XPG Summoner | Recensione - La tastiera secondo Adata
Adata presenta la nuova tastiera XPG Summoner, sarà stata all'altezza delle aspettative?
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a cura di Giulia Garassino
Redattrice
XPG (Xtreme Performance Gear) è il brand di Adata che nasce con lo scopo di sviluppare prodotti per il gaming. Il nome non ci è del tutto nuovo: infatti, qualche tempo fa abbiamo avuto modo di provare le cuffie Precog. Oggi, invece, vogliamo parlarvi della tastiera XPG Summoner.
La tastiera è disponibile con differenti tipi di switch, ma la versione da noi testata presenta switch lineari Cherry MX Red e un layout US. La struttura della XPG Summoner è molto solida e robusta e il comfort nella battitura è buono, grazie anche alla presenza di un poggia-polsi molto comodo.
La periferica, che viene venduta per un costo di circa 100€ (al lancio), sarà davvero risultata all'altezza delle nostre aspettative? Andiamo a scoprirlo insieme.
Contenuto della confezione:
- Tastiera XPG Summoner
- Poggia-Polsi
- Extra keycaps
- Strumento per la rimozione dei keycaps
- Quick Start Guide
- Adesivi
Un bundle ricco di sorprese
La tastiera Adata XPG Summoner si presenta in una confezione standard. Sulla parte frontale troviamo una foto della stessa, mentre su quella posteriore abbiamo una breve descrizione delle caratteristiche principali. All'interno della scatola, la periferica, che è avvolta da una plastica trasparente, risulta ben vincolata da due blocchi di schiuma espansa.
Il bundle comprende inoltre diversi accessori. Prima di tutto troviamo un poggia-polsi, una classica guida e degli adesivi. All'interno, inoltre, sono presenti un classico strumento per la rimozione dei copri-tasti e nove extra keycaps. Questi, di colore rosso, possono sostituire i classici “WASD”, le frecce e il tasto di Windows
Tali accessori sono realizzati completamente in plastica. Lettere e simboli sono incisi con il laser e presentano un colore grigio trasparente – perfetti per essere illuminati.
La XPG Summoner è una tastiera completa
La Adata XPG Summoner è una tastiera dal layout completo. Sono presenti 104 tasti, con quindi anche il tastierino numerico. Nella versione da noi provata il layout è quello US. A vedere dalle descrizioni non sembra essere presente un layout alternativo e questo potrebbe infastidire un po’ gli utenti che vorrebbero utilizzarla anche per la scrittura. Ricordiamo infatti che, in questa particolare configurazione, accenti e simboli si trovano in posizioni differenti rispetto al modello italiano.
La tastiera, seppur presentando un layout completo, non è eccessivamente ingombrante. Le sue dimensioni sono di 449 x 135 x 44 mm per un peso di 951 g. Ancora più compatta della Roccat 121 Vulcan che abbiamo analizzato qualche mese fa.
A livello estetico la XPG Summoner è davvero molto semplice: presenta una livrea grigio canna di fucile; non sono presenti particolari simboli, se non il logo “XPG” appena sopra le frecce. In alto, sopra il tastierino numerico, troviamo invece indicatori LED e alcuni controlli: in particolare, abbiamo la rotella legata alla regolazione del volume e il tasto per il Muto.
A livello strutturale la tastiera risulta piuttosto solida e robusta. Il telaio è di alluminio, mentre la base è realizzata in plastica. Anche i copri-tasti sono realizzati in plastica ABS, nera, mentre le lettere e i simboli sono incisi a laser, con la superficie leggermente concava nella parte superiore, al fine di garantire una buona presa.
I tasti sono inoltre leggermente rialzati rispetto alla superficie di base. Questo consente di avere una buona propagazione dell’illuminazione LED, che non solo darà risalto alle parti incise con il laser, ma si diffonderà anche sulla base.
Per finire, sempre sulla scocca, sul bordo superiore di fianco al cavo di alimentazione (realizzato in tessuto intrecciato), troviamo una porta USB 2.0. Questa è decisamente comoda, in particolare se la locazione del nostro PC non ci consente di raggiungere agilmente le porte sul retro.
