Transport Fever 2, il gestionale dedicato ai trasporti pubblici
Urban Games ci ha mostrato in anteprima il nuovo gestionale in cui potremo creare la nostra rete di trasporti definitiva
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Chi fa il pendolare per andare a scuola o al lavoro avrà sicuramente sperimentato in prima persona la triste esperienza di dover attendere un treno o un bus in enorme ritardo, se non addirittura cancellato. In quei momenti le imprecazioni verso persone, oggetti, città e divinità sono lo sfogo più immediato per sbollire la rabbia del tempo perso, spesso inveendo contro il sistema di trasporti e il suo malfunzionamento. Se la situazione vi suona familiare allora presto avrete occasione di dimostrare di poter fare di meglio creando la linea ferroviaria dei sogni, quella che non arriva mai in ritardo.
Siamo volati fino a Berlino per prendere un treno dove abbiamo potuto provare il nuovo gestionale dedicato a ogni tipo di trasporti, Transport Fever 2, con cui abbiamo gestito le linee di un treno mentre eravamo a giocare su un treno, in una sorta di Inception dei trasporti pubblici.
Transport Fever 2 è il sequel del primo episodio uscito nel 2016 e sviluppato da Urban Games, un team di sviluppo situato in Svizzera nato nel 2013. Il loro primo gioco è stato Train Fever, uscito nel 2014, che, realizzato da sole 4 persone, è riuscito a vendere ben 250 mila copie. Nel 2016 è uscito il primo Transport Fever, sviluppato da un team di 12 persone, che al suo debutto su Steam è arrivato a vendere ben 500 mila copie, nonostante si tratti di un genere piuttosto di nicchia.
Urban Games è stata influenzata nelle sue creazioni da un grande classico del passato, Transport Tycoon, titolo di MicroProse del 1994 che negli anni ha fatto nascere una buona nicchia di appassionati di questo particolare tipo di gestionali.
Con la nostra prova abbiamo potuto provare alcune delle novità inserite in questo seguito diretto, che va a migliorare diversi aspetti del capitolo precedente.
L’evoluzione dei sistemi di trasporto
Durante le circa due ore di prova abbiamo potuto dare uno sguardo alle modalità principali di Transport Fever 2, in totale ben tre. Nel titolo troveremo: la modalità Campagna, in cui dovremo affrontare missioni con obiettivi specifici ambientate in varie epoche storiche; Free Mode, modalità in cui saremo liberi di sviluppare senza vincoli i sistemi di trasporti della nostra mappa; Crea Mappa, dove potremo sbizzarrirci con l’editor nel creare un particolare tipo d’ambientazione per poi affrontarlo nella modalità libera oppure per poterlo condividere con gli altri utenti su Steam.
Abbiamo affrontato la prima missione della Campagna, ambientata in America nel 1855: ci si deve occupare di costruire i primi sistemi di trasporto in una terra selvaggia dove mancano totalmente i collegamenti tra un insediamento e l’altro. Questa prima missione è fondamentalmente un tutorial interattivo che insegna le basi per gestire al meglio i sistemi di trasporto. Nel nostro caso abbiamo dovuto creare un paio di linee ferroviarie per collegare tre differenti città, sia commercialmente che per i passeggeri, e due linee di carrozze (antenati dei bus e dei tram dotati di motore a due o quattro cavalli veri) all’interno delle cittadine per facilitare lo spostamento delle persone. In queste prime fasi la creazione era piuttosto guidata, essendo fondamentalmente un tutorial, ma ciò ci ha fatto capire le grandi possibilità del sistema, che ci permette di studiare e creare nel modo migliore strade e binari per gestire al meglio tempistiche di spostamenti e risorse.
Il tutto sarà poi collegato a un sistema economico piuttosto articolato: avremo la possibilità di creare rotte commerciali anche per i vari materiali disponibili sul territorio, come ad esempio creando depositi per il legname collegandogli un servizio di trasporti. Abbiamo trovato l’interfaccia di gioco (già parecchio criticata nel primo capitolo) piuttosto scomoda e confusionaria, ma fortunatamente quella che abbiamo visto era solo provvisoria, poiché nel gioco principale gli sviluppatori hanno promesso di inserirne una più intuitiva. Interessante la possibilità di assistere ai viaggi dei nostri diversi mezzi di trasporto in prima persona, in modo magari da rilassarci un attimo godendoci il paesaggio nei momenti di gioco più tranquilli.
