Immagine di Yu-Gi-Oh! Early Days Collection | Recensione - Decisamente per pochi
Recensione

Yu-Gi-Oh! Early Days Collection | Recensione - Decisamente per pochi

Konami celebra il 25° anniversario del Trading Card Game di Yu-Gi-Oh! con una raccolta dei suoi primi anni di vita nel mondo videoludico.

Avatar

a cura di Nicolò Bicego

Redattore

In sintesi

  • Un cofanetto di classici, che però sentono molto il peso degli anni.
  • L'operazione di rispolvero è difficile da inquadrare: a chi si rivolge davvero?
  • Pro
    • Un buon prodotto guardando al suo valore storico.
    • Molti giochi vengono tradotti qui per la prima volta.
  • Contro
    • I giochi sono invecchiati davvero male.
    • Prezzo di lancio difficile da giustificare.

Il Verdetto di SpazioGames

6.2
Yu-Gi-Oh! Early Days Collection è una raccolta che punta chiaramente ad una nicchia molto specifica, e soltanto a quella: gli appassionati della prima ora della serie, quelli che l'hanno amata fin dai suoi primi anni. Per tutti gli altri, compresi quelli che si sono appassionati al TCG dal 2008 in poi, questi giochi risulteranno, nella maggior parte dei casi, fin troppo "vecchi" nella loro struttura per essere fruibili. L'essenza della Collection sta allora nel suo valore storico, ma anche guardando a questo è difficile giustificare completamente l'esoso prezzo di lancio per cui Konami ha deciso di optare – non riuscendo del tutto a travestire da operazione di rispolvero e conservazione quello che è un tentativo piuttosto aggressivo di monetizzare questi classici.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Yu-Gi-Oh! Early Days Collection
Yu-Gi-Oh! Early Days Collection
  • Sviluppatore: Konami
  • Produttore: Konami
  • Testato su: SWITCH
  • Piattaforme: PC , SWITCH
  • Generi: Gioco di carte
  • Data di uscita: 27 febbraio 2025

Sono ormai passati venticinque anni (!) dal lancio del Trading Card Game dedicato a Yu-Gi-Oh!, il popolarissimo franchise nato dalla matita del compianto Kazuki Takahashi. Vista la natura del manga, la nascita di un TCG ad esso dedicato era praticamente inevitabile – e così è stato, al punto che oggi Yu-Gi-Oh! viene generalmente identificato proprio con il gioco di carte a cui ha dato vita.

Per festeggiare questa ricorrenza, Konami ha deciso di ripercorrere la storia del franchise nel mondo videoludico con Yu-Gi-Oh! Early Days Collection, una raccolta che comprende tutti i titoli lanciato su console portatili tra il 1998 e il 2004, disponibile su Nintendo Switch e PC.

Per gli appassionati è un’occasione davvero ghiotta per recuperare molti titoli mai arrivati in Occidente, che sono peraltro stati adattati per la prima volta in inglese. Ma come se la sono cavata questi giochi con la prova del tempo?

Scopriamolo nella nostra recensione.

L’inizio della storia

Come abbiamo anticipato, la Early Days Collection ripercorre i primi sei anni di vita del franchise in ambito videoludico, specificamente raccogliendo tutti i titoli usciti sulle console portatili Nintendo. Al suo interno troviamo la bellezza di 14 giochi, che partono da Yu-Gi-Oh! Duel Monsters, uscito nel 1998 su Game Boy, e arrivano fino a Yu-Gi-Oh! 7 Trials to Glory: World Championship Tournament 2005, uscito nel 2005 su Game Boy Advance.

La cosa più interessante è che alcuni di questi titoli finora non erano mai usciti dal Giappone: sei giochi della collection sono infatti disponibili per la prima volta per il pubblico occidentale, e sono finalmente dotati di una traduzione inglese ufficiale (alcuni anche in italiano), con l’eccezione di Duel Monsters 6: Expert 2, che non è stato localizzato ed è disponibile solo in giapponese.

Dato che si tratta di giochi tratti da un TCG non andremo ad analizzare il gameplay; diamo per scontato che, se state leggendo questa recensione, conosciate quantomeno le basi del gioco di carte.

Nella maggior parte dei casi, i titoli di questa collection riproducono fedelmente il TCG – per come era all’epoca – consentendo di costruire il proprio mazzo e di duellare con altri personaggi.

Ci sono alcune eccezioni – che vedremo più avanti – ma nella stragrande maggioranza dei casi siamo di fronte a delle simulazioni del gioco di carte. Al di là delle differenze tecniche, i giochi si differenziano poco tra loro nelle meccaniche, se non per le carte presenti al loro interno.

E anche quando si parla delle carte presenti, le nuove carte non comportano grandi cambiamenti. Se siete familiari con la storia del TCG, la prima “grande” rivoluzione di gameplay arrivò nel 2008, con l’introduzione dei mostri Synchro.

I giochi contenuti in questa collection arrivano fino al 2005, dunque rappresentano sempre il “vecchio” Yu-Gi-Oh!, caratterizzato da un ritmo di gioco molto più lento (potete fare un bel ripasso del TCG con questa ricca tin da collezione).

