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Lo smartphone con il buco e le altre novità | SpazioTech

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a cura di Stefania Sperandio

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  • Piattaforme: TECH
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La fine dell’anno si avvicina e sono numerose le compagnie che stanno già guardando con interesse al mercato del 2019. Sicuramente, è il caso di Huawei, che proprio in queste ore ha presentato il suo primo smartphone che dice addio al notch in favore di un foro sul display frontale.

Tra le altre novità, vediamo anche l’andamento del mercato iPhone, le parole più cercate su Google nel 2018 e la diatriba a tema VR tra ZeniMax Media (proprietaria di Bethesda) e Facebook per il caso Oculus.

L’andamento di iPhone: numeri a rilento, ma costanza nel 2019

Se ne è parlato molto nelle scorse settimane e, nei giorni scorsi, sono arrivate anche le conferme dei numeri: secondo quanto vi abbiamo mostrato nella notizia dedicata, infatti, iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XR stanno andando a rilento rispetto a quanto fatto, nel medesimo periodo, da iPhone X, iPhone 8 Plus e iPhone 8.

iphone xs max iphone xr

Nonostante un mercato a passo non proprio rapido, secondo gli analisti Apple non cambierà le sue strategie per il 2019, anno in cui non rivoluzionerà il design di iPhone, presentando un ulteriore modello – il terzo – che rimarrà coerente con il design di iPhone X. Le maggiori novità del prossimo anno sarebbe legate soprattutto all’integrazione della realtà aumentata, mentre per cambiamenti più “rivoluzionari” sarebbe necessario attendere il 2020, quando comincerà a prendere piede il nuovo standard del 5G.

Apple arriverà con numeri in ribasso a quell’appuntamento? Sembrerebbe di sì.

Telegram sempre più aperto alla community

Nei giorni scorsi abbiamo chiacchierato anche del nuovo aggiornamento di Telegram, la celebre applicazione di messaggistica istantanea che vi consente di tenervi in contatto con gli altri e che continua a lanciare il suo guanto di sfida al popolare WhatsApp Messenger.

telegram smartphone

I fondatori hanno infatti diffuso l’aggiornamento 5.1 per l’applicazione, che tra le altre novità implementa anche le lingue personalizzate. Gli utenti possono in questo modo collaborare per localizzare l’applicazione in nuove lingue fino ad ora non disponibili, dialetti inclusi. Una scelta, quella di Telegram, che potrebbe aprire ulteriormente le porte dell’app, facendola arrivare nella loro lingua nativa anche a ulteriori persone – e tutto per mano degli utenti!

Era il 2014 quando ZeniMax Media, gigante proprietario di Bethesda e id Software (tra le altre) aveva aperto le procedure legali contro Oculus e, di conseguenza, Facebook. L’oggetto del contendere erano le tecnologie utilizzate dal visore Oculus Rift, che contava, nel suo staff, anche sull’ex id Software, John Carmack. Secondo ZeniMax, quest’ultimo aveva diffuso segreti della compagnia per aiutare Oculus a realizzare il suo visore – motivo per cui la stessa ZeniMax chiedeva corposi risarcimenti e la sua fetta per lo sfruttamento delle idee.

oculus vr sconti black friday

Nel 2017, si era arrivati a un primo verdetto da parte dei giudici, che avevano sancito che Facebook dovesse versare a ZeniMax 500 milioni di dollari. Tuttavia, Oculus si appellò contro quella decisione, fino ad arrivare all’accordo dei giorni scorsi: apprendiamo, infatti, che le due parti in causa hanno in qualche modo risolto privatamente la diatriba. Non ci è dato sapere su quali cifre abbiano trovato l’accordo, ma sappiamo che non vedremo più volare stracci tra le due parti, almeno per ora.

Le parole più cercate su Google nel 2018

Come ogni anno, anche nel 2018 Google ha rivelato le classifiche delle parole più cercate sulle sue pagine, in diverse categorie. Per quanto riguarda i videogiochi, come era facile immaginare, a trionfare è stato l’onnipresente Fortnite.

google

Interessanti, in merito all’Italia, anche altri dati: la parola più cercata in assoluto è stata “Mondiali“, il personaggio lo scomparso Sergio Marchionne. La definizione più cercata per il suo significato è quella della parola “sessista“, la guida “come fare…” più cercata è quella per i back-up. Il perché più cercato dagli italiani? È perché si festeggia l’8 marzo, mentre la meta più investigata per le vacanze è l’amata Sardegna.

Se i dati vi hanno incuriosito, potete vedere le classifiche complete in tutte le categorie nella nostra notizia dedicata.

Huawei Nova 4, il primo smartphone della compagnia con il buco nel display

Nelle scorse ore, Huawei ha presentato il suo Nova 4, prima sua idea di uno smartphone che dice addio al notch divenuto già uno standard, in favore di un buco sul display all’interno del quale viene ospitata la fotocamera frontale.

Il terminale presentato monterà un display da 6,4″, 8 GM di RAM, CPU Kirin 970 con GPU Mali-G72 MP12 e una fotocamera posteriore da ben 48 MP. Quella frontale, invece, arriverà a 25 MP.

Al momento Huawei Nova 4 è annunciato solo per la Cina, ma è probabile che in Occidente si trasformerà nello smartphone Honor View 20 che dovrebbe esordire anche in Europa a partire da gennaio.

Non si tratta del primo “smartphone con il buco” in assoluto: in precedenza, era stato presentato Samsung Galaxy A8s, che sfruttava la medesima idea per abbandonare, dopo solo qualche anno di diffusione, l’idea del notch e lasciare spazio interamente al display sulla parte frontale del telefono.

huawei nova 4

Gli smartphone del futuro avranno questo aspetto – a parte quelli pieghevoli su cui si sta lavorando? Per il momento, almeno per quanto riguarda il prossimo futuro, sembrerebbe proprio di sì.

Ciao notch, benvenuto buco nel display. Sembrerebbe questo il nuovo diktat del mercato degli smartphone, che a piccoli passi sta cominciando a muoversi in direzione di questa nuova idea – in favore di display sempre più abbondanti, capaci di arrivare pienamente fino alle cornici del loro corpo, ma senza rinunciare alla fotocamera frontale.

Nel frattempo, è stato sicuramente un 2018 interessante anche su Google, che in tutta la semplicità delle sue chart annuali ci svela dei dati interessanti sugli argomenti sui quali lo interroghiamo più spesso, tutti i giorni.

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Ciao notch, benvenuto buco nel display. Sembrerebbe questo il nuovo diktat del mercato degli smartphone, che a piccoli passi sta cominciando a muoversi in direzione di questa nuova idea – in favore di display sempre più abbondanti, capaci di arrivare pienamente fino alle cornici del loro corpo, ma senza rinunciare alla fotocamera frontale. Nel frattempo, è stato sicuramente un 2018 interessante anche su Google, che in tutta la semplicità delle sue chart annuali ci svela dei dati interessanti sugli argomenti sui quali lo interroghiamo più spesso, tutti i giorni.
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