Tera Vs Black Desert Online - Feel free to Pay [Ep. 5] - Speciale
Quando bisogna decidere se va bene accontentarsi o è giusto chiedere di più
a cura di Marco Giannotta
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Pearl Abyss
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 24 maggio 2017 (Steam) - 7 novembre 2018 (Xbox One) - 22 agosto 2019 (PS4)
In questo quinto episodio di “Feel Free to Pay” la sfida si gioca nuovamente sul terreno degli MMORPG. Se in passato ci siamo domandati cosa fosse più conveniente scegliere fra Final Fantasy XIV e Neverwinter, oggi ci poniamo un nuovo quesito: se volessi intraprendere una nuova avventura online, quale gioco dovrei scegliere fra Tera e Black Desert? Tera, che è l’abbreviazione di “The Exiled Realm of Arborea” è un videogioco sviluppato da Bluehole Studio, approdato in Europa nel lontano 3 maggio 2012 e disponibile unicamente su PC. Sebbene oggi partecipi nella categoria dei “Free to Play”, a onor del vero bisogna precisare che un tempo portava la bandiera degli RPG online a pagamento. Black Desert, invece, è sviluppato dagli studi coreani di Pearl Abyss e, dopo un remaster nel 2018, è oggi disponibile su Microsoft Windows, PlayStation 4 e Xbox One, con una versione per Android, iOS in arrivo a dicembre 2019. Consente una prova gratuita di una settimana, ma prevede un piano di pagamento per poter giocare.
Non è tutto oro quel che luccica
Tera è ambientato nel mondo fantasy di Arborea, un universo ricco di colori nato dalla combinazione dei poteri di due titani. Anche le vicende di Black Desert (da ora BDO) si svolgono sullo sfondo di un’ambientazione tipicamente fantasy, magari dalle tinte più fosche, e s’impernia sul conflitto fra due nazioni rivali, la Repubblica di Calpheon e il Regno di Valencia.
Da un punto di vista più squisitamente tecnico, e spiace dirlo, l’investimento in server e tecnologia si sente subito: ci sono momenti, infatti, in cui l’ottimizzazione di Tera raggiunge livelli pessimi, con fluttuazioni FPS che schizzano da 300 a 1 (1 per voler esagerare) e che rendono a tratti il gameplay e i combattimenti estremamente frustranti. Al contrario, BDO vanta una grafica potente e stabile e, soprattutto nelle sessioni di combattimento, le prestazioni dei server non deludono, rendendo inevitabilmente più piacevole l’intera esperienza di gioco.
Tera si difende grazie ai suoi numerosi dungeon, che permettono al giocatore di affrontare PvE a volontà, e agli altrettanto numerosi raid che è possibile intraprendere per proseguire l’avventura, per giocare in compagnia o per raccogliere esperienza e risorse di vario tipo. Ecco perché Tera si adatta maggiormente a giocatori che non prediligono il PvP in un MMORPG.
Se invece sono proprio i PvP che cercate, allora BDO può fare al caso vostro, grazie alla cura che è stata dedicata allo sviluppo e all’implementazione di questo aspetto, senza considerare una certa complessità dell’intero sistema economico che domina gli scambi e i mercati. Tuttavia, Tera si perde nelle cosiddette fasi di “end-game“, quando l’offerta in termini di PvE inizia a diventare povera e ripetitiva. D’altro canto, giochi che si focalizzano principalmente sul PvP, come Black Desert, tendono a diventare noiosi in breve tempo, anche quando sono supportati da un battle system dinamico e coinvolgente.
Quando andare controtendenza significa essere originali
Proprio nel sistema di combattimento emergono alcune delle differenze più sostanziali. BDO propone un battle system action-based, con mira manuale e movimenti liberi, ricalcando quasi alcuni aspetti di uno sparatutto in terza persona. Questo significa che le azioni devono essere molto precise, se si vogliono concatenare attacchi in serie o schivare gli assalti nemici, anche se naturalmente esistono abilità che aiutano allo scopo.
Anche Tera propone un sistema di battaglia pressoché analogo, una combinazione degli elementi RPG ed FPS, e per molti è proprio questa la punta di diamante del gioco: si abbandona il classico sistema di “tab-targetting”, quello che va per la maggiore in videogiochi di tipo MMORPG, dove il giocatore seleziona un bersaglio con il tasto Tab e poi lo attacca in maniera semi-automatica con le abilità a disposizione. Entrambi i titoli, quindi, prediligono un approccio più attivo.
Tuttavia, il battle system di BDO ha una marcia in più. Prima di tutto, il sistema delle cavalcature è più articolato ed è possibile ingaggiare uno scontro anche in sella al proprio destriero. Le cavalcature, infatti, sono altamente personalizzabili e, a differenza di molte altre omologhe, vanno nutrite e accudite, non sono mere componenti dell’inventario. Proprio per questo motivo, le Mount possono essere uccise in una battaglia, un aspetto da non trascurare anche sotto il profilo più puramente emotivo. In secondo luogo, manca in Tera un ciclo giorno/notte, ben presente in BDO, dove non ha una rilevanza soltanto estetica, ma anzi influenza su larga scala la disponibilità di alcuni contenuti di gioco o la presenza di alcuni NPC, senza contare che i mostri abbandoneranno una quantità maggiore di oggetti e denaro.
Se a questo si aggiungono anche gli effetti atmosferici del tempo, anch’essi con possibilità di influenzare il terreno di battaglia e le dinamiche di gioco, BDO vince a mani basse. In Tera, ovviamente, esistono location più illuminate o più scure di altre, giustificate dalla Lore di gioco, ma un ciclo giorno/notte non esiste.
In definitiva, cosa scegliere fra Tera e Black Desert Online? La risposta è: dipende. Se siete giocatori alla ricerca di un MMORPG rilassante, con una grafica colorata, un mondo di gioco piacevole da esplorare e i principali elementi di un MMORPG, quali i mestieri, i dungeon e l’esplorazione, Tera non dovrebbe deludervi. I comandi sono alle volte un po’ legnosi e il framerate tende a fare i capricci, ma l’esperienza nel complesso è più che godibile, soprattutto in buona compagnia. Se invece siete dei giocatori più competitivi, con una particolare inclinazione verso i contenuti PvP, e programmate di dedicarvi anima e corpo a un MMORPG soltanto, BDO può riservarvi grandi soddisfazioni. Richiede una notevole quantità di tempo per essere approfondito a dovere (a volte troppo), ma poggia su un battle system solido e articolato, con un sistema di personalizzazione dei personaggi alquanto interessante, adatto a edonisti e non. Scegliete liberamente dove costruire il vostro impero, ma utilizzate con cura la vostra risorsa più preziosa: il tempo.