Assassin's Creed 13, un'avvincente teoria descrive la nuova ambientazione

Un Impero destinato a durare centinaia di anni?

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Assassin’s Creed 13, il cui titolo ufficiale è al momento ancora ignoto, è il prossimo capitolo della saga action RPG targata Ubisoft.

Se l’avventura di Eivor ha dimostrato di avere ancora molto da offrire, i fan sono in attesa di scoprire cosa avrà in serbo per noi lo sviluppatore d’oltralpe nei prossimi anni, con un episodio nuovo di zecca.

Considerando anche che Prince of Persia Le Sabbie del Tempo Remake è stato rinviato nuovamente, ci sarà tempo per scoprire la nuova iterazione del franchise.

Vero anche che, considerando che per Valhalla si parla nientemeno che di un Anno 2 ricco di contenuti realmente sorprendenti, l'uscita di Assassin's Creed 13 non è sicuramente alle porte.

Via Reddit, è ora emersa una teoria davvero molto appassionante, che immagina realisticamente quale potrebbe essere il nuovo contesto storico del gioco.

Un messaggio pubblicato da Jason Schreier su ResetEra ha infatti lasciato intendere che il prossimo titolo avrà una portata "infinita", ponendo l'accento su questa particolare parola.

Se l'idea è quella che il nuovo Assassin's Creed possa trasformarsi in un evento pluriennale di contenuti, che crescerà e si espanderà in modo esponenziale, piuttosto che concentrarsi su una singola città o regione sarà questa volta il turno di un vero e proprio Impero.

A tal proposito, l'Impero Mongolo sembra adattarsi perfettamente al contesto, più in particolare ambientando inizialmente il tutto nella Cina della dinastia Yuan.

Da tempo, si pensava che la Francia potesse essere il nuovo setting che saremo stati chiamati ad esplorare, con un riferimento esplicito alla Peste Nera durante la Guerra dei 100 anni.

Considerando che la storia insegna che la pandemia sia arrivata in Europa dai mongoli, nulla vieta che potremo scoprire proprio i retroscena di questo terribile evento realmente accaduto, direttamente nelle zone asiatiche.

Perché la parola "infinito"? Nel 1279 Kublai Khan finì di conquistare la dinastia Song meridionale, conquistando tutta la Cina e dando ufficialmente inizio alla dinastia Yuan.

A quel punto, l'impero mongolo era davvero grande, ma anche nel mezzo di una guerra civile che alla fine avrebbe diviso l'impero in 4 grandi khanati, esistiti per centinaia di anni.

Senza contare anche che in Valhalla l'armatura Brigandine è stata effettivamente introdotta agli europei dai mongoli, così come il personaggio di Ljufvina è di fatto una vera principessa mongola che ha sposato uno jarl norvegese, incoraggiando gli accordi commerciali tra paesi.

Questo, unito al fatto che molteplici voci di corridoio fanno riferimento al fatto che lo studio di Montreal sia probabilmente al lavoro su un gioco ambientato in Cina, ecco che le possibilità iniziano a farsi davvero molto concrete.

Al netto di tutto, da qualche settimana abbiamo messo le mani su L’Ira dei Druidi, ambientato nelle suggestive terre d'Irlanda.

Ma non solo: avete letto anche che i fan di Assassin’s Creed hanno da poco festeggiato il compleanno di uno degli eroi più carismatici della saga?

Infine, da poco è disponibile un nuovo hotfix per Valhalla che ha fatto in modo di evitare una serie di fastidiosi crash riscontrati dai giocatori.

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