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Saints Row IV e la magia del Natale (dubstep) - Il Dettaglio

L’unico modo per salvare il Natale è un bel po’ di musica dubstep.

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a cura di Francesco Ursino

Avvertenza: l’articolo contiene spoiler sulla trama di Saints Row: The Third, Saints Row IV e How the Saints Save Christmas.

Ah, Saints Row IV. Una delle pacchianate videoludiche più spettacolari che si siano mai viste. Il gioco Volition, perso in trame deliziosamente senza senso, dava il colpo di grazia a ogni pudore con l’ultimo capitolo della storia di Shaundi e compagnia. I miei ricordi del gioco sono legati principalmente a due cose: il poter creare un avatar virtuale praticamente identico a Richard Benson, e la Dubstep Gun. Piccola parentesi parzialmente collegata: quanto era epico il finale di Saints Row: The Third, con I need a Hero di Bonnie Tyler in sottofondo?

Tutto questo ci porta, ovviamente, alla magia del Natale, che arriverà tra pochi giorni. Sì perché Saints Row IV pensava anche alla festa delle feste… solo che lo faceva a modo suo.

Saints Row IV alla ricerca del Natale perfetto

Saints Row IV trasportava il giocatore in un mondo minacciato dagli alieni invasori e stava a noi, membri dei Saints, riuscire a venire a capo della situazione. E da tutto ciò ne nascevano situazioni interessanti, che in qualche modo portavano a una specie di lieto fine, con tanto di ballata finale.

Ma visto che un DLC non si nega mai a nessuno, le avventure dei Saints sono continuate anche con alcune missioni aggiuntive, tre le quali quelle del pacchetto How the Saints Save Christmas. Si trattava di tre quest supplementari nelle quali i Saints si trovavano impegnati nel compito più importante: salvare il Natale.

Un po’ come in quei film di Natale dove la ragazza con un lavoro di successo torna nel suo piccolo paese, riscopre l’amore adolescenziale di turno e sceglie di lasciare tutto per seguire il suo cuore, la trama era deliziosamente monotona. Il personaggio impersonato dal giocatore non crede al Natale, tantomeno a Babbo Natale. È compito della sempre ottima Kinzie Kensington e tutti gli altri, allora, farlo ricredere. Quale occasione migliore che quella di salvare Babbo Natale entrando in un mondo simulato in stile Matrix?

Splendida trama a parte, la cosa su cui bisogna concentrarsi è la tematica natalizia. Perché il caldo tepore delle feste investiva un po’ tutti gli elementi di gioco, compresi i nemici e le ambientazioni. Per dire: uno dei mezzi di trasporto era una bella slitta che al posto delle renne, però, era equipaggiata di comodi razzi propulsori. Non potevano mancare, ovviamente, modifiche alle armi. E qua si arriva al secondo dettaglio, la Dubstep Gun.

L’eredità del dubstep

Tra i tanti gingilli con i quali i giocatori potevano divertirsi a sbaragliare nemici (o semplici civili) in Saints Row IV c’era la Dubstep Gun. Si trattava di un cannone con giradischi incorporato che sparava… mhh, onde musicali? Ogni volta che si premeva il grilletto, in ogni caso, si sentiva una musica che iniziava a emettere onde che avevano due effetti principali. Se puntate direttamente verso un nemico, il risultato era quello di farlo fuori. Se sparate nel vuoto, o sulla strada, facevano ballare tutti i presenti, comprese le macchine, che iniziavano ad andare su e giù, grazie a sospensioni idrauliche spuntate fuori dal nulla.

Per dare ancora più epicità al tutto, la Dubstep Gun poteva riprodurre differenti canzoni. A ogni cambiamento estetico dell’arma, infatti, corrispondeva una melodia differente. La mia preferita, ad esempio, era Popstar.

La Dubstep Gun sintetizzava al meglio lo spirito di Saints Row IV: pacchiana, senza senso, anche fastidiosa in certi casi, eppure divertente. Se a tutto questo si aggiungeva pure la magia del Natale, come nel caso del DLC descritto in precedenza, ecco che il risultato era perfetto.

La musica salverà il mondo, oltre che il Natale

In How the Saints Save Christmas si poteva in effetti utilizzare la Dubstep Gun in versione speciale. Il giocatore ne entrava in possesso dopo la seconda quest, The Fight Before Christmas. L’arma in sé, rispetto alla versione base di Saints Row IV, non cambiava né funzionamento, né potenza. Le onde sonore avevano sempre quel sobrio colore fucsia e quel (poco) piacevole effetto che non faceva mai capire bene né chi né cosa si stesse puntando (ecco un esempio in game).

A cambiare era la parte estetica, visto che il tutto assumeva un’area più natalizia. La musica seguiva il trend, con una versione dubstep di una melodia che ricordava i grandi classici del natale. Per la verità, le canzoni del gioco originale sembravano un filo più ispirate, ma in ogni caso il tentativo era apprezzabile (qui si può ascoltare la canzone in versione completa).

Quella grandissima pacchianata conosciuta come Saints Row IV regalava momenti divertenti e senza senso. Il DLC di Natale, unito alla Dubstep Gun, aggiungeva quel tocco in più che in questo periodo di festa fa sempre bene ricordare. Anche voi andavate in giro per il gioco ascoltando musica dubstep?

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Quella grandissima pacchianata conosciuta come Saints Row IV regalava momenti divertenti e senza senso. Il DLC di Natale, unito alla Dubstep Gun, aggiungeva quel tocco in più che in questo periodo di festa fa sempre bene ricordare. Anche voi andavate in giro per il gioco ascoltando musica dubstep?
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