The Grand Caiman recensione, penultimo DLC di Shadow of the Tomb Raider
The Grand Caiman è il penultimo DLC di Shadow of the Tomb Raider. Ve lo raccontiamo nella nostra recensione.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Eidos Montreal
- Produttore: Square Enix
- Distributore: Koch Media
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , STADIA
- Generi: Avventura
- Data di uscita: 14 settembre 2018 - 5 novembre 2019 (Definitive Edition)
Col penultimo DLC chiamato The Grand Caiman, siamo quasi giunti alla fine del supporto dedicato a Shadow of the Tomb Raider. Se vi aspettate che qualcosa sia cambiato o che Square Enix sia rinsavita, rivedendo all’ultimo il proprio modello di distribuzione dei contenuti aggiuntivi, siete completamente fuori strada. Anche il sesto DLC, purtroppo, si mantiene sulla falsariga degli altri, con tutto ciò che ne consegue in termini di soddisfazione per chi si è accaparrato al tempo il Season Pass.
Ritorno a San Juan
Il canovaccio narrativo ruota attorno al ritorno della Trinità, che ha approfittato del rovinoso e distruttivo smottamento di San Juan per insediarsi in delle antiche rovine sotterranee. Quel luogo è in realtà una cripta costruita per i sacerdoti di Zipacna, dio delle montagne. La cripta è annessa al tempio omonimo dove si crede risieda il dio collerico, e da quando il disastro di fango ha colpito la popolazione locale, i movimenti tellurici non si sono mai fermati. Sarà compito di Lara infiltrarsi nei pressi del vulcano su cui poggia l’intera area e scoprire il mistero che si cela al suo interno.
Considerata la durata davvero esigua di The Grand Caiman, che arriva a malapena ai tre quarti d’ora totali, siamo costretti a ripetere quanto detto in precedenza: non esiste il tempo materiale per sviluppare una trama articolata a sufficienza, coinvolgente e in grado di essere un po’ meno semplicistica. Siamo di fronte a un’altra delusione, a una ripetizione pedissequa di quanto già visto nei precedenti DLC, come se stavolta il re-skin fosse stato applicato alla narrazione. Cambiano gli ambienti ma i compiti da portare a termini sono sempre gli stessi: vai dall’NPC per accettare la missione, infiltrati, uccidi un paio di nemici e supera la tomba della sfida. Giusto in un paio di DLC fa si era visto un minimo di sperimentazione sulla psiche e la personalità di Lara, ma per il resto, allora come oggi, siamo di fronte alla solita solfa.
In The Grand Caiman entrerete in possesso di un artefatto a forma di granchio, cadrete nella trappola tesa dalla Trinità, sarete costretti ad affrontare dei conflitti a fuoco piuttosto semplici e banali, e infine dovrete risolvere i puzzle presentati nella nuova tomba, che si sono rivelati piuttosto elementari e immediati, basati più sulla rapidità di movimento che non sull’uso della materia grigia.
Nelle Fauci del Grande Caimano
La tomba di The Grand Caiman è ambientata proprio all’interno del vulcano di San Juan, motivo per cui, come nel primo DLC, si tratta di una sfida a tema fuoco. Risulta essere piuttosto diversa grazie a una struttura a spirale che vi obbligherà a salire idealmente in alto, mentre il simulacro di un grande caimano ruoterà e ascenderà tutte le volte che spingerete uno degli interruttori principali. Tra l’uno e l’altro, sono state create delle brevi sezioni in cui bisognerà arrampicarsi e fuggire via da trappole con statue sputa-fuoco, disattivabili solo per un breve lasso di tempo.
Si tratta di una tomba completabile in un quarto d’ora scarso, che al di là della buona realizzazione tecnica e artistica dell’ambientazione non offre grandi spunti. Ed è davvero un gran peccato, perché anche stavolta si poteva fare molto di più. Ci risulta a questo punto molto difficile sperare che con l’ultimo DLC ci possa essere un’inversione di tendenza. Non ci aspettiamo nemmeno un finale col botto, perché di fatto il percorso pare già essere tracciato. E non è stato affatto dei migliori. Non per il gioco e la sua qualità, sia chiaro, ma per la cattiva gestione di Square Enix e i suoi micro DLC impalpabili.
Per facilitarvi la sopravvivenza in The Grand Caiman avrete anche accesso al completo Reptile Hide, che offre protezione dai proiettili e più esperienza ricevuta dalle uccisioni aggressive. La nuova arma è invece il Whispering Scourge, un fucile a pompa con silenziatore, mentre la nuova abilità Vulcano permette di creare munizioni incendiarie per il fucile a pompa. Da adesso, inoltre, è possibile giocare in modalità Attacco a punti e Attacco a tempo a tutte le tombe della campagna principale.
- Nessuno sviluppo narrativo degno di nota e racconto molto sbrigativo
- Situazioni di gioco ormai stantie e viste in tutti gli altri DLC
5.3
Non ci siamo affatto: The Grand Caiman non presenta nessuna novità degna di nota e rimane sostanzialmente uguale (a livello qualitativo, di struttura e di durata) agli altri DLC. Shadow of the Tomb Raider meritava molto di meglio di questi micro DLC piuttosto trascurabili. In attesa dell’ultimo contenuto scaricabile, non possiamo fare altro che registrare l’ennesima delusione.
Voto Recensione di Shadow of the Tomb Raider - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Buona la resa estetica della nuova tomba
Contro
-
Breve, scontato e impalpabile
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Nessuno sviluppo narrativo degno di nota e racconto molto sbrigativo
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Situazioni di gioco ormai stantie e viste in tutti gli altri DLC
Commento
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