Immagine di Romance of the Three Kingdoms XIV, non chiamatelo Risiko – Recensione
Recensione

Romance of the Three Kingdoms XIV, non chiamatelo Risiko – Recensione

Romance of the Three Kingdoms XIV trasporta di nuovo il pubblico nella Cina dei Tre Regni in uno strategico a turni calmo ma molto di nicchia

Avatar

a cura di Adriano Di Medio

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Romance of the Three Kingdoms XIV
Romance of the Three Kingdoms XIV
  • Produttore: Koei Tecmo Europe
  • Piattaforme: PC , PS4
  • Generi: Strategico
  • Data di uscita: 28 febbraio 2020

Romance of the Three Kingdoms è uno di quei rari casi in cui le opere derivate sono diventate più famose dell’originale. È da questa serie principale che è infatti derivata Dynasty Warriors, di gran lunga oggi la saga di maggior successo della Koei. Tuttavia, la serie principale non è mai stata abbandonata, pur andando restringendosi sempre di più a una nicchia ben precisa. Cosa che non è cambiata neanche con questo Romance of the Three Kingdoms XIV, con tutto ciò che ne consegue tanto nel bene quanto nel male.

Tre Regni, un parco dei divertimenti

L’impianto contestuale di Romance of the Three Kingdoms XIV è sempre lo stesso: ci troviamo nella Cina del III secolo dopo Cristo, quando l’allora dinastia imperiale Han perse gli ultimi scampoli di influenza e contatto con il territorio e cominciò quindi una lunga serie di lotte intestine per il dominio della nazione. Pure se la fedeltà storica c’è e non si discute, la sua natura di strategico impone chiaramente che sia solo un “punto di partenza”. La modalità di gioco principale passa per la scelta di uno scenario (sia storico che di finzione) e di una fazione, con l’ovvio obiettivo di portarla alla totale dominazione della Cina. Il livello di difficoltà, oltre a quello “canonico” regolabile all’inizio di ogni campagna, è stratificato anche in funzione delle fazioni, ciascuna delle quali chiaramente avrà territori, risorse e ufficiali differenti a seconda dell’epoca di partenza.

+ Tradizionale ma a modo suo accessibile e molto personalizzabile

+ Colonna sonora ariosa e orecchiabile

+ Sforzo non da poco per trasporre il sistema di controllo su console…

- Brutalmente di nicchia

- L’alta difficoltà sarà scoraggiante

- … ma comunque rigido sulle funzioni avanzate

6.8

Romance of the Three Kingdoms XIV è un altro esponente di quello che è l’annoso terreno degli strategici su console. Questa sua quattordicesima incarnazione non solo mantiene alte le proprie possibilità di personalizzazione dentro e fuori dalla realtà storica, ma cerca di recuperare una concezione più tradizionale su gestione e amministrazione virtuale – e una maggiore fruizione per quanto concerne l’enigma irrisolto del sistema di controllo. Proprio questo suo inseguire la tradizione finisce però con l’essere ancor più di nicchia di quanto già non fosse già di natura.

Gli affezionati del brand probabilmente l’avranno già preso; i più curiosi o i neofiti (fermo rimanendo che proprio per sua natura non potrà mai piacere a tutti) qualora volessero dargli una possibilità farebbero meglio a rivolgersi prima di tutto al PC.

Voto Recensione di Romance of the Three Kingdoms XIV - Recensione


6.8

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Tradizionale ma a modo suo accessibile e molto personalizzabile

  • Colonna sonora ariosa e orecchiabile

  • Sforzo non da poco per trasporre il sistema di controllo su console…

Contro

  • Brutalmente di nicchia

  • L’alta difficoltà sarà scoraggiante

  • … ma comunque rigido sulle funzioni avanzate

Commento

Romance of the Three Kingdoms XIV è un altro esponente di quello che è l’annoso terreno degli strategici su console. Questa sua quattordicesima incarnazione non solo mantiene alte le proprie possibilità di personalizzazione dentro e fuori dalla realtà storica, ma cerca di recuperare una concezione più tradizionale su gestione e amministrazione virtuale – e una maggiore fruizione per quanto concerne l’enigma irrisolto del sistema di controllo. Proprio questo suo inseguire la tradizione finisce però con l’essere ancor più di nicchia di quanto già non fosse già di natura. Gli affezionati del brand probabilmente l’avranno già preso; i più curiosi o i neofiti (fermo rimanendo che proprio per sua natura non potrà mai piacere a tutti) qualora volessero dargli una possibilità farebbero meglio a rivolgersi prima di tutto al PC.
Leggi altri articoli