Batman, il soft reboot e il mistero Rocksteady: è la volta buona? - Speciale
I nuovi rumor parlano di un universo DC condiviso tra Warner Bros. Montreal, Rocksteady... e un gioco di Superman
a cura di Paolo Sirio
Con Batman Arkham Knight risalente ormai alla metà del 2015, è comprensibile che la fame degli appassionati del Cavaliere Oscuro sia sempre più difficile da controllare. Ad acuire la sensazione che sia passata una vita da allora c’è un numero di rumor, teaser e retromarce esponenziale, forse senza precedenti nella storia recente del gaming, che abbiamo pensato bene di ripercorrere in uno speciale.
La situazione è tutto fuorché definita, specialmente se parliamo di Rocksteady, ma pare che prossimamente lo studio gemello Warner Bros. Montreal possa riservarci delle sorprese lato Batman; questo lo indicano sia alcuni dei teaser di cui sopra, sia un’indiscrezione abbastanza credibile e coerente con le voci precedenti che parlano di un soft reboot della serie.
La trafila dei rumor
Quando una serie tanto amata è assente tanto a lungo dalle scene videoludiche, è normale che la rete impazzisca tra richieste più che legittime di novità e qualche buontempone, o poco bene informato, vi spiattelli particolari o presunti tali su possibili nuove uscite. Batman Arkham, e il sempre misterioso studio Rocksteady che ha creato il franchise, si è prestato bene ad entrambe le cose.
La saga, ricorderete, è mandata avanti da due team di sviluppo differenti dal 2013, anno in cui Warner Bros. Interactive Entertainment Montreal (fondata nel 2010), per questioni di brevità Warner Bros. Montreal d’ora in avanti, ha sfornato Batman Arkham Origins per permettere allo sviluppatore principale di lavorare con la tranquillità necessaria al progetto Arkham Knight, che avrebbe chiuso la sua trilogia.
A quanto pare, Rocksteady si sarebbe smarcata da allora dalla saga del Cavaliere Oscuro – ne parleremo più avanti -, mentre a Montreal si starebbe pensando a modi per fare continuare le avventure di Batman. Quando diciamo “si starebbe pensando a modi” intendiamo che le cose, abbastanza palesemente, non sarebbero andate per il verso giusto, e che diversi cantieri sarebbero stati aperti e chiusi prima che dessero frutti tangibili.
Ad agosto 2019 siamo venuti a conoscenza di un progetto cancellato relativo ad un nuovo capitolo di Batman Arkham realizzato da Warner Bros. Montreal, che avrebbe avuto come protagonista Damian Wayne, il figlio di un vecchio Bruce Wayne che, pur avvistato nella storia, avrebbe appeso il costume da pipistrello al chiodo per lasciare spazio ad una nuova leva per la protezione di Gothama City.
In termini di gameplay, il titolo sarebbe stato un action adventure open world similmente ai predecessori ma, per volere della casa madre che vorrebbe vederlo come base di tutte le proprie produzioni, avrebbe utilizzato il Nemesis System realizzato da Monolith per L’Ombra di Mordor e L’Ombra della Guerra.
Il gioco avrebbe inoltre avuto una schiera di villain di tutto rispetto, attingendo a piene mani all’immenso bagaglio di figure proposto da DC Comics: ci sarebbe stato un Due Facce invecchiato e che sarebbe stato noto come Il Giudice, una Poison Ivy nuova e diversa sotto il profilo stilistico da quella vista nella trilogia originale, una Black Mask in versione femminile, Pinguino, Gorilla Grodd e Flamingo.
Check out these images from the cancelled DC Batman Arkham game starring Damian Wayne. This game was most likely a Batman Arkham Knight sequel, but we cannot know for sure. Those of you that have followed the channel for a while recall me describing some of these. pic.twitter.com/mUQ6TXbUmq
— Coby — SLCMOF (@slcmof) August 13, 2019
Project Sabbath, questa la denominazione provvisoria del capitolo, è stato il progetto su cui la software house canadese era stata dirottata dopo aver lavorato per ben due anni ad un gioco sulla Suicide Squad, anch’esso cancellato come fu riportato a fine 2016 da Kotaku. Il titolo era stato anticipato da scene post credit di Batman Arkham Origins e Batman Arkham Origins Blackgate, ma ciò non impedì alla situazione di precipitare fino ad arrivare ad una chiusura anzitempo dei lavori.
