Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & The Secret Key | Provato – La fine di una magica trilogia
L'ultima avventura di Reisalin Stout si avvicina: abbiamo provato i momenti iniziali di Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & The Secret Key.
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a cura di Francesco Corica
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Gust
- Produttore: Koei Tecmo Games
- Distributore: PLAION
- Piattaforme: PC , PS4 , SWITCH , PS5
- Data di uscita: 24 marzo 2023
A distanza di quasi due anni dal precedente capitolo della saga, Gust e Koei Tecmo hanno deciso di accompagnarci in quello che sarà il capitolo finale della trilogia di Reisalin Stout, Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & The Secret Key, la saga che è riuscita a riportare in auge un franchise rimasto confinato troppo a lungo per il solo pubblico di nicchia.
Dopo essersi preso una meritata pausa con il secondo capitolo di Atelier Sophie — che avevamo comunque apprezzato nella nostra recensione — e dopo un piccolissimo rinvio di appena un mese, è quasi arrivato il momento di scoprire come si concluderà la saga di Ryza e dei suoi amici in un mondo magico e dove, ovviamente, l'alchimia potrà davvero fare la differenza in ogni momento.
In vista del lancio che avverrà il 24 marzo su PS5, PS4, Switch e PC, abbiamo avuto la possibilità di testare in anteprima quest'ultima versione per i primi momenti del gioco, esplorando così abbondantemente l'area iniziale in quello che possiamo definire un vasto tutorial.
L'alchimia non si ferma mai
A differenza di quanto visto con i precedenti capitoli, adesso la nostra protagonista è rispettata come alchimista di primo livello a cui tutti sono pronti ad affidarsi, ma la pace è destinata a interrompersi quando delle misteriose isole emergono all'improvviso dal mare.
Il sospetto di Ryza e dei suoi amici è che l'alchimia possa essere legata in qualche modo, dato anche che la nuova emergenza sta creando problemi a un'isola nuovamente tormentata da terremoti sporadici: con questa premessa inizierà il nostro nuovo viaggio che, pur essendo impegnativo, non potrà non regalare momenti di tranquillità e spensieratezza.
Come da tradizione per la serie, anche Atelier Ryza 3 (potete prenotarlo su Amazon) alternerà infatti le sessioni di gameplay a molteplici — e particolarmente prolisse — cutscene in stile slice of life, che permetteranno sempre di alleggerire la possibile tensione tra una missione e l'altra: non potranno poi mancare le consuete esplorazioni per la ricerca di ingredienti, le battaglie contro mostri e creature e, ovviamente, le sessioni di alchimia: il tutto con lo stile spensierato che ha contraddistinto i precedenti episodi della saga.
Archiviato dunque il rinnovato ritorno alle origini con Atelier Sophie 2, questo capitolo ha deciso di riprendere la formula dinamica e semplificata che ha conquistato il grande pubblico: basterà la pressione di un semplice pulsante al ritmo giusto per poter attaccare, combinando poi con il giusto tempismo anche eventuali abilità o switch con i membri del party confinati alle retrovie per poter estendere le combo.
Inoltre, proprio come accadeva nei precedenti episodi, anche in questo caso gli oggetti saranno infiniti, a patto naturalmente di aver raccolto la quantità di punti necessaria per il loro utilizzo in battaglia: una formula che funziona, ma che alla fine non dovrebbe riservare particolari sorprese a chi ha già masticato a dovere la saga di Ryza.
Viceversa, se le vostre uniche esperienze erano legate a saghe come la trilogia dei misteri — diventata ormai tetralogia dallo scorso anno — potrebbe essere necessario perdere qualche secondo in più nella fase dei tutorial per apprendere al meglio le meccaniche, comunque spiegate nel migliore dei modi e particolarmente semplici da memorizzare.
Un viaggio davvero molto familiare
La vera novità nelle battaglie, che sfortunatamente non abbiamo avuto la possibilità di testare a lungo, riguarda l'introduzione delle "chiavi": Ryza potrà infatti generare uno di questi strumenti prendendo di mira qualunque nemico sul terreno, in base al quale sarà in grado di ottenere benefici diversi.
