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The Lord of the Rings Gollum è un Prince of Persia nella Terra di Mezzo

Daedalic Entertainment ci ha invitati ad Amburgo per provare con mano The Lord of the Rings Gollum: leggi il nostro provato del gioco.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Lord of the Rings: Gollum
The Lord of the Rings: Gollum
  • Sviluppatore: Daedalic Entertainment
  • Produttore: Daedalic Entertainment
  • Distributore: Nacon
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
  • Generi: Azione , Avventura
  • Data di uscita: 25 maggio 2023 - TBA 2023 (Switch)

AMBURGO - The Lord of the Rings Gollum è un progetto annunciato ormai diverso tempo fa e, come tanti altri progetti dalla lunga gestazione, è finito inevitabilmente nel calderone dei posticipi. Ispirato alla saga fantasy più famosa di tutti i tempi, che tra le altre cose potete acquistare su Amazon, aveva da subito suscitato l'attenzione dei fan e degli addetti ai lavori, specie per il suo protagonista.

Messi da parte i temerari Aragorn, Frodo e Gandalf, personaggi che hanno spesso dimostrato il loro valore anche in videogiochi più o meno meritevoli di attenzioni, Daedalic Entertainment si è fatta coraggio e ha deciso di creare un intero progetto attorno a uno dei protagonisti più discussi – ma non per questo poco affascinanti – di tutta la saga di J.R.R. Tolkien. Stiamo ovviamente parlando di Gollum.

Lo sviluppatore non ha mai nascosto l'entusiasmo per quello che i fan potranno ammirare una volta che avranno il pad tra le mani, un gioco che – piuttosto che porre l'accento sull'azione – farà leva soprattutto sul lato stealth ed esplorativo (nei limiti), andando a indagare allo stesso tempo la personalità di una delle creature più ambigue ma allo stesso tempo affascinanti della Terra di Mezzo.

Ora, dopo aver avuto modo di provare con mano il titolo attraverso due livelli di gioco realmente interessanti e ricchi di spunti, ci siamo fatti un'idea sommaria di ciò che ci attende con il debutto di Sméagol nell'universo videoludico.

Il tesoro di Gollum

Sembra che il 2023 sia l’anno giusto per poter mettere le mani su The Lord of the Rings Gollum, l’avventura stealth ispirata alla celebre saga letteraria: nonostante l'attesa e i vari rinvii, Daedalic ci ha infatti dato modo di capire che il gioco è vivo e vegeto ed è anche a un buon punto dello sviluppo. E, come abbiamo visto, le nostre percezioni sono state confermate in queste ore, con l'annuncio del lancio atteso per il 25 maggio su PC, PlayStation e Xbox – mentre su Switch arriverà in seguito, ma sempre nel 2023.

Poter quindi mettere le mani su un titolo che – sin dall'annuncio – aveva incuriosito sia i fan de Il Signore degli Anelli che quelli delle classiche avventure in terza persona, è stata sicuramente un'esperienza da raccontare, con tutti i suoi pro e i suoi contro, ovviamente.

Partiamo dalle basi: The Lord of the Rings Gollum ci narrerà – poco sorprendentemente – la storia di Sméagol/Gollum, attraverso tutta una serie di eventi che si svolgeranno in parallelo rispetto a quelli de La Compagnia dell’Anello. Come spiegatoci dagli stessi sviluppatori, il gioco non prende spunto direttamente dai film di Peter Jackson, bensì va accostato in primis ai romanzi di Tolkien, pur strizzando palesemente l'occhio all'estetica dei kolossal usciti nei cinema di tutto il mondo nei primi anni Duemila. Un progetto dunque molto interessante per i fan della saga da cui trae ispirazione, non solo da un punto di vista narrativo e della lore, ma anche e soprattutto del gameplay.

Come il titolo suggerisce a chiare lettere, l’avventura sarà incentrata interamente su Gollum, personaggio da sempre caratterizzato da un angosciante conflitto interiore e al centro di varie vicissitudini legate alla Terra di Mezzo. Giocoforza, la sua inclusione come protagonista assoluto apre un ventaglio di possibilità narrative (e ludiche) inedite, impossibili da replicare o anche solo raccontare tirando in ballo altri eroi storici di LOTR.

«Il padrone si cura di noi, ora»

Il test che abbiamo avuto modo di affrontare ci ha immersi in due livelli specifici del gioco: il primo, strutturato a mo' di tutorial, è servito a prendere confidenza con il sistema di controllo, specie per quanto riguarda le fasi esplorative, stealth e platform di The Lord of the Rings Gollum. Il secondo, invece, è servito per saggiare la bontà del titolo dal punto di vista narrativo ed estetico, immergendoci di fatto in un contesto decisamente familiare per chi mastica la saga de Il Signore degli Anelli da generazioni.

