Wavelengths, la storia di Steph è per i fan di Life Is Strange | Recensione DLC
Siamo tornati ad Haven Springs, 365 giorni prima dell'arrivo di Alex Chen.
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a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Deck Nine
- Produttore: Square Enix
- Distributore: Koch Media
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , STADIA , PS5
- Generi: Avventura grafica
- Data di uscita: 10 settembre 2021
Dopo l’uscita di Life is Strange True Colors (che abbiamo recensito su queste pagine), Deck Nine si concentra sul personaggio di Steph Gingrich, la protagonista del DLC Wavelengths che fa da prologo all’ultimo episodio del franchise di Life is Strange.
Ma questo lo sapete già, perché era noto. Quello che non sapete è che Wavelengths si rifà anche agli eventi del primo Life is Strange e di Life is Strange: Before the Storm.
All’inizio della partita, quando avvierete il DLC, vi verrà chiesto se avete giocato la prima stagione del franchise, e soprattutto quale sia stata la vostra scelta conclusiva del finale. Nel caso non l’abbiate giocato verrà assegnata una scelta casuale. Ma, indubbiamente, una grande parte del significato di Wavelengths si va a perdere.
Per questo motivo, da ora in poi, sarò costretto a parlare della trama delle prime iterazioni di Life is Strange. Se non li avete giocati, vi sconsigliamo di proseguire con la lettura.
Se non avete completato Life is Strange e Life is Strange: Before the Storm, vi raccomandiamo di interrompere la lettura.
Wavelengths racconta il primo anno di Steph ad Haven Springs, il luogo in cui si ambienta Life is Strange True Colors. Ma soprattutto racconta come la ragazza abbia vissuto il gigantesco trauma dovuto alla morte di Rachel e Chloe, oppure l’uragano che ha distrutto Arcadia Bay e durante il quale la sua famiglia ha perso la vita.
Deck Nine non fa tutto subito, però. Con molta intelligenza usa l’espediente delle copertine dei vinili (che sono diversi a seconda della scelta fatta alla fine di Life is Strange), alcune delle quali provocano a Steph dei ricordi dolorosi che la investono in maniera violenta. Non si vedono come dei flashback, ma come suoni e voci indistinte che Steph ricorda in un periodo della sua vita che vorrebbe lasciarsi alle spalle.
L’intero episodio si svolge all’interno del negozio di vinili in cui Steph inizia a lavorare, dopo il suggerimento di Gabe. Una storia che conosciamo da True Colors, ma che qui vediamo iniziare e concretizzarsi.
Wavelengths, ovvero il primo giorno di lavoro
L’espediente di replicare quattro giornate di lavoro di altrettante stagioni è interessante, perché restituisce una dimensione più reale della storia di Steph, mentre vediamo lei ambientarsi mese dopo mese. Dapprima mettendo a posto tutti i problemi del negozio sfitto, e poi personalizzando l’arredamento a suo piacimento in quella che, di fatto, diventa la sua casa dopo la fuga da Arcadia Bay.
Steph – e con lei il giocatore – deve gestire la radio tra la trasmissione di musica, le risposte alle telefonate, e più completare alcune faccende relative al negozio. Non pensate di ritrovarvi in un gestionale ovviamente, perché il gameplay è lo stesso del titolo originale.
Tuttavia l’idea, pur risultando ripetitiva in alcuni frangenti, è interessante. La ripetitività, in fondo, non è alla base di ogni lavoro? Il dover far passare ogni volta gli annunci pubblicitari, mettere su i vinili, rispondere al telefono, diventano gesti sì tediosi, ma Steph si sente sempre più a suo agio.
Partendo da un lavoro per cui non ha le minime qualifiche, la ragazza comincia a divertirsi e fare sua questa nuova vita. Fatta, almeno inizialmente, della solitudine di Steph ad Haven Springs, arrivata senza conoscere nessuno e impegnata in un lavoro che le porta via molto tempo.