Ad esempio, potrebbero garantirci una cura aumentata o danni superiori contro i nostri avversari: l'idea alla base sembra essere quella di collezionarne il più possibile per poter avere a disposizione molteplici effetti in ogni scontro, da utilizzare a nostra discrezione.
La creazione di una chiave non sarà però garantita, così come i suoi effetti non saranno permanenti e si esauriranno dopo una manciata di turni: una soluzione che prova dunque a rimescolare le carte in tavola e che si preannuncia essere molto promettente, anche per aggiungere quel pizzico di strategia in più per rendere le battaglie meno automatiche e più rischiose.
Ovviamente, resta da capire se si tratterà di una semplice gimmick che potrà essere perfino ignorata o se sarà davvero in grado di fare la differenza nelle battaglie più ostiche, ma questo potremo scoprirlo soltanto quando potremo provare la versione completa.
Tralasciando questa piccola nuova meccanica, la sensazione che ci ha lasciato la nostra breve ma approfondita prova è che il terzo capitolo di Atelier Ryza dovrebbe essere un more of the same della serie, a meno che non vengano naturalmente introdotte novità di maggior rilievo più avanti nel corso della trama.
L'esplorazione continua a essere infatti molto velocizzata e intuitiva, anche se abbiamo la sensazione che si poteva rendere più facilitato il passaggio a uno strumento diverso per il farming di alcuni materiali specifici, mentre anche le sessioni alchemiche proseguono con lo standard adottato nei precedenti capitoli e abbandonando la formula simile ai rompicapo adottata anche nel più recente Sophie 2.
Tutti ingredienti che ci restituiscono la sensazione che Gust voglia proseguire su una strada che si è dimostrata vincente, ma che allo stesso tempo potrebbe dimostrarsi poco coraggiosa e far pensare a qualcosa di "già visto": in ogni caso, abbiamo apprezzato come il team abbia cercato di rendere il tutto particolarmente intuitivo anche per quei giocatori che potrebbero avvicinarsi a questa serie per la prima volta.
Se a livello di gameplay e di meccaniche non sembra infatti attualmente nascondere ancora alcuna novità realmente degna di essere menzionata — tralasciando le già citate chiavi, che approfondiremo eventualmente in sede di recensione — ciò che vogliamo infatti sottolineare è la complessiva pulizia dell'interfaccia: ogni singolo aspetto grafico di gioco, dall'alchimia alle battaglie, è stato infatti rivisitato e modificato con piccolissimi dettagli, che pur non essendo magari evidenti al primo avvio riescono a trasmettere meglio tutte le possibili informazioni di gioco.
A testimonianza comunque del fatto che si tratti di un'avventura che non intende modificare enormemente quanto fatto dal predecessore, ci tocca confermare che anche la componente grafica non ci sembra aver fatto grossi balzi in avanti, rimanendo ancorata agli standard della vecchia generazione — che, va detto, non erano eccezionali neanche allora — e ciò ci fa pensare che toccherà probabilmente attendere l'inizio di una nuova saga per vedere un vero salto a livello qualitativo.
In compenso, continuiamo a ritenere la colonna sonora di questo franchise estremamente sottovalutata, con musiche pronte a fungere da gradevole sottofondo nelle esplorazioni e darvi una carica "magica" durante le battaglie: per il momento, Atelier Ryza 3 dovrebbe rivelarsi "semplicemente" una gradevole conclusione della storia di Reisalin Stout e di tutti i suoi amici, all'insegna della gioia, dell'esplorazione e della magia alchemica.
E in fondo, per la maggior parte dei fan, probabilmente va già benissimo così: non ci resta che attendere l'uscita ufficiale per scoprire se potrà davvero esserci qualche novità in grado di fare la differenza.
Versione provata: PC
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Le chiavi hanno un elevato potenziale
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Gameplay dinamico e intuitivo, anche per i neofiti...
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La colonna sonora è sempre una delizia
Contro
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Il comparto tecnico non è ancora all'altezza
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...ma sembra ancora una volta un more of the same
Commento
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