Balan Wonderworld | Provato - Il nuovo platform dal creatore di Sonic
Un'analisi del nuovo colorato platform di Yuji Naka dopo aver provato la demo su PlayStation 5
a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Balan Company
- Produttore: Square Enix
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
- Generi: Piattaforme
- Data di uscita: Primavera 2021
Lo scorso luglio, durante la presentazione dedicata alle novità di Xbox One X e S, appariva sul palco di Microsoft Yuji Naka, uno dei papà di Sonic, mascotte di SEGA per tanti anni e ancora oggi uno dei personaggi più iconici del panorama videoludico. Il developer giapponese aveva fatto sapere già nel 2018 di essersi unito a Square Enix con un nuovo studio di sviluppo chiamato Balan Company e durante l’evento Microsoft ha presentato il suo tanto atteso primo lavoro: Balan Wonderworld.
Il titolo non si discosta molto dai precedenti grossi lavori del designer giapponese, essendo anch’esso un platform in tutto e per tutto. Balan Wonderworld è previsto per il 26 marzo per tutte le console e non solo, infatti uscirà su PlayStation 4 e 5, Xbox One e Xbox Series X/S, Nintendo Switch e PC tramite Steam. D
alla mezzanotte di giovedì 28 gennaio sarà disponibile una demo su tutte le piattaforme citate in precedenza, con un leggero ritardo di poche ore per quanto riguarda la versione PC. Noi abbiamo avuto occasione di provare in anteprima questa demo per farci un’idea più precisa di cosa ci aspetta all’interno del magico mondo di Balan Wonderworld.
Platform vecchia scuola
Il primo lavoro di Yuji Naka per Square Enix si presenta come un platform colorato e dai toni molto scanzonati e allegri. A inizio demo dovremo selezionare uno dei due personaggi principali, Leo Craig o Emma Cole, e ci sarà concesso anche un minimo di personalizzazione con la scelta del colore dei capelli del nostro futuro avatar. Selezionato il personaggio, verremo catapultati nella storia del gioco tramite un filmato in CG che ci fornirà un contesto narrativo.
Il nostro personaggio è in un momento no della sua vita, quando improvvisamente di fronte ai suoi occhi appare il misterioso Balan, che lo trascina in una sorta di teatro magico dove mette in scena le parti più nascoste di una persona, in modo che per questa sia possibile addentrarsi nel proprio mondo interiore e trovare quello che più le è caro.
Lo scopo dei personaggi principali sarà dunque quello di trovare l’equilibrio perduto nei loro cuori e nel farlo aiuteranno anche altre persone a ritrovare la loro serenità. I personaggi sono in totale 12 e rappresentano i 12 mondi che dovremo esplorare all’interno del gioco. Ognuno di essi sarà composto da un mix tra il mondo reale e i ricordi di ciò che sta più a cuore a quel determinato personaggio.
A mettere a rischio la ricerca della serenità dei nostri eroi ci sarà però un pericoloso nemico chiamato Lance, che ci manderà contro i Negati, entità che rappresentano angosce e paure del cuore umano e che fungeranno da nemici nei diversi livelli del gioco.
Nella demo è possibile visitare il primo mondo, composto da due livelli più un terzo dedicato alla boss battle, e il primo livello del quarto e del sesto mondo. Oltre a questi è possibile visitare anche l’Isola dei Tim, l’hub principale del gioco, da cui potremo selezionare il mondo da visitare e dove sarà possibile far crescere i Tim, oltre che occuparsi di alcune attività secondarie.
I Tim sono degli esserini che sembrano un incrocio tra un batuffolo e un uccellino che ci seguiranno costantemente e che avranno una loro utilità all’interno del gameplay. In ogni livello troveremo da raccogliere delle gocce di cristallo di diverso colore che poi potremo dare da mangiare ai Tim quando saremo sull’isola. In base ai colori dei cristalli che mangeranno, i nostri piccoli amici otterranno delle abilità uniche.
Ad esempio, i Tim rossi potranno attaccare i nemici, mentre quelli rosa recuperare cristalli e altri oggetti sparsi per i livelli. All’interno dell’hub c’è anche un obiettivo secondario, ossia costruire la Torre dei Tim, sfruttando questi esserini tramite una ruota da far girare, ma al momento l’utilità di questa torre è un mistero.