Una buona ergonomia
È bene spendere anche due parole per quel che riguarda l’ergonomia della tastiera. La XPG Summoner è molto solida e ben ancorata alla superficie di appoggio – merito non solo dei materiali di costruzione, ma anche dei gommini posti sul retro. La gomma della parte posteriore, unita al peso della periferica, permette di avere un buon feedback ad ogni battuta e non abbiamo particolari fenomeni di rimbalzo. Premendo i tasti, infatti, avvertiamo solo una leggerissima oscillazione, ma nulla di più.
Un aiuto al fattore ergonomia viene dato sicuramente dal poggia-polsi. L'accessorio è realizzato in plastica, ricoperto di eco-pelle e imbottito di memory foam. Questa è sufficientemente alta da consentire una postura più che ottimale. I polsi vengono sorretti all'altezza perfetta, inoltre l’imbottitura è molto morbida e questo consente di mantenere tale posizione per lunghi periodi senza problema. Il poggia-polsi è inoltre attaccato alla tastiera per mezzo di magneti e, dunque, ancoraggio e rimozione sono decisamente semplici e intuitivi.
Che switch scegliere? La XPG Summoner ce ne propone tre differenti
Per quanto concerne gli switch, la XPG Summoner si equipaggia dei classici Cherry MX. Sarà possibile scegliere fa tre differenti interruttori: Cherry MX Blue, Cherry MX Speed e Cherry MX Red.I primi sono i classici interruttori clicky, i quali presentano una forza di attivazione di 50 g, un punto di attivazione di 2,2 mm e un suono abbastanza marcato.
I Cherry MX Speed, invece, sono i nuovi switch lineari super veloci. Presentano una forza di attivazione analoga a quella degli switch rossi, ovvero 45 g, ma un punto di attivazione di soli 1,2 mm, rispetto ai 1,9 mm dei Cherry MX Rossi.
Scegliere gli switch adatti è certamente una questione personale. Come per tanti altri accessori del mondo gaming è molto difficile trovare qualcosa che possa accontentare tutti. Per questo motivo, molte aziende propongono sempre diverse alternative – e Adata non è stata da meno. Sicuramente i clicky blu si adattano a coloro che hanno necessità di avere uno strumento atto alla scrittura. I due lineari, invece, si prestano bene al mondo dei videogiochi.
Purtroppo noi non abbiamo potuto provare con mano la versione con i nuovi Cherry MX Speed, ma riteniamo che possano essere perfetti per coloro che necessitano una periferica per giocare. Se il vostro utilizzo è il gioco nudo e crudo, allora la scelta dovrebbe ricadere assolutamente su questi.
Come si comporta la XPG Summoner in azione?
Come abbiamo accennato, la versione da noi provata presenta gli interruttori lineari Cherry MX Red. Con questa configurazione, la XPG Summoner si presta bene ad essere utilizzata in gioco ed è proprio qui che l’abbiamo testata maggiormente.
Per fare una breve premessa, ricordiamo che la tastiera supporta il rollover completo. Abbiamo già affrontato l’argomento, ma per darvi una rinfrescata ricordiamo qualche nozione di base: il key rollover è la capacità di una tastiera di gestire sequenze di tasti premuti in contemporanea in maniera corretta. Dire di avere un NKRO (rollover completo), significa che tutti i singoli tasti vengono elaborati singolarmente e indipendentemente e ciò consente di percepire tutte le pressioni rilevate, senza alcun limite di tasti premuti.
Le nostre prove si sono svolte in particolare su Rainbow Six Siege, Valorant, The Division 2, Doom Eternal e Call of Duty. Abbiamo voluto mettere alla prova la tastiera con titoli FPS, così da verificarne precisione e rapidità. Durante il gioco ci siamo trovati decisamente bene. La XPG Summoner ha risposto sempre in maniera ottimale, brillante e con precisione. Non ha mai mancato un colpo. Inoltre, come già accennato, grazie alla sua robustezza, è sempre rimasta solida ad ogni battuta, anche nelle azioni più concitate.
Manca forse qualcosa?
La tastiera XPG Summoner presenta delle ottime caratteristiche, eppure sentiamo la mancanza di qualcosa. Quello che effettivamente non è presente è un software di gestione. Tutte le funzioni, che siano esse legate alla configurazione delle macro o agli effetti di illuminazione, sono gestiti direttamente via hardware.Da una parte questo risulta decisamente comodo per coloro che non hanno molte pretese e vogliono una periferica pronta all'uso. Dall'altra parte, però, questo aspetto limita leggermente le funzionalità messe a disposizione.
