Immagine di Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon | Provato – Le origini (fiabesche) di un mito
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Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon | Provato – Le origini (fiabesche) di un mito

L'iconica strega di PlatinumGames sta tornando con una nuova tenerissima avventura: abbiamo provato le prime ore di Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon, il prequel della saga.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon
Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon
  • Sviluppatore: PlatinumGames
  • Produttore: Nintendo
  • Distributore: Nintendo
  • Piattaforme: SWITCH
  • Generi: Action Adventure
  • Data di uscita: 17 marzo 2023

La trilogia di Bayonetta non è stata pensata per i giocatori occasionali o per gli ambienti familiari e non a caso si tratta di uno dei franchise più adulti prodotti da Nintendo negli ultimi anni, pronto a mettere alla prova tutti i giocatori alla ricerca di una sfida, con una protagonista sicura di sé e pronta a dare battaglia con tutto il fascino che la contraddistingue.

Quando durante gli ultimi The Game Awards 2022 PlatinumGames e Nintendo hanno deciso di annunciare Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon, più di un fan è dunque inevitabilmente rimasto incuriosito e anche incredulo: la saga action sembrava infatti decisamente lontana dal poter essere adattata a un contesto che potesse avvicinare anche i giocatori più giovani e inesperti, meglio ancora se addirittura in compagnia.

E se perfino lo stesso Hideki Kamiya è arrivato ad ammettere che molti dei loro fan sono stati «colti alla sprovvista», vuol dire che l'effetto sorpresa voluto da PlatinumGames e Nintendo è evidentemente riuscito: Bayonetta Origins sarà un tenerissimo prequel che ci mostrerà la prima grande avventura della strana coppia Cereza e Cheshire, colui che diventerà il suo primo demone.

Abbiamo avuto la possibilità di provare in anteprima i primi capitoli di questa nuova esclusiva Switch: scopriamo dunque insieme che cosa potranno aspettarsi i fan storici — e i giocatori alle prime armi — in questa produzione fiabesca.

Diventerò una vera strega!

Come accennavamo in apertura, chi si aspetta un titolo che possa essere anche solo somigliante all'ultimo capitolo realizzato da PlatinumGames, dovrà abbandonare immediatamente ogni preconcetto: in questa storia non troverete combo stilose o scene d'azione spettacolari, ma un'avventura con sezioni puzzle e battaglie semplificate in cui i due protagonisti dovranno scoprire come uscire da una foresta magica in cui abitano delle perfide fate.

Cereza è infatti ancora una ragazza alle prime armi che non è riuscita a prendere il pieno controllo della sua magia: solo grazie a un braccialetto magico affidatole dalla sua istruttrice è in grado di incanalare abbastanza potere da evocare un demone – che, data la sua scarsa esperienza con la magia, decide di appropriarsi della sua adorata bambola di pezza Cheshire.

Cereza decide dunque di chiamare questo demone proprio Cheshire, chiedendogli di aiutarla a uscire da una foresta in cui non sarebbe mai dovuta entrare: da qui inizia la storia di questo improbabile duo, con il demone desideroso di tornare all'Inferno quanto prima e la nostra eroina che vuole diventare una vera strega il prima possibile per salvare la sua adorata madre.

La trama di Bayonetta Origins (potete prenotarlo su Amazon) viene raccontata come fosse un libro delle favole: non solo la direzione artistica richiama molto i racconti da narrare ai più piccoli, ma anche le cut-scene somigliano alle pagine di un tomo appena sfogliato. Inoltre, a volte, la narratrice darà perfino voce ai pensieri del demone Cheshire proprio come farebbe una madre per descrivere personaggi scontrosi.

Quest'atmosfera familiare si riflette, con senso, anche in un gameplay particolarmente semplice e non impegnativo: durante la nostra prova abbiamo infatti notato che nessuno scontro si è rivelato difficile, né abbiamo mai visto alcuna traccia di un Game Over.

Inoltre, le meccaniche sono facili, intuitive e studiate per essere apprese al meglio da tutti, anche da chi non ha mai realmente impugnato un controller prima d'ora: un aspetto che potrebbe forse scontentare i puristi della serie, ma — va detto — questo capitolo non è stato realizzato esclusivamente per loro e ciò non è mai stato nascosto dal team di sviluppo.

Resta comunque il fatto che la nostra prova si è limitata solo ai primi passi del racconto ed è possibile che nei capitoli successivi possa aumentare anche il livello di sfida, anche se prevediamo che resterà tarato notevolmente verso il basso.

La chiara intenzione di Nintendo e PlatinumGames è infatti quella di utilizzare un volto conosciuto come Bayonetta per avvicinare i giocatori più inesperti a determinate meccaniche tipiche del genere, come gli upgrade dei personaggi, la risoluzione di enigmi e la combinazione di attacchi nelle battaglie.

Ad esempio, l'unica vera mossa che può eseguire Cereza in battaglia è bloccare temporaneamente i nemici: questo può offrire a Cheshire un'ottima opportunità per lanciarsi addosso ai nemici con attacchi ancora più devastanti, soprattutto dopo aver sbloccato un potenziamento apposito.

E anche negli upgrade sbloccabili fino a quel momento non abbiamo notato particolari variazioni del tema: del resto, come già evidenziato abbondantemente anche nella storia, tocca al nostro demone fare il lavoro sporco.