Un anno prima avevano lasciato lo studio head Martin Carrier (rimpiazzato alla fine di novembre 2016 da Stéphane Roy, produttore esecutivo di Deus Ex Mankind Divided di Eidos Montreal) e il produttore esecutivo Reid Schneider, e probabilmente fu l’arrivo di una nuova leadership a segnare una riorganizzazione interna dei titoli in sviluppo.
La voce di un soft reboot
Da allora, comunque, la gestione del team di Montreal è apparsa più concertata e concentrata su un’unica direzione, presumibilmente grazie all’arrivo di un semaforo verde da parte dei responsabili di Warner Bros. Interactive Entertainment, tant’è vero che sono piovuti teaser (ricordate la tag “Redacted” usata da diversi membri dello sviluppatore?) sui social e i primi particolari credibili in rete; corroborati, quest’ultimi, dall’indiscrezione più recente di un soft reboot dell’intero universo di Batman.
I teaser “ufficiali” dagli account sui social di Warner Bros. Montreal sono stati per la precisione due, e hanno rivelato la tagline “Capture the Knight” che sarà, immaginiamo, adoperata quando la comunicazione e il marketing sul nuovo episodio prenderanno il volo; i post sono stati accompagnati da svariati simboli, tra cui uno che fa riferimento all’arco della Corte dei Gufi, già comparsa nei rumor, e al dipartimento di polizia di Gotham City, le due entità possibilmente interessate a “catturare il Cavaliere” insieme alla Lega degli Assassini.
L’aspetto più sorprendente delle ultime indiscrezioni è il riavvio completo della continuity impostata da Rocksteady: il nuovo gioco darebbe il via ad un nuovo universo completamente slegato dai Batman Arkham che abbiamo esplorato sinora, tant’è vero che non sarebbe neppure più corretto parlare di Batman Arkham Legacy come abbiamo appreso pochi mesi fa, visto che la denominazione sarebbe stata ritoccata insieme alle premesse narrative della serie.
Non sarebbe un tentativo solitario, in ogni caso, ma l’inizio di una nuova saga che partirebbe con il l’action adventure di Warner Bros. Montreal nel corso di questo autunno e proseguirebbe, non troppo tempo dopo, da un “gioco DC next-gen” firmato Rocksteady. Mentre questi due tasselli sono già dati per fissati, la roadmap da lì in poi sarebbe ancora “nebulosa” ma si parla ancora di un titolo di Superman possibilmente in sviluppo, ma non da Rocksteady (e, a questo punto, escluderemmo anche WB Montreal).
Inizialmente, il Batman del team canadese sarebbe stato addirittura previsto per una presentazione a dicembre 2016, il che lascia intendere come tutti i cambiamenti apportati allo studio dopo il lancio di Origins e i ben due progetti cancellati di seguito abbiano avuto un impatto molto serio sulle tempistiche, e come questo nuovo gioco sia stato destinato fin dal primo via libera ad avere una stretta connessione con la generazione di PS4 e Xbox One.
La novità più sostanziosa di questo nuovo prodotto, che ripetiamo uscirebbe per l’autunno, consisterebbe nell’introduzione di una modalità cooperativa e dell’utilizzo della Batfamily come protagonista; non un solo personaggio, dunque, sebbene la narrazione dovrebbe ruotare ancora intorno a Damian Wayne, ma un intero roster di eroi nel quale l’utente potrebbe andare a pescare a piacimento o in relazione ad una determinata situazione ludica.
Nella denominazione di Batfamily tipicamente vengono inquadrati personaggi come Dick Grayson, Tim Drake e Jason Todd (i Robin che si sono susseguiti nel tempo), ma anche Alfred, Lucius Fox e il Commissario Gordon. Ancora, vi figurano Batgirl, Batwing, Batwoman e Catwoman, che forse si presterebbero più agevolmente al tipo di gameplay cui siamo stati abituati in passato da Batman Arkham.
Questo perché, nonostante l’arrivo di un nuovo set di villain e l’implementazione di un numero variabile di protagonisti, il titolo si profilerebbe come soft reboot nell’ottica di stravolgere l’aspetto narrativo ma mantenere la giocabilità che ha di fatto rilanciato i videogiochi incentrati sui supereroi nell’ultimo decennio (incluso Marvel’s Spider-Man, che a Batman Arkham paga un debito di non poco conto da questo punto di vista).
