Mark Darrah, producer di Anthem
e del precedente Mass Effect Andromeda, non ha voluto nascondersi sulle polemiche scatenate dal secondo: secondo lui, infatti, non bisogna girare troppo intorno al fatto che il gioco sia uscito con grossi difetti. Ma anche la finestra di lancio ne avrebbe penalizzato pesantemente il successo.Darrah parla specificamente di «gioco profondamente afflitto da difetti, soprattutto all’uscita»
, ma punta anche il dito contro il periodo scelto dal publisher per il lancio, che ha ulteriormente penalizzato Andromeda: «il fronte delle recensioni era affollato. Nier Automata, NiOh, Horizon: Zero Dawn e The Legend of Zelda: Breath of the Wild sono tutti usciti nella stessa finestra di lancio di Andromeda. E ciascuno di loro fa qualcosa meglio di Andromeda, che aveva dei difetti. Per questo motivo, anche dei sistemi di gioco che erano abbastanza ben fatti vengono passati al setaccio rispetto ad altri che erano superiori. Significa che una finestra di lancio diversa avrebbe fatto passare la media voto da 72 a 90? Assolutamente no. Quel 72 sarebbe diventato un 77 o 78? Forse» ha ragionato Darrah. «Questo ha avuto un’influenza sulla vendite? In alcuni casi sì. Ad oggi il passaparola conta davvero tantissimo.»
Nessuna volontà di sabotare il successo di Andromeda da parte degli altri publisher, ovviamente. Darrah conclude la sua riflessione affidata ai social spiegando che queste sono normali dinamiche dell’industria, dove non hai controllo del periodo di uscita del tuo gioco e devi produrlo nei tempi stabiliti: «è tutto qua, questa è la natura dell’industria. Non hai il pieno controllo del periodo di lancio o di quello che faranno gli altri. Ad esempio, Dragon Age: Inquisition si è avvantaggiato del fatto che il 2014 sia stato un anno difficile per i videogiochi. Tu puoi semplicemente lanciare il miglior gioco che riesci. Mass Effect Andromeda aveva un sacco di problemi ed è stato praticamente doppiato da giochi che erano genuinamente migliori.»Vale la pena ricordare che Darrah non è il primo che non è felice della finestra di lancio del suo gioco sotto EA: in precedenza, anche Titanfall 2 aveva subito un vero e proprio oscuramento a causa del lancio ravvicinato con Call of Duty: Infinite Warfare e Battlefield 1 (della stessa EA), che ne avevano fagocitato la visibilità. Anche in quell’occasione, gli sviluppatori espressero tutto il loro rammarico. EA, tutta via, aveva dichiarato di essere interessata alle vendite di Titanfall 2 nel lungo corso, e non semplicemente al lancio.
Come vi sembra la posizione di Darrah su Andromeda? Siete tra coloro che hanno stroncato il gioco?
Nessuna volontà di sabotare il successo di Andromeda da parte degli altri publisher, ovviamente. Darrah conclude la sua riflessione affidata ai social spiegando che queste sono normali dinamiche dell’industria, dove non hai controllo del periodo di uscita del tuo gioco e devi produrlo nei tempi stabiliti: «è tutto qua, questa è la natura dell’industria. Non hai il pieno controllo del periodo di lancio o di quello che faranno gli altri. Ad esempio, Dragon Age: Inquisition si è avvantaggiato del fatto che il 2014 sia stato un anno difficile per i videogiochi. Tu puoi semplicemente lanciare il miglior gioco che riesci. Mass Effect Andromeda aveva un sacco di problemi ed è stato praticamente doppiato da giochi che erano genuinamente migliori.»Vale la pena ricordare che Darrah non è il primo che non è felice della finestra di lancio del suo gioco sotto EA: in precedenza, anche Titanfall 2 aveva subito un vero e proprio oscuramento a causa del lancio ravvicinato con Call of Duty: Infinite Warfare e Battlefield 1 (della stessa EA), che ne avevano fagocitato la visibilità. Anche in quell’occasione, gli sviluppatori espressero tutto il loro rammarico. EA, tutta via, aveva dichiarato di essere interessata alle vendite di Titanfall 2 nel lungo corso, e non semplicemente al lancio. Come vi sembra la posizione di Darrah su Andromeda? Siete tra coloro che hanno stroncato il gioco?