Durante il prosieguo della storia sarà poi possibile accedere a diversi potenziamenti speciali — che non vi spoilereremo in questa sede — che ci consentiranno anche di avere gradualmente accesso a ulteriori meccaniche di gioco, rendendo le battaglie sempre più profonde: un processo lento e graduale che mira a consentire ai giocatori di prendere gradualmente la mano con tutto ciò che il gameplay ha da offrire.

E se comunque alcune meccaniche risultassero essere ostiche o poco intuitive, al termine di ogni tutorial Bayonetta Origins proporrà agli utenti la possibilità di selezionare un'opzione semplificata, attivabile comunque in qualunque momento direttamente dal menù: l'accessibilità è sicuramente uno degli aspetti su cui PlatinumGames ha lavorato maggiormente, e questo non potrà che rendere felici tutti i giocatori con scarsa esperienza.

In ogni caso, approfondiremo ulteriormente tale aspetto in sede di recensione, scoprendo se nelle ore finali potrà esserci qualcosa in grado di soddisfare anche i fan "hardcore" del franchise.

Un improbabile duo magico

Avevamo accennato in apertura che questo gioco guarda anche a un contesto familiare e ciò è stato reso particolarmente evidente nell'originale sistema di controllo: con il Joy-con sinistro — o con il lato sinistro del vostro pad — controllerete infatti le azioni di Cereza, mentre il lato destro servirà a controllare Cheshire, richiedendo la massima collaborazione tra i due protagonisti.

Se giocherete da soli, questo sistema di controllo potrebbe richiedere un po' di tempo per abituarsi, soprattutto durante le battaglie: tenere Cereza lontana dai guai e utilizzare allo stesso tempo Cheshire per gli attacchi potrebbe non risultare sempre un'operazione così immediata, pur tenendo conto della semplicità degli scontri.

Viceversa, in compagnia di un partner potrebbe rivelarsi un'avventura particolarmente memorabile e avvincente, soprattutto durante la risoluzione di alcuni enigmi.

Non sarà però obbligatorio che entrambi debbano attraversare la vasta mappa di gioco: in diverse situazioni, o anche in battaglia per poter ricaricare il potere magico, i giocatori potranno attivare la "Modalità abbraccio" e ritrasformare Cheshire in una bambola di pezza, controllando così solo un personaggio.

Una feature che renderà particolarmente semplici anche le battaglie, considerando che l'unico personaggio in grado di subire dei veri danni è proprio Cereza.

Questa operazione è necessaria per poter utilizzare anche un'abilità specifica del demone, in grado di allungarsi e fungere da trampolino per la giovane strega; ad esempio, potremo anche lanciarlo sopra una rupe particolarmente elevata, consentendogli così di trovare un passaggio per permettere a Cereza di proseguire.

La collaborazione tra i due improbabili eroi sarà fondamentale per riuscire a fuggire da questa foresta incantata: i due dovranno essere sempre molto vicini e non potranno allontanarsi eccessivamente l'uno dall'altra, dato che Cheshire non può sopravvivere senza avere accesso al potere magico di Cereza.

Chi ha giocato ai precedenti capitoli di Bayonetta non potrà infatti non rimanere colpito da una tenera e ingenua giovanissima versione di Cereza, che ben si distacca dall'eroina senza paura che abbiamo imparato ad amare nella trilogia principale.

In ogni caso, pur essendo un titolo chiaramente dedicato ai fan alle prime armi, la produzione permette di approfondire anche la storia dell'intera saga, con qualche riferimento in particolare al terzo capitolo: non è un caso infatti che sia Cheshire a farci compagnia, così come la scelta delle fate come nostro avversario.

Difficile sapere con certezza come si evolverà il tutto e se le novità nella fase successiva del gioco riusciranno ad ampliare ulteriormente le meccaniche di gioco, ma la sensazione che abbiamo avuto nei nostri primi attimi è che si tratti di un'avventura adorabile e divertente, da gustarsi fino in fondo.

Continueremo il nostro viaggio con Cereza e Cheshire anche nelle prossime giornate, approfondendo ulteriormente il gameplay e nutrendo fino in fondo la grande curiosità di scoprire come finiranno le vicende della nostra protagonista. Rimanete sintonizzati, quindi, per scoprire di più.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • La giovane Cereza è davvero adorabile

  • Le meccaniche sono accessibili per tutti i giocatori...

  • Lo stile grafico fiabesco è azzeccato e ricorda un libro di racconti per bambini

Contro

  • La difficoltà è praticamente inesistente

  • ...ma controllare due personaggi in contemporanea potrebbe richiedere un po' di pratica

Commento

L'intento di Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon è quello di realizzare un'avventura adatta a tutti e ben lontana dal gameplay a cui ci ha abituato la trilogia principale, approfondendo la storia dell'iconica strega di PlatinumGames sotto forma di un racconto per bambini. Una formula particolarmente interessante e votata all'accessibilità, che potrebbe però scontentare i fan storici a causa di una difficoltà quasi nulla durante le battaglie. L'idea di approfondire la storia della saga con un'opera adorabile e dedicata anche ai fan più piccoli e inesperti è sicuramente molto affascinante – e dobbiamo constatare fin da queste prime fasi che, grazie a un gameplay divertente e immediato, potrebbe rivelarsi un'altra piccola perla del catalogo di Nintendo Switch.
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