La prima presentazione di Assassin's Creed Mirage ha comprensibilmente stuzzicato la curiosità di molti fan storici della serie, soprattutto per via di un dichiarato ritorno alle origini, soprattutto in termini di gameplay.
Mirage vuole distaccarsi non soltanto dal gameplay open world di Valhalla (potete recuperarlo su Amazon), ma anche dai suoi temi: sarà infatti completamente abbandonata l'atmosfera vichinga per abbracciare invece quella araba.
Questo non includerà però soltanto l'ambientazione stessa, ma anche e soprattutto i temi culturali e le sue mitologie: Ubisoft ha infatti confermato la natura di una delle creature che Basim ha visto durante il suo trailer di esordio (via PSU).
Sarah Beaulieu, la narrative director di Assassin's Creed Mirage, ha infatti confermato che questa misteriosa creatura è un Djinn — ma gli autori hanno deciso di chiamarli Jinni, utilizzando così il termine arabico.
Gli Djinn — o Jinni — sono creature che provengono dal folklore arabo e, in base alla loro rappresentazione, possono rivelarsi sia creature benevole che malvage: naturalmente, al momento non sappiamo quale sarà il loro effettivo ruolo nella storia del nuovo Assassin's Creed.
A tal proposito, la narrative director ha svelato che «presto lo incontrerete», anticipando però di aver già letto numerose teorie dei fan al riguardo e che «nessuna di esse si avvicina alla verità».
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In Mirage sarà dunque possibile scoprire ulteriori approfondimenti alle mitologie arabe più popolari: non ci resta che attendere ulteriori interessanti novità da Ubisoft per un capitolo che, pur non essendo ambizioso come il precedente open world, non vuole rinunciare a introdurre approfondimenti per i più grandi fan della serie.
Gli sviluppatori hanno in ogni caso chiarito che il prezzo sarà appropriato agli effettivi contenuti di gioco: Assassin's Creed Mirage sarà più economico di Valhalla e di altre produzioni Ubisoft, che nel frattempo aumenteranno di prezzo su console next-gen.
Ricordiamo che, curiosamente, il team ha ammesso che Mirage è stato ideato inizialmente proprio come espansione di Valhalla, decidendo alla fine di fare un titolo standalone: il potenziale di un ritorno alle origini meritava infatti di essere curato come nuovo gioco vero e proprio. Come stanno dimostrando, del resto, proprio queste ultime dichiarazioni.