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TT Isle Of Man: Ride on the Edge 3 | Recensione - Un cambio di rotta

TT Isle Of Man: Ride on the Edge 3 cambia team di sviluppo e introduce un nuovo mondo open world con eventi e sfide sparse per l'isola di Man.

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a cura di Giulia Garassino

Redattrice

In sintesi

  • Un nuovo mondo open world in cui trovare vari eventi
  • Fisica rivisitata, anche se non è ancora all'altezza dei concorrenti

Informazioni sul prodotto

Immagine di TT Isle of Man: Ride on the Edge 3
TT Isle of Man: Ride on the Edge 3
  • Sviluppatore: Raceward Studio
  • Produttore: Nacon
  • Distributore: Nacon
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX , XONE , PS4 , SWITCH
  • Generi: Simulazione , Racing Game
  • Data di uscita: 11 maggio 2023

NACON e RaceWard si preparano al lancio di TT Isle Of Man: Ride on the Edge 3, disponibile su PlayStation 4, PS5, Xbox One, Series X/S, PC e Nintendo Switch a partire dall’11 Maggio 2023. Tra i tanti titoli di corsa su due ruote presenti sul mercato videoludico, TT Isle non è mai stato il migliore a livello di fisica e animazioni, ma ha sempre avuto dalla sua il fascino legato all’ambientazione. Parliamo di una location suggestiva, caratterizzata da vicoli stretti e strade sinuose, celebre per la sua pericolosità.

Quest’anno, il cambio del team di sviluppo ha dato una nuova rotta al titolo che si sta muovendo sempre di più verso il simcade. Un nuovo mondo open world da esplorare e un sistema di guida leggermente rivisitato sono ottime basi, anche se non sono ancora abbastanza: manca ancora quella cura del dettaglio e quel livello di precisione che ci aspettiamo in un titolo di simulazione.

Senza troppi giri di parole, quindi, montiamo in sella e scendiamo in pista per scoprire tutto quello che c’è da sapere su TT Isle Of Man: Ride on the Edge 3.

Partiamo con la novità: Open Roads

TT Isle Of Man: Ride on the Edge 3 ci porta sull’isola di Man, con un insieme di circuiti reali e immaginari, tra cui gli storici Clypse e St John's Courses, anche se, all’appello, manca il famoso circuito di Billown e non solo. Troviamo sempre un’ambientazione suggestiva, fatta di un percorso cittadino ricco di fascino.

La vera novità di quest’anno, però, è l’introduzione di un ambiente open world, le "Open Roads". Sebbene l’intenzione sia buona, non immaginatevi un’esperienza proprio identica a Forza Horizon: la base di partenza è buona, ma la strada da fare è ancora tanta.

La strada da fare per avere un open world degno di nota è ancora tanta.
L’intera ambientazione è suddivisa in due strade principali, alcune stradine di campagna e stretti tornanti, per un totale di otto tracciati completi. Questi, però, possono essere suddivisi a loro volta in aree più piccole, regalando un totale di 32 sezioni completamente percorribili sia in condizioni di asciutto che sul bagnato.

All’interno di questo mondo, avremo a disposizione diversi eventi a cui partecipare – sebbene, in sostanza, si tratti sempre delle solite gare. Ci saranno sfide a tempo, gare uno contro uno contro famosi piloti del TT, oppure eventi in cui ci saranno date alcune limitazioni. In sostanza, andremo in diversi punti della città, parteciperemo agli eventi e questi ci permetteranno di progredire nella stagione, fino ad arrivare al punto finale di ogni stagione che è la gara TT dell’isola di Man.

Purtroppo, non ci sono altre particolarità e questo vasto mondo finisce per essere un po’ monotono. Sicuramente, l’idea di base è interessante e siamo felici che il team di sviluppo stia procedendo in questa direzione, ma la strada da fare per avere un open world degno di nota è ancora tanta.

Diverse modalità di gioco

Oltre all’introduzione del nuovo open world, TT Isle Of Man: Ride on the Edge 3 mette a disposizione diverse modalità di gioco, tra cui una modalità carriera e una campagna costituita da gare con piloti ufficiali e i tracciati dell’isola di Man.

Per quanto concerne la campagna principale, sarà possibile scegliere di gareggiare in una delle due classi: Supersport o Superbike. Le prime sono moto sportive che presentano una cilindrata inferiore, mentre le Superbike sono bolidi con oltre 200 CV e che superano i 300 km/h di velocità massima. Oltre a queste due categorie, però, non troverete nient’altro.

Non sarà possibile, infatti, creare la propria squadra o il proprio pilota e questo significa che non ci saranno neanche opzioni per modificare la livrea della nostra moto, i caschi o altro. Potremo scegliere di gareggiare soltanto con i dieci piloti ufficiali di Supersport o Superbike, tra cui un italiano, ma anche leggende del TT come Michael Dunlop e John McGuinness.

Oltre a questo, abbiamo anche una modalità carriera che consta di otto eventi di qualificazione non ufficiali e otto eventi di gara non ufficiali. Prima di poter competere nelle qualifiche e le gare ufficiali di Supersport o Superbike TT, sarà necessario completare gli eventi non ufficiali.

