Sony ha individuato i leaker di The Last of Us - Part II (e non sono di Naughty Dog)

Chi ha causato i leak di The Last of Us - Part II è stato individuato dalle indagini di Sony – e contrariamente alle voci diffuse e rilanciate da molti, non si tratta di sviluppatori scontenti

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Potrebbero presto arrivare seri provvedimenti legali per coloro che hanno causato i leak da The Last of Us – Part II, l’atteso videogioco di Naughty Dog in arrivo a giugno su PlayStation 4.

Sony ha infatti annunciato di aver individuato ufficialmente i responsabili dei leak, che non sono associati a Sony Interactive Entertainment né a Naughty Dog. Decade quindi il rumor che circolava per la Rete e rimbalzato su molteplici pagine, secondo il quale il tutto fosse stato causato da sviluppatori scontenti della stessa software house.

La notizia arriva dai colleghi di GamesIndustry, che hanno ricevuto la conferma ufficiale dalla compagnia giapponese: «gli individui responsabili dei leak avvenuti qualche giorno fa sono stati identificati» scrive il sito, sul commento di Sony, «e non sono affiliati con Sony Interactive Entertainment, né con Naughty Dog, come era stato detto da indiscrezioni.»

Attualmente Sony si è rifiutata di fornire ulteriori commenti sulla questione, affermando che le indagini sono ancora in corso.

Vi ricordiamo che The Last of Us – Part II ha fissato nei giorni scorsi la sua nuova finestra di lancio, individuata nel 19 giugno – giorno dal quale potrete seguire Ellie nella sua nuova avventura, cinque anni dopo gli eventi del gioco originale.

In passato, sulle pagine di SpazioGames abbiamo anche parlato abbondantemente del problema del crunch nell’industria dei videogiochi: gli sviluppatori di Naughty Dog hanno ad esempio evidenziato alcune pratiche poco salutari nei loro ritmi di lavoro, motivo per cui molti avevano associato alla loro scontentezza questo leak.

Tuttavia Neil Druckmann, direttore del gioco e del team, aveva evidenziato come la cosa fosse in realtà un grosso dispiacere per gli sviluppatori stessi, che hanno visto nel leak un tentativo di rovinare l’uscita di un’opera alla quale hanno dedicato davvero tanti sforzi e tanti anni di lavoro.

Fonte: GamesIndustry

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