Una seconda possibilità che si concretizza anche con la creazione di un profilo in una dating app in stile Tinder. La creazione stessa è in mano al giocatore, e in base agli interessi scelti e le frasi selezionate poi cambieranno i match che Steph potrà ottenere dalle ragazze iscritte all’app. Durante il gioco, in maniera del tutto libera, si può accedere al telefono per continuare a chattare con le persone interessanti, ovviamente flirtare, e decidere di fissare degli appuntamenti.
Con il tempo si può scoprire come è andata con gli appuntamenti andando a ritroso nella messaggistica. Si scopre, così, una Steph diffidente nel riuscire ad aprirsi completamente alle altre persone, insicura di quello che deve fare ed essere nella vita, e quindi incapace di creare un rapporto stabile.
In questo caso va fatto un plauso particolare per i dialoghi (così come all’adattamento in italiano), che risultano assolutamente credibili rispetto ai personaggi e alla situazione. Una cosa che, spesso, nei videogiochi finisce per essere sempre stereotipata o banale.
Oltre alla gestione della radio, Steph inizia questo gioco per cui gli ascoltatori le chiedono consigli e, dopo una previsione azzeccata riguardo la fine di un rapporto di una coppia di ragazzi, tutti cominciano a pensare che lei abbia una innata capacità di intuire il futuro. Cosa che, in realtà, lei fa tirando semplicemente un dado (è appassionata di giochi di ruolo, ricordate?), il cui risultato le suggerisce il tenore della risposta da dare e che il giocatore può scegliere.
Sulla stessa lunghezza d'onda
Mentre il negozio si riempie di oggetti legati alle persone con cui Steph esce, o che frequenta per un po’, c’è anche la possibilità di scegliere come sarà la canzone che la ragazza sta scrivendo, e che verso la fine dell’episodio sarà completa ed ascoltabile.
Ma ciò che rende Wavelengths un racconto interessante, piacevole e caldo nelle tre ore circa che impiegherete a completarlo, sono proprio Steph e il tema principale della sua storia.
La protagonista fugge da Arcadia Bay e da tutto ciò che il dolore degli eventi accaduti rappresenta. Tutti coloro che Steph conosce in questo primo anno ad Haven Springs, e tutte le cose che fa, sono esperienze che servono alla ragazza per capire se abbracciare una vita di positività e ricominciare, oppure abbandonarsi allo sconforto definitivamente.
In questo aiuta soprattutto Mikey, personaggio già apparso in Before the Storm, il compagno di giochi storico di Steph. Attraverso l’insistenza del ragazzo per continuare a giocare insieme di ruolo, Steph si ritroverà a confrontarsi inevitabilmente con il suo passato, il peso di ciò che è accaduto ma anche, a sorpresa, una cosa che lei si pente di non aver fatto in un momento cruciale del cordoglio collettivo.
Il modo in cui Deck Nine utilizza Wavelenghts per approfondire Steph Gingrich è davvero ottimo. C’è una grande cura per i dettagli dalle ambientazioni ai dialoghi, passando per una regia che è sempre attenta a sottolineare anche con le immagini i vari stati d’animo della ragazza, così come il tenore di ogni situazione.
Ottima, infine, anche la colonna sonora fatta di pezzi su licenza – quelle wavelengths, le lunghezze d’onda della musica, della radio, ma anche delle persone che Steph si ritroverà a conoscere, ad amare ed odiare, nei suoi primi 365 giorni ad Haven Springs. Subito prima che una certa Alex Chen arrivi ad Haven Springs, altrettanto spaesata, proprio come lei all’inizio.
Wavelengths è contenuto nell'Edizione Deluxe di Life is Strange True Colors: potete acquistarla su Amazon al miglior prezzo!
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Idea alla base molto interessante
-
Ottimi gli assist ai primi Life is Strange
-
Selezione musicale di gran gusto
Contro
-
Può risultare ripetitivo
-
Non imperdibile se non avete apprezzato il personaggio di Steph
Commento
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