di black gaming e sviluppatori di realtà aumentata sulla piattaforma Niantic.
L’altra metà andrà verso organizzazioni non profit, oltre a 100mila dollari al Marsha P. Johnson Institute, dedicato alla protezione dei diritti delle persone di colore, oltre ad abbinare i contributi dei dipendenti fino a 50mila dollari.
Fonte: Kotaku