Spider-Man, da fumetto a videogioco: resoconto del panel di Lucca Comics & Games 2018

Immagine di Spider-Man, da fumetto a videogioco: resoconto del panel di Lucca Comics & Games 2018
Avatar

a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

La cross-medialità è stato uno dei temi principali su cui Emanuele Vietina, direttore generale di Lucca Comics & Games 2018, ha fondato la costruzione del festival toscano. A partire dalla copertina procedurale di Lorenzo “LRNZ” Ceccotti, passando per una serie di eventi che ascoltano la richiesta dei fan della cultura nerd – che ormai è diventata clamorosamente pop – di avere qualcosa che riesca ad intercettare la commistione ormai inevitabile tra tutti i settori del mondo dell’intrattenimento. Tra questi c’è anche l’evento che si è tenuto il 1° novembre in Piazza del Giglio, ovvero Marvel’s Spider-Man: tra videogioco e fumetto.

L’incontro ha visto la partecipazione di Christian Cameron, design director di Insomniac Games, e Marco Checchetto e Jacopo Camagni, fumettisti che hanno creato le variant cover della collana Amazing Spider-Man dedicate proprio all’uscita del titolo di Insomniac su PlayStation 4, il tutto moderato dallo stesso Vietina.

Si è iniziati introducendo Christian Cameron al pubblico presente al cinema Astra. Nel 2003 inizia a lavorare in Insomniac Games che oggi ritiene “il suo posto preferito” perché mosso da un grande spirito di collaborazione, su tutti i livelli e tra tutte le figure professionali. Il primo lavoro importante è stato Sunset Overdrive, dove si è occupato del level design, in particolare della sua necessità di fondersi con il giocatore e le sue azioni. Per quanto riguarda Marvel’s Spider-Man ha rivelato di aver dovuto dialogare molto con la Casa delle Idee, creando uno stretto contatto con l’editore statunitense.

L’idea, da subito condivisa dalla Marvel, era quella di creare una storia che fosse nuova, ma comunque familiare e non troppo spiazzante per i fan. Così si è deciso di iniziare con Peter Parker che si laurea, un momento, quello della transizione verso “l’età adulta”, che secondo Cameron era perfetto. Hanno concesso anche delle libertà allo studio, come dimostra il personaggio di Mary Jane che non è più un’attrice, ma una reporter di successo.

Successivamente la parola è passata a Marco Checchetto, disegnatore italiano in forze alla Marvel ormai da un po’. Il fumettista ha raccontato come, all’inizio, abbia incontrato un po’ di difficoltà nel vibrare alla giusta lunghezza d’onda con la Casa delle Idee. All’inizio ha lavorato seguendo il suo solito iter: creare uno Spider-Man ed appioppargli un costume sopra.

In seguito Panini, Sony, Marvel ed Insomniac sono intervenute in successione per renderlo il più possibile fedele all’immagine storica, ma anche a ciò che i designer dello studio di sviluppo volevano che fosse il costume del loro Peter Parker. Ad esempio, Checchetto ha rivelato di essere stato costretto a contare il numero di ragnatele presente sul costume, così da aderire fedelmente alla volontà di Insomniac.

Alla fine il risultato è stato ottenuto, e secondo il fumettista quello di Insomniac è un Uomo Ragno che spicca, dotato di una forte personalità. Checchetto è anche un videogiocatore appassionato, ed è proprio questo uno dei medium da cui assorbe di più in termini di estetica, essendo il suo tratto molto realistico ha rivelato che compra tutti i libri di concept art di ogni videogioco, ad esempio.

Al contrario, Christian Cameron è anche un grande fan dei fumetti. La sua run marvelliana preferita è Infinity Wars, e Batman vs Predator tra i suoi albi più amati di sempre. Un’altra sua passione, ed ispirazione in quanto a design, sono i cartoni animati di Spider-Man e Batman degli anni ’80 e ’90.

Riguardo a ciò che i fan dei fumetti possono amare di Marvel’s Spider-Man, Cameron dice che le citazioni, così come le rivisitazioni di alcuni dei personaggi più noti del mondo dell’Arrampicamuri potrebbero essere delle attrazioni molto interessanti per loro. Per i videogiocatori accaniti, invece, la parte più importante è girare per la città, godersi ciò che Insomniac ha fatto per cercare di creare una New York realistica, coesa con i movimenti del giocatore.

Infine Jacopo Camagni ha rivelato di essere stato contattato per la parte più intima dello Spider-Man di Insomniac, visto soprattutto il suo tratto meno realistico. La sua cover alternativa raffigura infatti Peter e Mary Jane intenti a giocare con una PlayStation sul divano di casa, su richiesta di Sony stessa che voleva esplorare il lato più intimo di Peter Parker. Camagni è oltretutto fan di Insomniac da sempre, e per lui è stato un onore poter lavorare ad un videogioco dei suoi beniamini. Curiosità: contrariamente a quanto succede di solito nell’editoria, la bozza accettata da Sony era esattamente la sua preferita.

Il panel si è chiuso con le domande dal pubblico, che hanno rivelato alcuni dettagli più o meno interessanti.

Lo sviluppo del gioco ha richiesto tre anni e mezzo, mentre ogni costume ha richiesto circa un mese di lavoro, più un altro mese per le braccia meccaniche di uno di questi. Spider-Man è stato scelto perché tutto il tema è fan del personaggio e, nonostante potessero scegliere tra tanto, hanno optato proprio per lui.

Qualcuno ha chiesto anche se Cameron conoscesse la canzone degli 883 ma, purtroppo, la risposta è stato un lapidario: “no”.

Leggi altri articoli