Siamo al ritorno dei telefoni a conchiglia? | SpazioTech
Le novità tech della settimana, dai rumor su iPad ai nuovi brevetti di Samsung
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a cura di Stefania Sperandio
Editor-in-chief
Archiviate le grandi novità del Mobile World Congress, è tempo di una settimana un po’ più calma per la nostra rubrica SpazioTech, che ogni martedì chiacchiera con voi di alcuni degli argomenti più caldi dai mondi tech e social. Nel numero odierno, c’è ampio spazio per annunci, brevetti e indiscrezioni, che coinvolgono soprattutto il mondo Android. Passiamoli in rassegna.
Oppo Reno arriverà anche in Italia
La compagnia Oppo sta facendo le cose in grande e vuole conquistare anche il mercato del Belpaese: a farlo sapere, è stato lo stesso costruttore cinese di smart device, che sta lavorando a una nuova e misteriosa famiglia di smartphone, conosciuti proprio come Reno.
Non ci è dato conoscere, al momento, i dettagli di questi terminali: sappiamo che il logo è caratterizzato da un trionfo di colori, il che potrebbe magari suggerire un design particolarmente vivace o un display dentro al quale perdersi.
Il lancio ufficiale del primo dispositivo della famiglia Oppo Reno è fissato per il 10 aprile e, a sorpresa, il distaccamento nostrano della compagnia ha fatto sapere che vedremo questi smartphone anche in Italia. Ancora una volta, sarà necessario aspettare per saperne di più, ma la certezza che emerge è che sempre più grandi costruttori cinesi guardano al mercato degli utenti italiani per piazzare i loro ambiziosi prodotti.
Libera la tua ispirazione. Reno è il nome della nuova serie di smartphone OPPO, in arrivo presto sul mercato italiano.Seguiteci per tutti i futuri aggiornamenti!
Gepostet von OPPO Mobile Italia am Montag, 11. März 2019
Il concept Vivo Apex: il telefono senza tasti né porte
Mentre il mercato degli smartphone corre spedito verso display sempre più generosi e cornici oramai inesistenti, il concept Vivo Apex vuole esagerare: questo telefonino, infatti, ha semplicemente un corpo costituito da un pezzo unico, privo di qualsiasi tasto o porta.
L’idea del produttore è quella di realizzare uno smartphone molto resistente, proprio grazie al suo corpo solidissimo, ma anche “futuristico”: Vivo Apex legge l’impronta su qualsiasi parte del display la appoggiate per sbloccarlo. Inoltre, manca di una porta per la tradizionale SIM (richiede quindi la eSIM), non ha tasti fisici per il volume, non ha un tasto fisico per l’accensione. Tutto è affidato al suo corpo realizzato in Gorilla Glass, che è anche in grado di vibrare per simulare la pressione di un tasto.
Oltretutto, questo particolare prototipo non ha la grigia per l’altoparlante, con il suono che (come nel caso di LG G8) arriva da sotto il display. Per mantenersi fedele a un corpo realizzato con un unico pezzo, il terminale manca anche del jack da 3,5 mm per le cuffie e di una porta USB-C per l’alimentazione: la ricarica è affidata a una clip magnetica posteriore che ricorda i MagSafe dei MacBook. Per la stessa filosofia, manca anche la camera frontale, mentre è presente sul retro.
Si tratta sicuramente di un’idea inusuale, che punta tutto sulla compattezza e sulla bellezza del corpo dello smartphone. Per il momento, in ogni caso, va sottolineato che si tratta di un prototipo e, pertanto, di un esperimento. Vedremo se qualcosa di simile troverà prima o poi la via del mercato.
Il super-zoom di Huawei P30
Nel frattempo, Huawei continua a puntare fortissimo sul comparto fotografico. Dopo aver proposto le sue ultime tecnologie su Huawei P20 e Huawei Mate 20, il costruttore cinese si sta preparando a lanciare sul mercato di casa l’ambizioso Huawei P30: il nuovo smartphone sarebbe proposto in un modello standard e uno Pro, ovviamente dalle specifiche differenti. Nel primo caso, dovrebbe avere un display da 6,1″, nel secondo uno schermo da 6,5″ curvo. Rimane il jack da 3,5 mm, il processore dovrebbe essere un SoC Kiring 980, con il grande highlight che si troverebbe soprattutto sul retro.
