WARNO | Recensione - Il miglior wargame sulla Guerra Fredda?
Abbiamo approfondito la versione completa di WARNO, titolo tremendamente complesso, ma capace di soddisfare i veterani degli strategici su PC.
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a cura di Marino Puntorieri
Redattore
In sintesi
- Uno strategico tremendamente complesso, ma che sa regalare enormi soddisfazioni.
- Tantissime unità per plasmare i propri plotoni in modo unico.
- Diversi limiti sul piano dell'interfaccia.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Eugen Systems
- Produttore: Eugen Systems
- Testato su: PC
- Piattaforme: PC
- Generi: Strategico
- Data di uscita: 20 gennaio 2022 (Accesso Anticipato) - 23 maggio 2024
Quando si parla di videogiochi, uno degli aspetti spesso sottovalutato in fase di realizzazione può riguardare la capacità di bilanciare la complessità del gameplay con un’interfaccia quanto più possibile user friendly per l’utente finale.
Una considerazione ancora più importante nel mondo degli strategici, dove proprio l’interfaccia di gioco può rivelarsi l’ago della bilancia per un’esperienza longeva e appetibile per il pubblico più attento e veterano. Questo, però, deve avvenire senza dimenticarsi del giocatore alle prime armi, che deve essere guidato nel modo più naturale possibile.
Riferendoci invece al gioco qui oggetto di analisi, ovvero WARNO, tale equilibrio sussiste solo fino a un certo punto, dal momento che mantiene un’evidente spigolosità del gameplay quasi figlia di un tempo passato più puro che strizza l'occhio agli strategici old-school, in una chiara scelta stilistica dei suoi sviluppatori.
Ne viene fuori un modo di vivere la gestione della guerra moderna su PC estremamente realistico e sfaccettato fin dalla prima partita, che non si pone il problema di adattarsi a un’utenza che potrebbe necessitare di tempo – forse troppo – per coglierne ogni sfaccettatura.
Si tratta di un elemento che abbiamo evidenziato, tra punti di forza e di debolezza, fin dalla precedente prova della versione early access da parte del nostro Daniele Spelta e che trova in questa versione finale delle conferme più marcate e decise.
Non che questo sia necessariamente un male, sia chiaro, ma si tratta di un elemento distintivo che vogliamo evidenziare fin da queste prime righe: se vi state approcciando ai grandi giochi di guerra strategici per la prima volta, sappiate che WARNO sarà un maestro molto, molto severo.
Est contro Ovest
WARNO è un progetto realizzato dal team parigino Eugen Systems, figlio di un’esperienza pluriennale in diversi wargame e preceduto dalla serie Steel Division, tra battaglie focalizzate su momenti bellici specifici della Seconda Guerra Mondiale.
Adesso il team ha sapientemente deciso di proiettare il videogiocatore alla fine degli anni ’80, alle porte di una Guerra Fredda sfociata irrimediabilmente in un vero e proprio conflitto tra le forze armate della NATO e dell’Unione Sovietica.
Scelta ucronica che estende ulteriormente la complessità di un esercito da gestire, con ora ancora più classi di unità rispetto al passato – e che è solo in parte tarata con alcune accortezze che tenderebbero la mano ai curiosi.
Una delle più grandi criticità mosse a Eugen Systems nei passati lavori riguardava la scarsa presenza di contenuti al lancio, ma con WARNO abbiamo una piacevole inversione di tendenza.
Il tutto, accompagnato da una manciata di campagne a turni che offrono scenari bellici su porzioni di mappe dove muovere le truppe come vere e proprie pedine su un fitto scacchiere, oltre al dedicarsi al combattimento in tempo reale.
Gli sviluppatori hanno sapientemente imparato dai feedback ricevuti e, senza una precisa narrazione, hanno realizzato un contesto storico (ipotetico) sorprendentemente ricco di dettagli ed avvenimenti fittizi che fanno da cornice alle varie modalità.
Niente di eccezionale, sia chiaro, ma si nota con piacere un certo sforzo per non dare l’idea di trovarsi davanti l’ennesima riproposizione della guerra tra Est e Ovest nell’Europa Centrale senza un minimo di spiegazioni.
Sempre parlando di contenuti, a tal proposito, il team ha già confermato di essere a lavoro su numerosi aggiornamenti. Tra mod ed opzioni eventuali multigiocatore, si ha la sensazione che il periodo in early access abbia dato la possibilità a WARNO di uscire fin da subito come un gioco considerabile completo a tutti gli effetti, con il team che ha fatto tesoro dei feedback.
Un esercito da guidare con maestria
Il gameplay delle battaglie in tempo reale, ovviamente, rappresenta il fulcro dell’esperienza che WARNO può offrire al proprio pubblico, che accoglierà in particolare quei giocatori più votati alla pianificazione maniacale di ogni movimento.
Ciò si riassume in una quantità spropositata di voci e variabili da considerare a seconda di ogni tipologia di unità, con una complessità tale da generare soddisfazione solo quando appresa e poi seguita con la giusta attenzione.