Partendo dall'illuminazione LED RGB, questa potrà essere agilmente modificata tramite il tasto funzione. Premendo ad esempio il tasto FN in combinazione con i tasti da F1 a F5, potremo cambiare colore, passando da rosso a giallo, a blu e così via. In totale avremo la possibilità di cambiare fino a sei colori differenti.
Oltre al colore statico, però, sono presenti anche degli effetti luminosi. Questi potranno essere regolati con la combinazione del tasto FN e le frecce destra/sinistra. Premendo invece il tasto FN + le frecce su/giù, regoleremo la luminosità attraverso ben 5 livelli (da 0% a 100%). Gli effetti proposti sono tra i più comuni, come arcobaleno, onda e così via. Purtroppo, a livello di personalizzazione dei LED manca quello che altri modelli concorrenti riescono ad offrire, come ad esempio la colorazione di ogni singolo tasto in modo autonomo.
Le macro dove sono?
Come abbiamo accennato, sempre tramite hardware, sarà possibile gestire anche le macro (ovvero combinazioni di funzioni per singolo tasto). La XPG Summoner è in grado di registrare combinazioni in cinque differenti profili.
Per scegliere un profilo non dovremo fare altro che passare da un colore all'altro con la combinazione dei tasti FN+F1-F5. Una volta scelto il profilo desiderato, basterà premere la combinazione FN+Alt destro, per poter avviare la registrazione. Una volta registrata la macro, non ci resterà che premere la combinazione dei tasti per salvarla e terminare la registrazione. Al termine avremo quindi 20 secondi per cliccare un tasto qualsiasi e assegnare la macro.
Il funzionamento è molto semplice e intuitivo, eppure non è completo. Chi ha a che fare con tastiere da gioco sa bene che quelle provviste di un software di gestione consentono di accedere a molte più funzionalità. Non solo: infatti, è possibile registrare combinazione di tasti, ma è spesso presente una funzione che ne regola pressione, tempi e ulteriori collegamenti. Insomma, la registrazione via hardware è molto comoda qualora si vogliano registrare semplici scorciatoie a programmi e strumenti di base, ma non è sufficiente per azioni più complesse.
Inoltre, un altro problema è quello che riguarda i profili stessi. Sebbene non sia complesso distinguerli (basta identificare il colore) spesso non è così semplice ricordarli. Dunque, questo potrebbe creare una certa confusione nell'operatività.
Chi dovrebbe acquistare la XPG Summoner?
Facendo quindi un breve sunto delle caratteristiche e delle funzionalità offerte, a chi è indirizzata la tastiera firmata Adata? Sicuramente si tratta di un ottimo prodotto a livello di materiali: è abbastanza compatta, seppure presenti un layout completo, quindi è perfetta per quasi tutti gli spazi, anche i più ristretti. La presenza del tastierino, però, ci spinge a pensare che si adatti ad utenti che non ne facciano uso soltanto in gioco.
Nonostante strutturalmente sia un modello al pari di tanti altri concorrenti sul mercato, a livello di funzionalità potrebbe essere equiparata ad un modello entry level. Come abbiamo visto, infatti, la personalizzazione è un po’ limitata ed è perfetta per tutti quei giocatori che non hanno grosse pretese. Sicuramente l’utente designato è colui che desidera una periferica pronta all'uso.
Quello che fa muovere l’asticella verso la scelta consigliata è il prezzo di lancio. Sebbene infatti, al momento della recensione, sia salito tra i 140 e i 160€, in realtà, quello consigliato è intorno ai 95-100€. Un prezzo decisamente appetibile, considerato che ci sono pochi nuovi rivali che si aggirano attorno a questa cifra.
Se volete acquistare la tastiera Adata XPG Summoner, potete farlo direttamente su Amazon.
Voto Recensione di XPG Summoner | Recensione - La tastiera secondo Adata - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Robusta, solida e poco ingombrante
-
Buona ergonomia
-
Poggiapolsi comodo
-
Presenza di una porta USB
Contro
-
Assenza di un software di gestione
-
Funzionalità e gestioni limitate
Commento
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