Passando ai livelli veri e propri, il primo mondo appartiene a un contadino che si sta disperando per aver perso il suo raccolto di granturco a causa di una tempesta e infatti nei livelli vedremo svettare nei campi enormi pannocchie e altri ortaggi, che spesso dovremo anche scalare.
La struttura di Balan Wonderworld ricorda molto quella di vecchi classici, uno su tutti Super Mario 64. Ogni livello avrà infatti un percorso di base che ci porterà, una volta completato, a recuperare un pezzo di cuore perduto dal personaggio protagonista di quel mondo; in tutto il livello ci saranno però anche misteri nascosti e vie alternative per ottenere le statue dorate di Balan.
Queste saranno fondamentali per sbloccare nuovi mondi e ogni livello ne conterrà all’incirca 7 o 8. Ovviamente non sarà possibile trovarle tutte la prima volta che affronteremo uno stage, e qui entra in gioco la meccanica principale di Balan Wonderworld: l’utilizzo dei costumi e delle loro abilità speciali.
Un costume per ogni occasione
Il focus centrale del gameplay di Balan Wonderworld sono i costumi, che in totale nel gioco completo saranno più di 80. Nella demo è possibile provarne ben 10, ognuno con caratteristiche e abilità diverse. Per via di tutte queste varianti, il sistema di gioco è molto semplificato.
Il nostro personaggio di base avrà soltanto il comando del salto e, una volta ottenuto un costume, questo avrà soltanto un’abilità speciale, che si sostituirà al normale salto. Spesso avremo a che fare con delle varianti del classico balzo in alto: il primo costume che troveremo, ad esempio, si chiamerà Ululinello (i nomi dei costumi sono quasi sempre dei giochi di parole) e ci permetterà di saltare eseguendo una rotazione in grado di colpire i nemici e di rompere alcune speciali parti della mappa.
Il secondo costume si chiamerà invece Zompanguro e ci consentirà di ampliare la distanza del salto per raggiungere piattaforme normalmente fuori portata. Non tutti i costumi offriranno varianti del salto: alcuni presenteranno abilità più adatte al combattimento, altri alla risoluzione di alcuni semplici enigmi ambientali: il costume Viverde ci trasformerà in un drago incapace di saltare ma in grado di sparare palle di fuoco contro nemici e oggetti, il costume Soppressata ci consentirà di trasformarci in un maialino che potrà atterrare di peso su alcuni meccanismi altrimenti non attivabili, mentre il costume Ing. Granaggio ci permetterà di manipolare alcuni ingranaggi presenti nei livelli e spesso legati a degli enigmi ambientali.
In totale potremo equipaggiare tre diversi costumi alla volta e se verremo colpiti da un nemico o da un elemento pericoloso dell’ambiente ne perderemo uno. Per recuperarlo potremo sia cercarlo nei livelli che equipaggiarlo in alcuni punti speciali sparsi per i livelli stessi, punti che ci permetteranno di accedere a un menu dove poter cambiare a nostro piacimento il set di costumi da portare con noi.
Ci è parso che questo sistema in alcune situazioni mostri il fianco: innanzitutto all’inizio è facile sostituire il costume sbagliato, dato che quello che verrà sostituito è sempre l’ultimo della fila dei tre presenti, tuttavia è una cosa da poco, una volta presa la mano.
Il dubbio principale circa questo sistema deriva dal fatto che una volta ottenuto un costume non sarà per sempre nostro, ma ogni volta che ne raccoglieremo uno dello stesso tipo questi aumenteranno di un’unità. Finendo tutte le unità dovremo trovarne altre in giro per i vari livelli per poter utilizzare quello specifico costume. Ad esempio, se perdiamo un costume fondamentale per ottenere una Statua di Balan in un altro mondo, per recuperarlo dovremo tornare nel mondo dove lo abbiamo inizialmente trovato, se non ne abbiamo altri in stock.