Le gare e qualificazioni non ufficiali vengono affrontate su piste differenti, attraverso una prova a tempo che troveremo all’interno dell’isola. Per poter iniziare una gara è essenziale tenere la frizione, onde evitare di incorrere in qualche penalità. Questo sistema fa sì che ci siano un barcollamento iniziale e uno slittamento non così semplici da controllare.

Il sistema di guida è cambiato?

Con il cambio del team di sviluppo e le nuove introduzioni, ci saremmo aspettati anche un cambio del sistema di guida e della fisica che, fino a questo momento, non sono mai stati nulla di eclatante, anzi. Diciamo che, in sostanza, non c’è mai stato paragone con altri titoli come MotoGP o SBK e, purtroppo, anche questo nuovo capitolo non porta a nulla di sorprendente.

TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 cambia il modello di guida rispetto al passato, cercando di introdurre uno stile più realistico e ci riesce solo in parte. Le moto, infatti, ci appaiono più pesanti e instabili rispetto a una guida completamente arcade, ma ancora non raggiungono il livello di simulazione desiderato.

Iniziamo a percepirne il peso durante le sessioni, ma non possiamo dire che sia tutto perfetto. Sebbene, ci siano alcuni miglioramenti rispetto al passato, il sistema di guida non è avanzato come speravamo. Ce ne accorgiamo soprattutto quando affrontiamo percorsi particolarmente stretti o sinuosi, dove facciamo quasi fatica a controllare il nostro personaggio.

Quando ci spostiamo il pilota si muove, ma la moto sembra quasi non seguire le nostre azioni. La fisica del pilota, purtroppo, non è ancora in grado di stare al passo con gli altri concorrenti sul mercato.

Il titolo presenta, comunque, diversi livelli di realismo che sarà possibile selezionare in ogni momento della competizione. Nel dettaglio, si tratta di profili prestabiliti, non modificabili, che ci permetteranno di affrontare le gare in maniera più o meno reale, per dare modo al titolo di essere apprezzato su ampia scala.

Questo, però, è vero a metà. Il vero problema, forse, è che gli sviluppatori non sono ancora riusciti a trovare il giusto compromesso per il loro sistema di guida. Da una parte, infatti, abbiamo qualcosa che non raggiunge per nulla i livelli di simulazione a cui siamo abituati; dall’altra, però, abbiamo un modello complicato, per nulla scattante e reattivo.

Questo genera difficoltà di apprezzamento sia verso gli amanti della simulazione, sia verso coloro che vogliono farsi una corsa solo per puro divertimento.

Un livello tecnico migliorabile

Anche a livello grafico TT Isle of Man: Ride on the Edge 3 poteva fare di più. Abbiamo una location unica e suggestiva che è sempre stata il punto forte del titolo, ma che non viene espressa al meglio nella produzione di quest’anno.

L’ambiente, infatti, è un po’ scarno e superficiale, non ci sono troppi dettagli e in generale, alcuni modelli rimangono abbastanza approssimativi. Il colpo d’occhio generale non viene avvalorato da quei particolari che avrebbero reso l’atmosfera decisamente più invitante. Non abbiamo nessuna miglioria nelle livree o nei piloti e, inoltre, percepiamo anche un minor livello di elementi a corredo.

Poca vegetazione, meno riempimento delle zone, insomma un impoverimento generale. Pochi dettagli anche nella riproduzione dei suoni che, se dal punto di vista dei motori non trovano troppa differenza, dal punto di vista dell’ambiente risultano molto scarni e non curati.

Per quel che riguarda il comparto tecnico generale, invece, non abbiamo assistito a particolari problematiche legate al frame rate – che, anzi, è rimasto piuttosto stabile durante tutta la nostra prova. Non ci sono stati particolari problemi durante le corse, anche se la zona dei menù non è particolarmente pulita ed esente dalla presenza di alcuni glitch che, però, non hanno mai dato sostanziali problemi al gioco.

Voto Recensione di TT Isle Of Man: Ride on the Edge 3 | Recensione


6.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Ambiente suggestivo e unico...

  • Tanti eventi da affrontare

  • Buon numero di piloti e licenze ufficiali

Contro

  • ... ma scenario migliorabile nella cura dei dettagli

  • Open world che necessita di maggiore coinvolgimento

  • Fisica ancora da migliorare

Commento

TT Isle Of Man: Ride on the Edge 3 inizia a muoversi nella giusta direzione, ma manca ancora di molti dettagli. La base è buona, la location è ottima, ma il modello di guida e la cura dei particolari sono da rivedere. Sebbene il nuovo team di sviluppo si stia muovendo nella giusta direzione per tirare fuori un buon sistema di simulazione, i passi da fare per raggiungere i competitor sono ancora tanti. Anche l'introduzione di un open world è molto apprezzabile, ma si deve fare di più, si deve offrire di più. Il titolo è divertente da giocare, ma non è appagante per gli esperti e non è così semplice per i neofiti. Siamo sicuri, però, che questo possa essere l'inizio di un percorso molto interessante per la nuova idea della serie TT Isle Of Man.
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