Tetris - Pixel e note

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a cura di SirFran Snee

34 anni e non sentirli, grazie anche a una serie di rinnovamenti, rivisitazioni e logiche sdoganate a livello mondiale che fanno davvero perdere il senso del tempo. Di cosa si parla? Qualche indizio: tetramini, console di vecchia generazione, un po’ di logica geometrica e un programmatore russo. Probabilmente avete subodorato il tema che stiamo per affrontare, ma saremo espliciti: si parla di Tetris, il gioco noto praticamente a chiunque e a tutte le latitudini, la cui fama è pari a quella del suo tema musicale. Bene o male, abbiamo in mente quella musichetta di qualche bit che suonava mentre eravamo intenti a incastrare alla bell’e meglio i vari solidi di sette forme diverse, nel tentativo (sempre più difficile) di creare un solido muro composto da tante combinazioni di pezzi. Da dove trarre la concentrazione per fare questo? Sicuramente la grafica, all’epoca dell’uscita del gioco, non giovava moltissimo, soprattutto se paragonata alla qualità contemporanea. Inizialmente lanciato per PC, successivamente su Commodore 64, Amiga e Atari, raggiunse la popolarità grazie al bundle con il primissimo Game Boy, tra il 1988 e 1989.
Immaginabile quindi che, per quanto potesse essere intrigante e all’ultima moda videoludica possedere una di queste console e quindi dedicarsi a questo titolo, gli schermi e il comparto grafico difficilmente potevano essere dalla nostra. Su cosa puntare dunque, se non sul comparto sonoro? Fedele alla patria che ha dato i natali a questo titolo, ecco comparire nella colonna sonora dei pezzi tanto interessanti, seppur quantitativamente scarsi. Nelle prime versioni comparivano brani del calibro di musica classica, come la Danza della fata confetto di Čajkovskij o una versione del minuetto in Si minore dalla Suite francese n. 3 di Johann Sebastian Bach. Mettendo da parte per un attimo questi intramontabili composizioni però, concentriamoci su quello che è il tema principale di Tetris, ormai noto semplicemente come Tetris Theme, ma dalle origini parecchio interessanti. Se è piuttosto facile trovare qualcuno che conosca la musichetta che rimbalza ormai nella mente di chiunque l’abbia sentita almeno una volta, più raro è sapere che questo tema nasce come canzone popolare russa, dal titolo Korobeiniki, ossia “venditori russi” (ma noto anche come Korobuška), che conta quasi 170 anni di vita. Composta nel 1861, quando il poeta Nikolaj Nekrasov pubblicò l’opera lirica omonima, da allora venne usata a più riprese in diversi ambiti, soprattutto nel cinema. Diventa poi il Theme A in Tetris con lo sbarco su Game Boy, segnando dunque una svolta decisiva per la sua celebrità mondiale.
Non è però l’unico pezzo russo presente nel gioco, essendo affiancato anche dal celeberrimo tema Kalinka, ma il motivetto dal ritmo altalenante è rimasto impresso nella mente di tutti, con le sue accelerazioni, seguite da rallentamenti. Da allora che ne è stato? Di sicuro il tema non è rimasto invariato nel tempo, anzi. Il suo carattere musicale così particolare e la sua fama lo hanno reso oggetto di rivisitazioni e variazioni sul tema di vario genere e importanza, a partire dalla versione targata Mario&Bros: nel 1994, per Super Nintendo, vide la luce Tetris & Dr. Mario, oltre al titolo successivo nel 2006 Tetris DS, regalandoci altre variazioni. Passano gli anni, cambiano gli stili e i gusti musicali, ma la passione per Korobeiniki non finisce, anzi. Arrivano col tempo le versioni di questo brano sempre più variate, un impegno dedicato a questo brano a testimonianza di come si presti per la sua musicalità e di come sia sempre attuale. Spuntano quindi pezzi come il remix dubstep o la versione orchestrale, fino a scomodare dj come Dacav 5 e persino la London Philarmonic Orchestra e sbarcare con tanti pezzi per creare intere playlist dedicate, su piattaforme come Spotify e YouTube. Le rivisitazioni di questo pezzo sono davvero numerose, e se ne contano tantissime sia in versione ufficiale che UGC. Ecco quindi che spuntano sia versioni rimasterizzate del brano originale, sia brani che scardinano quei pochi bit originali per lasciare fiato a molte altre sfumature di suono, che snaturano sicuramente quella che era la prima, “ruvida” melodia, ma sanno legare molto bene ritmo e gusti musicali contemporanei.

Il tema di Tetris va di pari passo con il gioco stesso: non perde mai il lustro che mantiene da anni, facendosi conoscere di generazione in generazione e lasciando dietro di sé una scia di innumerevoli variazioni su un tema che rimane se stesso pur mantenendosi sempre uguale. La sua identità de facto non cambia, e non ha motivo di cambiare, incarnando in modo definitivo un gioco con una storia e una cultura ben radicati e profondi. Se ci sono buoni motivi affinché la sua identità non cambi, abbiamo visto però dei buoni motivi affinché cambi solo il motivetto, rendendolo però imperituro nella memoria collettiva, facendo rimbalzare le sue note nella testa come i tetramini sullo schermo di un Game Boy.

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