State of Play: Final Fantasy VII Remake e MediEvil risorgono, debutta Predator
A volte (finalmente) ritornano, e fanno coppia con novità interessanti per PS4
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a cura di Paolo Sirio
Informazioni sul prodotto
- Produttore: Sony
- Distributore: Sony
- Piattaforme: PS4
- Data di uscita: 29 Novembre 2013 - 15 settembre 2016 (Slim) - 10 Novembre 2016 (Pro)
Ci era stato detto che sarebbe stato un evento molto breve, e in effetti Sony si è tenuta nei dieci minuti messi ampiamente in preventivo. Ci era stato detto che non si sarebbe parlato di PS5, e in effetti la console non ha fatto un’apparizione diretta. Ci era stato suggerito, per vie trasverse, che lo show sarebbe stato di livello superiore rispetto alla puntata iniziale, che pur non essendo da buttare non ci aveva fatto battere il cuore con qualche titolo di grossa caratura; e in effetti State of Play #2 ha fatto quello che doveva, e forse persino di più, se consideriamo i nomi in gioco.
Monster Hunter World: Iceborne
L’apertura della trasmissione sui canali ufficiali PlayStation, precisi alla mezzanotte tra giovedì 9 e venerdì 10 maggio, è stata affidata ad un usato sicuro: Monster Hunter World. Com’è noto, il titolo di Capcom ha una grande espansione in dirittura d’arrivo, Iceborne, che introdurrà tra le altre cose un’ambientazione innevata (Hoarfrost Reach) e ovviamente nuovi mostri (Beotodus e Banbaro, oltre al rientrante Nargacuga). A State of Play è arrivato carico delle consuete meraviglie, con un trailer che ci ha introdotto alle primizie del DLC e alla sua storia, che ruoterà intorno all’antico drago Velkhana, e di una data d’uscita che ha dato un aspetto molto più concreto al reveal: magari più lontano del previsto, 6 settembre 2019, ma a quanto abbiamo visto per il contenuto in lavorazione varrà la pena di aspettare qualche mese.
Passando ad un altro titolo dal tono decisamente più leggero ma non per questo da sottovalutare, è stata la volta di Riverbond, una produzione indipendente che avrà sicuramente apprezzato l’opportunità di avere una vetrina così prestigiosa per mettersi in mostra. Non si tratta di un’esclusiva PlayStation dal momento che questo curioso dungeon crawler voxelloso è stato annunciato già anche per PC e Xbox One, e nemmeno di una world premiere visto che la primissima presentazione risale al 2016; sta di fatto che, cogliendo questa opportunità, lo sviluppatore canadese Cococucumber ha esibito uno spaccato interessante del suo gameplay shoot & loot e alcune delle numerose skin che sarà possibile adoperare nelle sessioni di couch gaming per un massimo di quattro giocatori, che includono diverse celebrità della scena indie tra cui Bastion, Guacamelee!, e Shovel Knight. Per la serie: Avengers Endgame, hold my pala.
Predator: Hunting Grounds
Con una rapida accelerata, State of Play ci ha presentato il titolo del mistero proveniente dai Sony Interactive Entertainment Worldwide Studios, per gli amici Worldwide Studios, per PlayStation 4. Da tempo, i vertici della compagnia giapponese ci avevano avvisato di voler fare di più nello spazio multiplayer, e non c’è stato bisogno di attendere la prossima generazione, come era lecito ipotizzare, per vedere questi sforzi tramutarsi in solide realtà. Il publisher ha infatti assoldato Illfonic, lo studio di Friday 13 The Game, per realizzare un nuovo gioco multiplayer asimmetrico intitolato Predator: Hunting Grounds.
Il gameplay sarà in effetti piuttosto vicino a Friday 13: un gruppo di giocatori costituirà il Fireteam d’elite e godrà di una “forza di fuoco convenzionale, dagli shotgun e gli SMG fino ai fucili di precisione”; un altro giocatore sarà il Predator, “una macchina d’uccisione silenziosa e acrobatica” che sfrutterà “tecnologia aliena esotica come il famoso Plasmacaster”. La produzione è attualmente in corso con la collaborazione di Fox, che ha garantito l’IP in licenza a Sony (similmente ai titoli basati sulle proprietà Marvel, in ultima Iron Man VR in sviluppo presso Camouflaj), e sarà ultimata nel 2020. Per il momento ci è stato mostrato soltanto un trailer in computer grafica ed è stato confermato che i lavori sono ancora ad uno stadio embrionale; nonostante l’uscita sia ancora piuttosto lontana, però, si è parlato soltanto di PS4 e PS4 Pro.
MediEvil
Finalmente, poi, la palla è passata all’attesissimo MediEvil, remake della gemma proveniente dall’ahimè lontana era della prima PlayStation resuscitata per l’occasione dallo studio di Other Ocean Interactive. Il titolo per PS4 si è mostrato in un nuovo, breve gameplay che ha confermato come questo lavoro di recupero non sia troppo convincente da un punto di vista tecnico, sebbene, ovviamente, ci riserviamo di provarlo pad alla mano e gli lasciamo tutto il tempo per farsi trovare pronto all’appuntamento con la release.