Questo potrebbe portare a dover ripercorrere livelli già completati soltanto per farmare costumi in vista di prove più dure in cui è possibile perderli facilmente, provocando una certa noia nel giocatore. Bisogna ammettere che i livelli provati si sono dimostrati tutti molto semplici da superare, anche per chi ha poca dimestichezza con i platform, ma d’altronde si tratta soltanto di quelli iniziali e non sappiamo cosa ci possa aspettare più avanti.
Parlando dei vari livelli, questi sembrano avere un tema preciso anche nel design: il primo mondo fa un po’ da tutorial al gioco e per questo è molto classico e senza grosse particolarità; il quarto si sviluppa tutto in verticale, con costumi ideati appositamente per sfruttare le correnti ascensionali, come il costume da pecora, che ci permetterà di fluttuare; il sesto è invece caratterizzato da enigmi ambientali basati su ingranaggi e switch da colpire.
La rigiocabilità dei livelli è alta, dato che per ottenere tutte le statue di Balan avremo bisogno anche di costumi non appartenenti al mondo in cui le stiamo cercando. Ad esempio, nel primo livello del primo mondo una delle statue sarà ottenibile soltanto con il costume Ing. Granaggio, che si sbloccherà però solo nel sesto mondo.
Ogni mondo avrà poi una boss battle finale: nella demo è disponibile soltanto quella del primo, dove dovremo affrontare un grosso lupo in grado di generare dei tornado. Con i costumi giusti lo scontro è piuttosto semplice, essendo anche la prima del gioco. Andando avanti ci aspettiamo delle strategie più impegnative per queste battaglie, basate soprattutto sulla giusta scelta di costumi.
All’interno dei livelli ci sono anche delle piccole variazioni al gameplay di base nella forma di alcuni mini-giochi. Trovando un cilindro dorato potremo dedicarci al Balan’s Bout, un mini-gioco basato su dei QTE che avrà per protagonista proprio Balan. Riuscendo alla perfezione nei QTE potremo ottenere dei cristalli e persino una Statua di Balan extra.
All’interno di uno dei livelli abbiamo poi trovato un costume da calciatore che ci ha dato accesso a un altro mini-gioco dove dovevamo direzionare un tiro verso dei pannelli di diversi colori. In base alla potenza e alla direzione potevamo colpirne più di uno e ottenere delle gocce di cristallo extra. Si tratta di mini-giochi molto semplici, ma che sono una gradevole aggiunta che dona un po’ di varietà in più al titolo.
Balan Wonderworld offre anche una componente multiplayer in cui due giocatori possono collaborare in locale e nel gioco finale saranno presenti anche percorsi unici sbloccabili soltanto giocando in cooperativa. La nostra prova è avvenuta su una PlayStation 5 che, rispetto alla versione PlayStation 4, presenta dei caricamenti quasi inesistenti e una fluidità dell’azione migliorata.
L’aspetto grafico è però ancora molto più da old gen e presenta anche animazioni dei personaggi un po’ ingessate che a volte appaiono poco naturali. Su PS5 vengono utilizzati i grilletti adattivi per dare sensazioni diverse a seconda delle abilità del costume; un di più che valorizza il Dual Sense, ma che potrebbe essere vanificato dal fatto che spesso viene istintivo utilizzare i comandi dei classici tasti frontali come la X o il quadrato, molto più immediati da premere in situazioni concitate.
La nostra prima impressione di Balan Wonderworld è quella di un platform semplice e colorato dedicato soprattutto a un pubblico più giovane rispetto agli hardcore del genere. Non ci sono particolari aspetti innovativi per chiunque mastichi un po’ i platform, specialmente per quanto riguarda il level design visto finora e le diverse meccaniche del gameplay.
Restano comunque ancora diversi aspetti da testare con più attenzione, specialmente riguardo alla sinergia legata a tutti i costumi presenti nel gioco e a una ipotetica maggiore complessità dei livelli più avanzati, cosa che potremo fare soltanto tra due mesi esatti.
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Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Tanti costumi per tanta varietà
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Ambientazioni molto colorate e vivaci
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Accessibile per tutti, in particolar modo i giovanissimi
Contro
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Le sinergie e le dinamiche di utilizzo dei costumi sono ancora da valutare
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Level design che non sembra spiccare particolarmente per originalità
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Qualche sbavatura da sistemare nelle animazioni