Diverse componenti dalla precedente produzione cancellata dovrebbero essere mantenuti, come ad esempio la Batcycle, la motocicletta utilizzata da Damian Wayne per scorrazzare per le strade di Gotham City; si tratta di una pratica piuttosto comune quando si parla di titoli tripla-A, dal momento che la creazione di questi asset richiede risorse finanziarie ingenti e, nel momento in cui si trovasse qualcosa di affine al progetto chiuso, si tende a ‘prestargliele’ per non sprecarle (era successo con Ragtag e l’open world di Star Wars di EA Vancouver, poi anch’esso cancellato, di recente).
Superman e Rocksteady: cosa succede?
Ben diversa e più aleatoria sarebbe la situazione di un nuovo Superman. Di un gioco con Clark Kent e soci si parla ormai da una vita, ma l’unico dato di fatto è che l’ultimo team ad aver messo mano alla proprietà intellettuale è stato EA Tiburon nel lontano 2006, addirittura in apertura di generazione di Xbox 360 e PS3, per Superman Returns.
La verità è che questa IP, diversamente da un Batman in tempi recenti molto più in salute, ha sofferto nei videogiochi le pene di film; l’instabilità al cinema ha portato WBIE evidentemente a non fidarsi mai abbastanza da finanziare un gioco tripla-A, per quanto, come riferito dalla stessa fonte del soft reboot di Batman Arkham, non siano mancati i tentativi.
Dal 2013 sarebbero stati due i titoli cancellati: uno avrebbe dovuto essere un open world simile a Spider-Man per PS4, con un’enorme Metropolis a disposizione del giocatore e diversi villain del pantheon DC; un altro – tale Superman Unbound – sarebbe invece stato ambientato a Kandor, una città di Krypton simile a Metropolis messa sotto vetro da Brainiac prima dell’esplosione del pianeta. Sarebbe stato meno open world così da limitare le enormi abilità dell’Uomo d’Acciaio.
Questi progetti sarebbero stati frutto di un giro di director e studi fatto da Warner Bros. in cerca del ‘pitch’ giusto, che evidentemente non è mai arrivato, o comunque non sarebbe pervenuto prima di tempi molto vicini. Alla guida di questo gioco, che secondo rumor forse un po’ troppo affrettati (a nostro modo di vedere) potrebbe persino essere presentato al prossimo E3, non ci sarebbe però Rocksteady, in altre faccende affaccendate.
Cosa stia facendo Rocksteady, allo stesso modo, è un mistero. L’ultima uscita della software house capitanata da Sefton Hill risale al 2015, ben cinque anni fa, dunque fuori di uno-due anni dai consueti cicli di produzione richiesti dai tripla-A. Comprensibile che questo ciclo si sia allungato alla fine dei conti per il sopraggiungere di una nuova generazione, ma il problema non risale certo al 2020.
È possibile che gli uomini di Hill abbiano risentito delle due cancellazioni fatte in casa Warner Bros. Montreal, dal momento che sentiamo ancora adesso di un universo che dovrebbe essere quello studio ad avviare. I piani potrebbero essere cambiati in corsa, e a questo punto non possiamo escludere alcuna pista.
Al di là dei tanti rumor e degli appuntamenti disattesi, la strada più percorribile, se non altro perché proviene da una fonte attendibile qual è Jason Schreier di Kotaku, è che Rocksteady stia per sfornare un “game as a service” incentrato su “un gruppo di supereroi” dell’ampio firmamento di DC. Questa indiscrezione risale al 2018 e, per quanto suoni simile al nuovo gioco di WB Montreal, non dovrebbe aver risentito degli ultimi scossoni interni allo sviluppatore canadese.
“Non penso che sia collegato a Batman”, osservò Schreier al tempo, a conferma che il Cavaliere Oscuro dovrebbe ora essere una questione dei creatori di Origins, ma in quella circostanza fu esclusa pure la Justice League e la cancellazione del progetto Suicide Squad datata 2016 sembra escludere anche una produzione corale su Harley Quinn e compagnia.
Il nuovo universo videoludico DC sta prendendo forma dopo tante incertezze, che forse non si meritava visto quanto bene hanno fatto i capitoli del filone Batman Arkham al mondo del gaming e dei supereroi nel complesso. Se la questione Warner Bros. Montreal dovrebbe finalmente vedere una conclusione positiva entro alcuni mesi, con un lancio nel 2020, non sappiamo a cosa si stia dedicando Rocksteady, indubbiamente il cavallo vincente di Warner Bros. negli ultimi anni; a loro spetterà il palcoscenico della next-gen, ma con cosa non ci sarà dato scoprirlo ancora per un altro.