Il fenomeno dei bagarini che si sono fiondati su PlayStation 5 e Xbox Series X (ma anche Xbox Series S) è purtroppo diventato una costante di questa next-gen. Con le nuove disponibilità, attraverso dei bot questi furbetti si avventano sulle console per acquistarne quante più possibile, così da rivenderle poi a prezzo maggiorato.
Questo business, che è fruttato parecchio ai bagarini in questione, è finito al centro del mirino del Parlamento del Regno Unito, che sta discutendo un intervento per arginare il fenomeno. Se la cosa dovesse prendere piede, quindi, potremmo finalmente assistere a una messa all'angolo di chi sta sfruttando l'entusiasmo dei consumatori per le nuove console per guadagnare.
Come riferito dai colleghi del sito VGC, infatti, lo scorso lunedì è stata presentata una mozione votata proprio a «proibire la rivendita di console da gioco e di componenti computer a prezzi ampiamente superiori a quelli raccomandati dalle compagnie manifatturiere» – con la riflessione che coinvolge, quindi, i casi altrettanto sgradevoli delle nuove GPU e nuove CPU di recente lanciate sul mercato da NVIDIA e AMD.
La mozione chiede al Governo di muoversi contro l'utilizzo dei bot, per fare in modo che il loro utilizzo venga considerato illegale: in questo modo, sarebbe molto più facile perseguire e bloccare i furbetti.
Le misure dovrebbero essere simili a quelle già integrate nel Regno per i bagarini dei biglietti per eventi come concerti, che richiedono a coloro che rivendono di precisare la loro identità e anche il numero del posto indicato sul biglietto stesso.
«Le nuove uscite delle console da gioco e delle componenti per computer dovrebbero essere disponibili per tutti i consumatori a un prezzo non superiore a quello imposto dalle compagnie manifatturiere, e non dovrebbero venire comprate in blocco con l'uso di bot automatizzati che spesso riescono anche ad aggirare i limiti di massima quantità acquistabile imposti dai rivenditori» leggiamo nella mozione.
Vedremo come la vicenda proseguirà in Regno Unito e se effettivamente si riuscirà, alla luce delle cifre spaventose intascate dai bagarini, ad arginare un fenomeno che ha reso fastidioso il lancio di qualsiasi nuovo dispositivo da gaming in questo già frustrante 2020. Di recente, sulle pagine di SpazioGames abbiamo anche visto quanto i consumatori hanno dimostrato di essere disposti a pagare per queste console/componenti PC, facendo così le fortune dei bagarini senza scrupoli.
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