Ys Memoire: The Oath in Felghana | Recensione - Lieve svecchiata
Ys Memoire: The Oath in Felghana è un omaggio ad una delle migliori avventure di Adol il rosso, rimasterizzata in alta definizione.
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
In sintesi
- Una rimasterizzazione leggera ma rispettosa.
- Gameplay action frenetico e godibile.
- Narrativa ridotta all'osso.
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Pro
- Gameplay immediato e adatto a molti.
- Interventi mirati e rispettosi del materiale originale.
- Tre colonne sonore, una meglio dell'altra.
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Contro
- Lontano dagli standard visivi odierni.
- Sa essere punitivo.
- Ad una decina di euro in meno sarebbe stato un "must buy".
Il Verdetto di SpazioGames
Il rapporto tra l'offerta ludica, le migliorie apportate ed il prezzo di lancio è buono (sebbene non eccezionale) e la straordinaria immediatezza del prodotto lo rende adatto a larghe fasce di pubblico, purché non ci si aspettino grafica scintillante ed un enorme mondo aperto da esplorare.
Chi ha una storia videoludica che supera almeno le due decadi, qui troverà pane per i propri denti, ma anche i neofiti della saga possono apprezzare la piccola lezione di storia che i maestri di Falcom dedicano ad Adol Christin.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Nihon Falcom
- Produttore: Xseed Games
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: SWITCH , PS5 , PS4
- Generi: Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 7 gennaio 2025
L'onore (e l'onere...) di inaugurare il 2025 di Nintendo Switch, l'anno che verosimilmente segnerà il passaggio del testimone al successore della fortunatissima console ibrida di Nintendo, spetta a Ys Memoire The Oath in Felghana, una riedizione di un gioco di ruolo d'azione frenetico ed adrenalinico, in pieno stile Falcom.
Se, da un lato, questa pubblicazione potrebbe deludere i fan di Adol Christin, che magari speravano in un capitolo inedito o nel port del recente Ys X Nordics, dall'altro potrebbe comunque deliziare i fan di vecchia data, e tutti coloro in cerca di qualcosa di intuitivo, rapido e divertente.
Scopriamo allora insieme come se la cava Ys Memoire nella nostra recensione.
Di ricordi, vecchie avventure e rimasterizzazioni
Rimasterizzazione in alta definizione di Ys The Oath in Felghana, originariamente pubblicato all'inizio del 2011 su PSP, e a sua volta versione rivisitata di Ys III Wanderers from Ys, Ys Memoire The Oath in Felghana è essenzialmente un atto di amore da parte di Falcom verso una delle sue proprietà intellettuali più longeve ed amate, soprattutto nella terra del Sol Levante.
Come accennavamo già nella nostra disamina della versione per PSP, targata 2011, la narrativa – nonostante gli interventi sul doppiaggio sui quali torneremo in seguito, nel paragrafo dedicato al comparto tecnico – rimane in disparte per gran parte della dozzina di ore necessarie a portare a termine una prima volta Ys Memoire.
Per chi volesse comunque un'introduzione alle vicende, basti sapere che Felghana è la patria del fido Dogi, compagno di mille avventure di Adol, convinto di fare un trionfale ritorno a casa.
Di qui, la storia si dipana in maniera rapida e tutto sommato prevedibile, senza squilli di tromba o guizzi di originalità particolari: l'età del prodotto e la grande attenzione del franchise Ys verso il gameplay puro si fanno sentire, tanto che gli appassionati di storie imprevedibili e personaggi finemente caratterizzati rimarranno sicuramente delusi.
Ma solo loro, fortunatamente.
Care, vecchie meccaniche di gioco
Da parte nostra, vista la spiccata sensibilità action, il gameplay rappresentava infatti la parte invecchiata meglio di tutto il progetto, visto che il mix di frenetici combattimenti in tempo reale, platforming al limite e risoluzione di semplici enigmi ambientali risulta non solo ancora molto attuale, ma perfetto per una piattaforma ibrida come Switch, l'unica capace di riprendere davvero tempi e modalità d'uso della prima, compianta console portatile concepita da Sony.