L’idea di Huawei è infatti quella di arricchire la fotocamera di un importante zoom analogico. Se lo zoom digitale tende a sgranare le foto per consentire l’avvicinamento, la tecnologia sperimentata da Huawei, definita come una vera e propria “ottica a periscopio”, consentirà invece di eseguire uno zoom che il costruttore promette essere sorprendente, senza compromettere la qualità.
La quadrupla fotocamera posteriore di Huawei P30 dovrebbe anche contare su una ulteriore caratteristica unica, ha anticipato il CEO Richard Yu, a capo di Huawei, che attendiamo di scoprire. Il debutto del nuovo top di gamma è atteso per il 26 marzo in Cina, quindi la cosa migliore da fare è mettersi comodi in attesa di scoprire ogni ulteriore specifica.
iPad: nel 2019 nessuna rivoluzione
Se vi aspettavate che il 2019 potesse essere l’anno delle grandi novità anche per la linea “basica” di iPad, le indiscrezioni suggeriscono di andarci piano con gli entusiasmi. Secondo quanto emerso nelle scorse ore, infatti, Apple non avrebbe in cantiere nessuna rivoluzione per i suoi tablet, che dovrebbero mantenere l’oramai celebre design.
Le novità dovrebbero limitarsi a una ulteriore riduzione delle cornici, che potrebbe consentire una crescita del display da 9,7″ a 10,2″ — tutta da confermare. Si parla, inoltre, del mantenimento del jack da 3,5 mm per le cuffie e del Touch ID, mentre qualcuno si aspettava il lancio del Face ID già integrato in iPad Pro.
A proposito di iPad Pro, insomma, non sembra affatto lecito aspettarsi che sia il nuovo iPad che il nuovo iPad Mini che lo affiancherà ne riprendano il design: per ora, la facciata senza tasti e interamente dedicata allo schermo sarebbe destinata a rimanere esclusiva del modello di fascia alta di casa Apple.
Torna l’epoca dei telefoni a conchiglia?
Un po’ di anni fa, prima dell’avvento degli smartphone e dei touchscreen, tutti probabilmente ne abbiamo avuto uno: stiamo parlando dei telefonini a conchiglia, che si piegavano su se stessi per ridurre l’ingombro e che era possibile aprire sia per l’utilizzo del display, si per accettare o chiudere una telefonata.
Con l’avvento delle idee per gli smartphone pieghevoli, sembra che il vecchio mondo dei telefonini e l’odierno mondo degli smartphone sia destinato a incontrarsi a metà strada, considerando che Samsung ha brevettato uno smartphone a conchiglia con display pieghevole.
Dopo la presentazione del suo primo tentativo per questo mercato, Samsung Galaxy Fold, Samsung continua a ricercare e proporre idee differenti. Nasce così l’idea di un telefono a conchiglia che, anziché piegarsi all’interno, si apre invece verso l’esterno. Anziché avere uno schermo interno e uno esterno, insomma, in questo caso abbiamo un vero e proprio display flessibile (similmente a quanto visto su Huawei Mate X), che però passa la maggior parte del tempo contratto: quando si utilizza il terminale come “smartphone”, infatti, il telefono è piegato, quando si passa alla modalità “tablet” può invece rilassarsi in tutta la sua estensione.
Per non sottoporre il display a questo stress, Samsung lo ha dotato di una cerniera a scorrimento che consente alla parte superiore del telefono di adattarsi alla curvatura, anziché di rimanere effettivamente piegato. In ogni caso, siamo sempre nel puro ambito delle idee e sarà necessario vedere realizzata anche questa, prima di farsi un’opinione più precisa del suo potenziale. Sta di fatto che il grande interesse per il mondo degli smartphone pieghevoli sembra aver rispolverato anche l’amore per i telefoni a conchiglia.
Il futuro è sempre più pieghevole e, come a volte accade, guarda anche al passato per trovare nuove applicazioni alle tecnologie più recenti: Samsung brevetta così la sua idea di telefono a conchiglia con display pieghevole, che fa incontrare il mondo degli smartphone e quelli dei vecchi cellulari dal corpo ridotto di cui tanto ci vantavamo.
Nel frattempo, i grandi produttori cinesi non stanno certo a guardare: Oppo vuole ritagliarsi la sua significativa fetta di mercato anche in Italia e Huawei vuole sorprendere ancora con Huawei P30.