Si riprende, in sostanza, il fatidico tema della complessità menzionata fin dal precedente provato, con una curva dell’apprendimento estremamente ripida e non adatta a tutti, ormai marchio di fabbrica di Eugen Systems.
Ciò però giustifica solo in parte l’interfaccia di gioco di WARNO, a tratti indecifrabile e ricca di informazioni, difficile da suddividere e classificare per importanza durante i momenti più critici della battaglia. Si finisce così per il sentirsene investiti e non sapere bene in che direzione guardare.
Bisogna menzionare la presenza, finalmente, di una sezione a sé che funge da vero e proprio tutorial, suddiviso in brevi e molteplici sessioni.
Scelta accettabile e apprezzabile, ma che riesce solo in parte a sopperire a quanto detto poco sopra – e bisognerà intraprendere un faticoso percorso di trial and error sul campo per riuscire a padroneggiare un minimo la quantità di opzioni belliche inserite dagli sviluppatori.
Una volta scesi a patti con ciò, WARNO mostra tutto il suo potenziale e regala momenti estremamente coinvolgenti e ricchi di soddisfazione. La gestione delle varie truppe riflette una dimensione estremamente realistica di causa-effetto, articolata per valorizzare le strategie di chi conosce bene le risorse a disposizione, con annessi punti di forza e di debolezza.
Meglio mandare degli aerei in ricognizione sopra le aree da conquistare e cercare di evitare la contraerea, o posizionarsi in una qualche posizione sopraelevata per dare maggiore gittata all’artiglieria e predisporre del fuoco di sbarramento su specifici punti della mappa?
Sui cingolati abbiamo una quantità di parametri spropositata per velocità, resistenza, gittata e portata dei danni; meglio gettarli in prima linea in uno scontro frontale o dare adito a qualche accerchiamento più ragionato sfruttando i blindati più rapidi?
Queste sono solo alcune tra le più semplici soluzioni che possono venire in mente giocando a WARNO, con la necessità costante di doversi adattare a mosse imprevedibili e cambiare totalmente strategia per evitare di incombere in improvvisi e bruschi game over.
La IA su questo, inoltre, si è dimostrata temibile e da non sottovalutare nemmeno nelle più classiche situazioni in superiorità numerica. Su quest’ultimo aspetto è difficile non apprezzare il lavoro svolto per i settaggi legati ai livelli difficoltà degli avversari, con quella più alta quasi sinonimo di follia e masochismo – considerando la letalità dei generali guidati dalla CPU, anche per i giocatori più navigati.
La soddisfazione, raggiunta una vittoria, è ovviamente enfatizzata da tutte queste variabili ed è figlia della fatica di chi ha compiuto un percorso di apprendimento lungo, costante e faticoso.
Guerra in alta definizione
Tecnicamente parlando, WARNO si difende egregiamente senza mostrare mai un cenno di cedimento. Tra esplosioni, proiettili che attraversano il campo di battaglia ed edifici completamente avvolti nelle fiamme dopo qualche colpo ben assestato, sembrerà sempre di essere immersi in un vero e proprio conflitto, purtroppo sempre terribilmente attuale.
Merito dei tantissimi dettagli che caratterizzano le singole unità – così come le varie ambientazioni, tra distese di vegetazioni e giungle urbane che fanno da perfetta scacchiera a un conflitto che promette adrenalina e colpi di scena di partita in partita.
Confermiamo solo le incertezze poligonali sulla fanteria evidenziate sin dall’early access, così come per i disegni utilizzati per raffigurare nei vari deck le unità da schierare sul campo di battaglia.
Per quanto riguarda l’interfaccia di gioco, invece, ribadiamo quanto sia eccessivamente stratificata, per la presenza delle troppe voci e icone sia durante le battaglie in tempo reale sia sulla mappa a turni durante le campagne.
Ultimo, ma non per importanza, ci sentiamo invece di apprezzare il lavoro svolto sulla telecamera, con l’indicatore posizionabile direttamente con il mouse e che permette in pochi click di seguire i singoli battaglioni a distanza ravvicinata e i loro spostamenti in modo completamente automatico – anche se per la maggior parte del tempo probabilmente si preferirà avere una visione d’insieme dall’alto per ovvie ragioni gestionali.
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Voto Recensione di WARNO | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Un wargame estremamente curato per la microgestione degli eserciti
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Contenutisticamente di spessore fin dal lancio definitivo
-
Finalmente un tutorial per orientarsi tra le varie meccaniche...
Contro
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... ma il gioco rimane molto complesso e difficile, soprattutto senza la giusta pazienza
-
L'interfaccia di gioco è troppo densa di icone e voci che creano confusione
Commento
Il progetto realizzato da Eugen Systems è un titolo con il quale è irrimediabilmente necessario scendere a patti, per entrare nel mood di un’esperienza molto punitiva e che non fa sconti in termini di curva d'apprendimento. Una volta superati questi ostacoli, presenti tanto nella forma quanto nella sostanza, si potrà godere appieno di un’esperienza di gioco che saprà regalare tantissime gioie agli amanti della strategia, soprattutto nella sua declinazione più pura e nostalgica.
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