Atomic Heart, l'Ucraina invia le richieste ufficiali per la messa al bando

Dopo la prima esortazione, l'Ucraina ha raggiunto ufficialmente i più grandi del settore per chiedere la messa al bando di Atomic Heart.

Immagine di Atomic Heart, l'Ucraina invia le richieste ufficiali per la messa al bando
Avatar

a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Atomic Heart è un titolo che continua a creare discussioni complicate non relative ad aspetti prettamente videoludici, con l'Ucraina che continua la sua richiesta per la messa al bando del gioco.

Il titolo ispirato a Bioshock che è disponibile da qualche settimana (lo trovate anche su Amazon) ha raccolto negli anni una serie di accuse e storie poco edificanti.

Sin dal suo annuncio, datato 4 anni fa, sono emersi dei retroscena che, soprattutto oggi dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina scatenato dalla Russia, fanno ancora più discutere.

E dopo la prima esortazione di qualche tempo fa, ora l'Ucraina ha inviato le prime richieste ufficiali per il ban.

Il motivo del ban è che Atomic Heart sarebbe stato sviluppato, secondo accuse che hanno ricevuto molto supporto ma nessuna conferma ufficiale, con il supporto economico della Gazprom e di società statali filo-russe.

Realtà da sempre al centro di controversie nazionali e internazionali molto importanti, ora con accuse del genere nel momento storico attuale assumono delle ombre ancora più intense.

Per questo è arrivata l'esortazione iniziale a cui, come riporta The Gamer, ora hanno fatto seguito delle richieste formali a Sony, Valve e Microsoft per la rimozione di Atomic Heart dagli store.

Il vice primo ministro ucraino Mykhailo Fedorov ha inviato le sue richieste ufficiali al CEO di Sony, Jim Ryan, e al presidente di Sony, Kenichiro Yoshida, al CEO di Valve, Gabe Newell, e al presidente di Microsoft, Brad Smith.

Il ministro ha elencato "gravi preoccupazioni" che il governo ucraino nutre nei confronti di Atomic Heart. Fedorov ha sottolineato che il gioco è stato sviluppato dallo studio russo Mundfish (attualmente con sede a Cipro), e quindi a "rischio potenziale che il denaro raccolto dagli acquisti del gioco [...] venga utilizzato per finanziare la guerra contro l'Ucraina " dalle autorità russe.

A questo punto non resta che attendere le reazioni delle aziende in causa che, in un modo o nell'altro, dovranno sicuramente rispondere alla richiesta formale del ministro

Mentre Atomic Heart è stato accusato di razzismo nel frattempo, per non farsi mancare nulla.

Leggi altri articoli