Questo rende la collection indirizzata principalmente ai fan più sfegatati del franchise, che apprezzeranno la raccolta per quello che è, vale a dire un’occasione per recuperare giochi che mai avremmo pensato di vedere in Occidente, e che hanno fatto la storia di questa serie.

La collection alla prova del tempo

Il motivo per cui abbiamo sottolineato fin da subito il target di questa collection è che essa ha davvero poco da dire a chiunque non rientri nelle categorie sopra descritte. Quasi tutti i giochi qui presenti, infatti, soffrono il fatto di essere delle release annuali dedicate ad un TCG che è ormai molto diverso da come era venticinque anni fa, e venendo dallo stesso periodo risultano fin troppo simili tra loro.

Da un punto di vista ludico avrebbe pagato molto di più fare una scelta diversa e optare per una collection che prendesse titoli da tutta la storia della serie, in modo da rappresentare adeguatamente le sue diverse ere geologiche. Questo avrebbe sicuramente aiutato molto nel differenziare i giochi tra loro, e avrebbe dato più di un motivo per rivisitarli.

Senza considerare che i primi anni del TCG appaiono oggi stranamente spartani, conoscendo le evoluzioni che il gioco ha subito nel corso del tempo.

La scelta compiuta da Konami, per quanto comprensibile da un punto di vista concettuale, fa sì che la collection diventi ridondante dopo pochissimo tempo. I giochi sono tutti molto simili tra loro, dunque una volta finita la curiosità iniziale rimangono ben pochi motivi per soffermarsi sui titoli – considerando anche che quasi tutti non sono dotati di una vera e propria storia di fondo, ma solamente di un debole collante narrativo per tenere insieme i duelli.

Ci sono alcuni accorgimenti volti a migliorare l'esperienza, come la velocizzazione del gameplay.
Non aiuta poi il fatto che siano stati scelti solamente giochi provenienti dalle console portatili Nintendo. È davvero evidente di trovarsi di fronte a opere vecchie, dunque ci sono ben pochi motivi per tornare a giocarli quando Konami stessa ci offre un’alternativa contemporanea e aggiornata con le uscite del TCG (stiamo parlando di Yu-Gi-Oh!: Master Duel), peraltro in modo completamente gratuito.

Ovviamente, questo discorso vale solamente per il valore ludico dei giochi, ma è evidente che chi potrà essere interessato a questa collection sarà ben conscio fin dal principio dei suoi limiti sotto questo punto di vista.

Come operazione di conservazione, il discorso è completamente diverso, anche se dobbiamo ammettere che il prezzo di lancio fa comunque storcere il naso, visto che parliamo di un costo di 60€.

Ci sono comunque diversi accorgimenti volti a migliorare l’esperienza, come l’opzione di velocizzare il gameplay (capirete quanto è fondamentale dopo aver visto la lentezza dei giochi, fidatevi), ma l’unica davvero degna di nota è l’aggiunta dell’online, che attualmente è presente sul solo Yu-Gi-Oh! Duel Monsters 4: Battle of Great Duelists.

E, anche in questo caso, per quanto l’aggiunta sia gradita, viene da chiedersi quante persone vorranno davvero sfidarsi online su questi titoli, quando ci sono diversi altri modi per farlo sia su console che su mobile.

Qualche eccezione alla regola

Paradossalmente, i titoli più interessanti da giocare sono proprio quelli che non si limitano a riprodurre le regole del TCG. Sia chiaro, all’epoca quei giochi avevano totalmente senso di esistere e rappresentavano il modo migliore di giocare a Yu-Gi-Oh! in formato videoludico, ma oggi ci sono alternative di gran lunga più efficaci – ludicamente parlando – dunque sono proprio i titoli più atipici ad offrire qualcosa di introvabile altrove.

Nello specifico, stiamo facendo riferimento a Monster Capsule GB, Dungeon Dice Monsters, Destiny Board Traveler e The Sacred Cards. I primi tre non sono i classici adattamenti del gioco di carte, ma rappresentano piuttosto dei giochi da tavolo ispirati ad alcuni story arc della serie.

Senza scendere troppo nei dettagli, non si tratta di titoli particolarmente memorabili, tuttavia proprio per la loro unicità rappresentano qualcosa che vale la pena provare almeno una volta.

Abbiamo lasciato per ultimo The Sacred Cards perché si tratta di un caso unico in questo cofanetto. Questo titolo, infatti, pur essendo apparentemente un altro adattamento del TCG, non segue in realtà le regole del gioco ufficiale, ma replica piuttosto una versione primitiva del gioco – quando ancora gli sviluppatori stavano cercando di capire come trasformare quanto raccontato da Takahashi in un vero e proprio TCG.

Ad esempio, in questa versione esistono delle debolezze e resistenze per i tipi di mostro, elemento poi completamente scartato nel TCG che tutti conosciamo.

A conti fatti, anche una selezione operata in questo senso, volta a raccogliere un maggior numero di titoli atipici per la serie, avrebbe probabilmente consegnato ai fan un prodotto più interessante da un punto di vista prettamente ludico. 

Così com’è, invece, la Yu-Gi-Oh! Early Days Collection rimane una proposta estremamente di nicchia: solamente gli appassionati di lunga data potranno apprezzarla per il suo valore storico, ma anche per loro sarà dura giustificare il prezzo di quest'operazione al lancio.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.