La modalità Campagna, secondo quanto ci è stato riferito, avrà missioni ambientate in varie epoche storiche spesso ispirate a situazioni reali.
Il sogno di ogni pendolare
La modalità Libera e la Creazione delle Mappe sono due modalità che vanno a braccetto. Abbiamo potuto assistere dapprima alla fase di creazione di una mappa, dove sarà possibile scegliere tre diversi ambienti climatici divisi tra temperato, secco e tropicale e lo stile dei veicoli utilizzati, divisi anch’essi in tre categorie: America, Europa e Asia. Quest’ultima è la new entry di questo secondo capitolo, che ci darà la possibilità di utilizzare anche i famosi Shinkansen giapponesi.
Potremo poi decidere la grandezza delle mappe e i vari dettagli, come la presenza di fiumi, di laghi o del mare, con la possibilità di aggiungere catene montuose o avvallamenti, foreste e molto altro. Avremo dunque un’ampia libertà di scelta nella costruzione delle nostre mappe personali, potendo decidere ogni minimo particolare.
Sarà anche possibile scegliere l’anno in cui giocare, partendo addirittura dal 1850 fino ai giorni nostri, con la conseguente evoluzione dei mezzi, cosa che ci consentirà di migliorare e ampliare sempre di più il nostro sistema di trasporti.
Da notare che questo non sarà limitato solo ai mezzi di terra; oltre ai treni, agli autobus e ai tram avremo anche la possibilità di inserire linee dedicate ai camion, agli aerei e alle navi, andando a creare un sistema che comprende ogni tipo di mezzo di trasporto esistente. Gestire il tutto potrà dunque essere molto stimolante, specialmente partendo dal lontano passato e facendo pian piano evolvere la nostra rete di trasporti.
Nella modalità libera abbiamo potuto notare un’attenzione particolare ai nuovi elementi di gioco, come ad esempio l’inquinamento acustico: dovremo infatti fare attenzione al posizionamento di stazioni ferroviarie o aeroporti e rendere le strade non troppo trafficate, altrimenti subiremo delle lamentele dalla popolazione che potrebbe portare a dei malus. Come nella Campagna, ci sarà anche maggiore interesse per il sistema economico, che si svilupperà in parallelo a quello dei trasporti in base alla nostra gestione del sistema di scambi di risorse e materie prime.
Il primo titolo ha avuto un grande successo anche grazie a un sistema di mod fatte dai giocatori che hanno ampliato di molto la longevità del gioco, non solo grazie alle mappe create dagli utenti, ma anche ad aggiunte di nuovi mezzi di trasporto e di nuove meccaniche. Questo supporto sarà presente anche in Transport Fever 2, come ci hanno garantito gli sviluppatori.
A livello tecnico il gioco può contare su un buon sistema di illuminazione, soprattutto nella gestione degli specchi d’acqua. Graficamente non farà urlare al miracolo ma i mezzi di locomozione, ispirati a modelli realmente esistenti, sono resi con parecchia cura. Le mappe mostrano un po’ il fianco a qualche piccolo bug o effetto pop-up nelle zone più ampie, ma nulla che non possa essere sistemato prima dell’uscita.
Transport Fever 2 recupera quanto c’era di buono nel primo capitolo e lo amplia aggiungendo diverse novità interessanti. Allo stato attuale dei lavori non rivoluziona quanto fatto da altri titoli simili, ma le aggiunte inserite faranno sicuramente la gioia degli appassionati di questo particolare tipo di gestionali. L’uscita del gioco è prevista per l’ultimo quarto del 2019, dunque c’è ancora tempo per limare e migliorare alcuni punti non troppo convincenti, come ad esempio un’interfaccia utente poco pratica rispetto al primo capitolo.
Voto Recensione di Transport Fever 2, il gestionale dedicato ai trasporti pubblici - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Una buona evoluzione del precedente
Contro
-
L'interfaccia utente non convince
Commento
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