Release che ha una data, ed era l’unica cosa che a ben vedere si chiedeva a MediEvil per questa sua nuova, rara esibizione in pubblico: Sony ha mantenuto la promessa del lancio in autunno, e infatti la data selezionata è quella del 25 ottobre. Una finestra che, a conti fatti, quest’anno dovrebbe essere relativamente tranquilla e quindi consentire al gioco di avere il respiro che una proprietà del genere merita. Questa nuova uscita potrà contare, ci spiegano gli sviluppatori, “in aggiunta ad un completo rifacimento grafico, un sistema di inquadrature migliorato e un nuovo narratore (portato in vita dall’attrice veterana Lani Minella)” e soprattutto tanti “segreti (…) che non vediamo l’ora dissotterriate”, per cui ci sembra di capire che non si siano limitati al compitino e ci saranno delle sorprese una volta avviata l’avventura tra poco più di cinque mesi.
Away: The Survival Series
A seguire, un’altra “prima volta” per PC e PlayStation 4 con Away: The Survival Series, che si ispira ai documentari per portarci nel mondo degli animali. Nel gioco, che è stato in sviluppo per tre anni presso lo studio indipendente Breaking Walls, vestiremo gli agili panni di un petauro dello zucchero, che forse conoscete col nome più comune di scoiattolo volante; in questi panni potremo compiere acrobazie di vario genere, saltando da un ramo all’altro, colpendo animali ben più temibili di noi sfruttando i dintorni per muoverci dinamicamente o silenziosamente, ed esplorando le ambientazione selvagge, sia nella vastità dell’esterno che negli interni, in un futuro distante. L’obiettivo sarà sopravvivere a disastri naturali che hanno devastato il pianeta e trovare una località sicura dove trascorrere la nostra esistenza.
Lo sviluppatore ha voluto assicurarsi di creare un setting credibile e un’atmosfera vibrante, ed è per questo motivo che ciascun animale vivrà una vita propria a prescindere dalle azioni che compieremo nel gioco e interagirà con gli altri, e con l’ambiente, in maniera del tutto indipendente; inoltre, per la colonna sonora si è pensato ad una soluzione altamente immersiva realizzata dal compositore Mike Raznick. A prima vista ci ha ricordato alcune sezioni di What Remains of Edith Finch, con una spolverata del gameplay atipico promesso da Ancestors: non possiamo che dirci curiosi di saperne di più. Menzionato brevemente il mese d’inizio di Days of Play, l’iniziativa annuale che tornerà anche quest’anno a giugno con un’edizione limitata di PlayStation 4 color steel grey, è stata la volta del “re-reveal” di un titolo third-party atteso molto, molto a lungo.
Final Fantasy VII Remake
I rumor ci avevano visto assolutamente giusto: quel titolo third-party altri non era che Final Fantasy VII Remake, che nel suo percorso tragicomico ha ridefinito il concetto stesso di attesa ma sembra finalmente pronto a scrivere pagine di ben altro spessore nella sua storia. In tutta franchezza, avremmo puntato sull’E3 2019 per un suo ritorno, visto che Square Enix aveva promesso di impegnarcisi a fondo sotto il profilo della promozione una volta consegnato Kingdom Hearts III, e in effetti non ci saremmo sbagliati poi di tanto, visto che il reveal completo – promesso alla fine di uno story trailer con tracce sparse di gameplay – è fissato per il prossimo mese. Il producer Yoshinori Kitase ha ammesso che il footage è stato “abbastanza breve” ma si è detto fiducioso che i fan abbiano gradito “vedere Cloud e Aerith riportati in vita con una grafica così realistica”.
Proprio ad Aerith è stata affidata l’apertura del trailer, che non ha perso l’occasione per fare leva sull’attesa apparsa a tanti eterna con la tagline “il ritorno si avvicina”, mentre la chiusura non poteva che essere messa nelle mani di Sephiroth. Lo sviluppatore e publisher si sta “preparando a pubblicare altre informazioni ufficiali a giugno, ma volevamo provare qualcosa di nuovo qui su State of Play mostrandovi questo speciale trailer come assaggio di ciò che sta per venire”. Ad ogni modo, il gameplay che ci è stato mostrato è parso piuttosto fedele alle esibizioni iniziali del progetto e in uno stato già alquanto avanzato, sebbene quanto visto è comunque tratto dalle primissime ore del gioco; sotto l’aspetto visivo la base della tech demo della presentazione di PS3 è stata mantenuta e naturalmente potenziata, raggiungendo un livello di fedeltà estremo sia nel giocato vero e proprio che nelle ammalianti cut-scene.
All’E3 2019 ci aspettiamo a questo punto un focus sulle modalità e le tempistiche del lancio (ricordiamo che c’è ancora in ballo la possibilità di una release episodica) nonché uno sguardo meno frettoloso al funzionamento del gameplay, che sarà in tempo reale ma pare non voltare del tutto le spalle agli amanti dei turni.
Breve ma intenso, potremmo dire adoperando una locuzione abusata ma calzante per lo State of Play #2. Probabilmente ce ne sarà un altro a cavallo con l’E3 2019, e qualcuno dei big a cui state pensando e che accuratamente scegliamo di non nominare si sta già preparando per farsi vedere in quei giorni nonostante Sony abbia deciso di saltare l’evento, ma intanto il nostro antipasto a base di PlayStation lo abbiamo avuto: ha fatto il suo lavoro nel fissare una data per quest’anno di MediEvil e soprattutto è servito anche ad introdurre alcuni dei temi che saranno centrali nell’economia dello show losangelino. Aver confermato che Final Fantasy VII Remake ci sarà, e che è in un buono stato di salute, non è cosa da poco, se pensiamo che certe notizie le stiamo aspettando addirittura dal 2015.
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