Senza spoilerarvi troppo della trama, il primo livello da noi provato con mano vedeva il povero Gollum prigioniero del popolo degli elfi, intento a sfuggire dalle loro prigioni immerse tra le montagne della Terra di Mezzo. Non essendo granché come combattente, il nostro è presto chiamato ad aguzzare l'ingegno per sfuggire alle guardie, spostandosi silenziosamente tra le varie strutture piene zeppe di prominenze o piattaforme sulle quali arrampicarsi.

La loro complessità non sorprende particolarmente, visto che chiunque abbia giocato a un Prince of Persia o un Uncharted saprà benissimo che ad ogni sporgenza di colore chiaro equivale un appiglio sicuro. La formula, proprio come fosse un classico action adventure del decennio scorso, funziona piuttosto bene, anche se nel 2023 ci saremmo aspettati una maggiore freschezza e modernità lato gameplay.

The Lord of the Rings Gollum, pur non essendo uno stealth game lineare (sono infatti parecchi i bivi che ci permetteranno di optare per un approccio furtivo o maggiormente votato alle acrobazie) è infatti un titolo pensato per enfatizzare l'esplorazione, complice anche una verticalizzazione delle mappe, con piattaforme il più delle volte posizionate in alto per permettere a Gollum di arrampicarsi come fosse un novello Nathan Drake.

La seconda fase di gioco, invece, vedeva il nostro piccolo "eroe" all'interno di una delle location storiche dell'universo tolkieniano, ossia la Torre di Sauron. La scelta di rendere Mordor e le strutture esplorabili il più possibile vicini alle loro descrizioni originali lette nei romanzi è sicuramente vincente, visto che in questo caso il gameplay ci ha permesso di capire come gli sviluppatori hanno intenzione di strutturare l'enigmistica ambientale e, cosa più importante, il conflitto interiore di Gollum.

Dal punto di vista estetico è abbastanza chiaro che il lavoro svolto da Daedalic Entertainment non cerca incongruenze, anche per quanto riguarda Sméagol stesso: alcune scelte morali ci metteranno talvolta dinanzi a bivi specifici, mostrandoci dilaniati costantemente da due voci interiori. Ogni scelta, piccola o grande che sia, andrà a modificare lo svolgimento della trama e la relazione tra Gollum e i vari NPC.

Non è chiaro al momento come e in che modo ciò influirà sullo svolgersi della trama, ma è pur vero che una feature del genere aiuta a tratteggiare ulteriormente un personaggio a suo modo davvero sfaccettato e unico nel suo genere.

La nostra impressione sommaria, dopo questo nuovo test pad alla mano negli studi del team tedesco, è stata nel complesso positiva, sebbene l'opera di Daedalic tradisca sicuramente un comparto tecnico non all'altezza del respiro epico del progetto: l'intelligenza artificiale dei nemici ci è sembrata infatti davvero acerba, così come alcune animazioni di Gollum sono apparse da subito piuttosto "grezze".

Anche il gioco vero e proprio restituisce un feeling da titolo della passata generazione di console (forse anche di un paio di generazioni fa, a dire il vero), con tutti i pro e i contro che questa definizione porta con sé.

Difatti, a controbilanciare una grafica e una struttura di gioco palesemente old-gen intervengono una direzione artistica di alto livello e una manciata di idee lato gameplay "vecchie dentro" ma sicuramente divertenti, in grado di non condannare il progetto all'oblio (specie per quanto riguarda l'esplorazione e la libertà di movimento).

Chiaramente acerbo in molti frangenti, quindi, The Lord of the Rings Gollum sembra in ogni caso crederci abbastanza, avendo imboccato una strada ben definita che potrebbe tutto sommato rivelarsi vincente, specie per i fan storici delle opere di Tolkien e non solo. La speranza, quindi, è che il debutto di Gollum nel mondo dei videogiochi sia ben più di un semplice "giochino" dedicato a Il Signore degli Anelli.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • La Terra di Mezzo è affascinante, come sempre.

  • Protagonista atipico e sfaccettato.

  • Giocabilità dal gusto retrò...

Contro

  • ... forse un po' troppo retrò.

  • Tecnicamente non al passo coi tempi

Commento

The Lord of the Rings Gollum è un gioco "vecchio dentro", ma non per questo poco affascinante. Dai due livelli di prova a cui abbiamo potuto mettere mano, ospiti negli studi di Daedalic Entertainment ad Amburgo, è emerso un titolo che, va detto, ha un comparto tecnico grezzo e una giocabilità che sembra uscita da un gioco del 2007 piuttosto che un titolo pronto ad abbracciare le potenzialità dell'attuale generazione. Insomma, pur non brillando per chissà quale velleità next-gen, Gollum si lascia giocare che è un piacere, quasi fosse un Uncharted (o un Prince of Persia) ambientato nel mondo fantasy di Tolkien. Questo, unito al fascino della Terra di Mezzo, ci spinge a non dare peso a dei pregiudizi nei confronti di un progetto che - esattamente come il suo protagonista - nasconde una doppia anima. Staremo a vedere quale delle due prevarrà, alla fine.
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