Nondimeno, Falcom e Marvelous hanno deciso di mettere mano anche qui al prodotto, aggiungendo nuovi livelli di difficoltà, che vanno a creare un bouquet di scelta assai ampio così da rendere il gioco più intrigante per fasce di pubblico più ampie, e una modalità turbo, che accelera il tutto, dalla corsa ai combattimenti, così da favorire run multiple e soprattutto speedrun da immortalare sul web.
La spiccata verticalità delle mappe, il livello di sfida mediamente più alto rispetto a molti congeneri ed il tempismo richiesto in molti frangenti, quando salti al limite e nemici posizionati in maniera crudele si alterneranno, fanno di Ys Memoire un titolo frenetico, sempre giocato a mille all'ora, in una stramba commistione tra un gioco di ruolo (genere da sempre percepito come più lento e riflessivo) ed un arcade da sala giochi, dove una singola partita può durare anche solo una manciata di minuti.
Difficile percorrere pochi metri all'interno del mondo di gioco senza imbattersi in un nemico, in un punto di raccolta dei materiali per il crafting o in un baule, cosicché, nonostante mappe mai troppo articolate, la curiosità di quelli che si spingeranno ad esplorare palmo a palmo le aree di gioco sia sempre premiata.
Il combat system è tanto semplice quanto appagante, ed è proprio la sua immediatezza ad avergli garantito una certa immunità al passaggio del tempo: quest'affermazione era tanto vera su PSP quindici anni fa quanto lo è oggi su Nintendo Switch.
Per quanti fossero alla ricerca di un sistema di combattimento profondo e sfaccettato, con schivate, parry e finestre temporali ristrette, Ys Memoire non risponderebbe per nulla all'identikit del titolo ideale, ma il titolo Falcom compensa alla grande in velocità, azione al fulmicotone e boss fight entusiasmanti.
In questa versione per Nintendo Switch abbiamo peraltro notato come siano stati affinati i controlli dei salti, adesso più precisi e meno "scivolosi" di quanto non succedesse sulla console portatile di Sony tre lustri fa.
Pochi interventi, ma quasi tutti sul pezzo
Ai nostri lettori più attenti e a quanti avessero già portato a termine questa avventura, balzeranno subito all'occhio i nuovi artwork associati ai protagonisti, perfettamente in linea con la direzione artistica originale sebbene modernizzati nei tratti e nelle (poche) animazioni.
Come per le musiche, alla semplice pressione di un tasto è possibile fare un viaggio nel tempo e passare istantaneamente dalle vecchie illustrazioni alle nuove e viceversa, apprezzando così al meglio l'intervento dei grafici di Falcom.
Il motore grafico, e con esso l'aspetto del gioco, è rimasto il medesimo dell'uscita originaria, e quindi siamo dinanzi a tutti gli effetti ad un tuffo nel retrogaming, seppur in alta definizione: la cosa non disturba, però, perché la cosmesi del titolo si sposa benissimo con il gameplay, con le musiche, con la storia fin troppo sbrigativa. Questa è un'avventura di Adol Christin vecchio stile e non fa assolutamente nulla per nasconderlo, piaccia o meno.
L'inclusione del doppiaggio in lingua inglese rappresenta una delle maggiori novità di questa versione rimasterizzata, con tanto di voce narrante che introduce e contestualizza gli eventi nelle fasi iniziali ed in prossimità di certi snodi della trama.
Questa si rivela un'aggiunta sicuramente gradita, che avvicina Ys Memoire alle produzioni più recenti, ma, come sottolineato poche righe più sopra, la saga di Adol Christin ha raramente fatto leva sulla narrativa per catturare nuovi giocatori, tanto che moltissimi episodi, anche più recenti, non hanno dotato il protagonista di una voce.
Assai più pregnante, per quanto ci riguarda, è piuttosto l'inclusione di una tripla scelta per quanto concerne la colonna sonora, una delle migliori del franchise: oltre alla versione originale, sono presenti quelle che avevano accompagnato l'esperienza di gioco su console Nec, come il PC-8801 e il X68000, tutte rimasterizzate, che suonano in maniera significativamente diversa ma hanno in comune il senso del ritmo, i violini e le chitarre a comporre ritmi energetici e rapidi.
Esattamente come facemmo in occasione della nostra analisi della versione per PSP, non possiamo quindi che consigliare un buon paio di auricolari per godere al meglio di cotanta bellezza in forma musicale.
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